giovedì 22 ottobre 2015

Ma devo tornare io per farvi pubblicare un post?? Ehi...Cavalieri dormienti...che fine avete fatto?? Io qui macino ferrate...l'ultima è la Ferrata della Memoria al Vajont...inaugurata da pochi giorni e davvero divertente in un ambiente molto suggestivo. Sveglia!!!!

martedì 25 agosto 2015

IL RITORNO DEGLI EROI

NON PUO' PASSARE INOSSERVATO IL RITORNO, ANCHE SE OCCASIONALE, ALL'ALPINISMO CLASSICO DEL GRANDE ASSENTE, PRECURSORE ABRUZZESE DELL'ALPINISMO ALPINO CON GUIDA NONCHE' GRANDE SOSTENITORE DEL BLOG. ATTUALMENTE ASSIDUO FREQUENTATORE DELLE FERRATE DOLOMITICHE HA PERSO L'ABITUDINE ALLE VIE ALPINISTICHE D'AMBIENTE ED IN OCCASIONE DELLE FERIE HA DATO DIMOSTRAZIONE DELLA SUA IMMUTATA CLASSE  SIA IN FALESIA (ROCCAMORICE) CHE IN MONTAGNA (VIA DEL CANALINO AL MONTE VETTORE). NEL CORSO DELL'USCITA AL MONTE VETTORE HA DIMOSTRATO I SUOI LIMITI NEI TRAVERSI, SPECIALMENTE  IN QUELLI SU ERBA, AL PUNTO, IN ALCUNE OCCASIONI, DI BLOCCARSI RIPETENDO CONTINUAMENTE:" MO' NON VADO NE' AVANTI E NE' INDIETRO, PER FAVORE STATEMI VICINO". IL PONTIFEX PER SDRAMMATIZZARE LA SITUAZIONE GLI SUSSURRAVA A BASSA VOCE: " CADEMA FA' CLA'". L'ASSISTENZA SILENZIOSA DEL CAVALIER SILVIO, CHE LO CONOSCE BENE, HA CONTRIBUITO NOTEVOLMENTE ALLA RIUSCITA DELLA GITA. A PRESCINDERE LE "TRAVERSIE" DEL GRANDE ASSENTE SULLE QUALI L'INTERESSATO IRONIZZA INTELLIGENTEMENTE E' STATA UNA BELLA GITA. BRAVO GRANDE ASSENTE MA HAI BISOGNO DI STABILIZZARE LA TUA EMOTIVITA' ALPINISTICA ONDE EVITARE CHE UNA GITA ALPINISTICA SI TRASFORMI IN UNA COMMEDIA TRAGICOMICA!!!LA PROSSIMA OCCASIONE CONSTATEREMO SE HAI AVUTO MIGLIORAMENTI. IL MASCHERONE E' INCARICATO, SIN DA ORA, DI VERIFICARE NEL CORSO DELLE PROSSIMA GITA GLI EVENTUALI MIGLIORAMENTI DEL GRANDE ASSENTE NONCHE' QUELLI PROPRI IN QUANTO ANCHE LUI, STANDO AL SI DICE, E' AFFLITTO DA TURBE ALPINISTICHE. IL CAVALIER SILVIO, SULLA CARTA IL PIU' EQUILIBRATO, E' IL SUPERVISORE DI ENTRAMBI.




lunedì 20 luglio 2015

Intermesoli - settore Strutture - Torre John Wayne


La via scelta oggi, domenica 19.07.2015, per forza di cose, essendo giorno festivo, doveva essere in un posto poco affollato. Cosa c'è di meglio delle pareti del Pizzo Intermesoli? Nulla La via si sviluppa nel settore Strutture, a destra della Grotta dell'Oro in Val Maone. Via molto bella con difficoltà continue su tutti i tiri. La parete è sempre verticale, mai appoggiata e presenta due piccoli tetti da superare con passaggi atletici ed è caratterizzata da un lunghissimo diedro di circa 50 m. Le difficoltà su tutti i tiri sono sempre intorno al VI / VI+. La roccia è buona, peccato per qualche presenza erbosa che però non è eccessivamente fastidiosa. Le soste sono tutte a fix e lungo la via vi sono numerosi spit nei punti chiave e qualche chiodo. Carlo non ha mai integrato con altre protezioni !!
 
 
 
 
RELAZIONE.
 
L1 - Si sale dritti su una breve placca appoggiata con pochissimi appigli (ma si può sfruttare anche il suo bordo destro) fino a raggoiungere un terrazzino erboso dove si sosta (15 m). Noi abbiamo proseguito direttamente alla seconda sosta concatenando i primi due tiri.
 
L2 - Ci si sposta leggermente a destra e si sale dritti sulla placca sovrastante fino ad arrivare sotto al tetto dove si sosta (30 m).
 
 
 
L3 - Si attacca il tetto a destra della sosta (presenza di un cordone) e con passaggio atletico lo si rimonta. Ora si prosegue leggermente sulla sinistra fino ad arrivare all'evidente lunghissimo diedro dove si sosta (25 m).
 
L4 - Dritti su nel diedro mai banale (30 m)

 
 
L5 - Continuare nel diedro per altri 10/15 m fino ad arrivare ad un tetto che lo chiude. Qui rimontare il tetto sulla sinistra (presenza di cordone) e con altro passaggio atletico uscirne fuori. Poi si tenderà leggermente a sinistra fino ad un terrazzino erboso dove si sosta (30 m).
 
L6 - Rimontare la placca appena sopra la sosta e dopo pochi metri traversare a sinistra per placca delicata. Successivamente riprendere un piccolo diedro sulla destra e dopo pochi metri obliquare nuovamente verso sinistra fino a raggiungere la cresta della struttura dove si sosta (30 m). Sosta molto aerea da cui si può apprezzare una magnifica vista sulla gola nascosta !!!

DISCESA In doppia lungo la via di salita. Noi abbiamo optato per la discesa sulle soste S6 - S5 - S3 perchè sono sicuramente da consigliare rispetto a quelle indicate nella foto. Infatti la sosta S4 è molto scomoda e dalla S3 si arriva direttamente a terra scendendo sulla verticale.

martedì 9 giugno 2015

CANALONE CENTRALE - PARETE EST VETTA OCCIDENTALE

IL CANALONE CENTRALE DEL CORNO GRANDE E' LA VIA DI SALITA PIU' DIRETTA ALLA VETTA, INSIEME ALLA DIRETTISSIMA, DA EFFETTUARSI  PERO' CON PICOZZA E RAMPONI IN QUANTO D'ESTATE E' MONOTONA E ABBASTANZA FRIABILE, IN POCHE PAROLE RIVESTE LIMITATO INTERESSE ALPINISTICO. RIENTRA IN QUELLA CATEGORIA DI VIE CHE NON TI STANCHI MAI DI RIPETERE PERCHE' OGNI VOLTA LA TROVI IN CONDIZIONI DIFFERENTI, COMUNQUE E' UNA SALITA DI MEDIA DIFFICOLTA' SIA CON POCO O MOLTO  INNEVAMENTO.TENUTO CONTO DELLE ABBONDANTI NEVICATE NELLA STAGIONE INVERNALE, HO PREVISTO CHE QUEST'ANNO POTESSE ESSERE IN CONDIZIONI VERSO LA FINE DI MAGGIO. COSI' E' STATO PERCHE' DURANTE LA NOSTRA RIPETIZIONE LA VIA ERA BEN INNEVATA E I SALTI APPENA SCOPERTI CI HANNO CONSENTITO DI EFFETTUARE DEI BEI TRATTI MISTO. CONSIDERATO IL BUON INNEVAMENTO LA PENDENZA ERA PIU' SOSTENUTA RISPETTO A QUELLA DELLA RELAZIONE E LA NEVE DURA  CI HA CONSENTITO UNA PROGRESSIONE SICURA E TECNICA. COMPONENTI LA CORDATA (GIACINTO MARCHIONNI IN ARTE ZETA ZETA, CAVALIER VELLUTO E IL PONTIFEX). ORMAI LA CORDATA DI PUNTA DEI CAVALIERI E' COMPOSTA DAL PONTIFEX E VELLUTO. GLI ALTRI CAVALIERI CHI PER UN MOTIVO CHI PER UN ALTRO HANNO ABBANDONATO LA SCENA, MA IL VERO MOTIVO E' QUELLO CHE SPIEGO DI SEGUITO. DOPO I 50 ANNI L'UOMO E' COME IL VINO E IMBOCCA UNA DELLE SEGUENTI STRADE: O DIVENTA VINO D'ANNATA E INVECCHIANDO MIGLIORA E DIVENTA DA COLLEZIONE E NEL NOSTRO CASO E' OVVIO FARE IL NOME DEL CAVALIERE, MENTRE ALTRI VANNO COME SI SUOL DIRE "ALL'ACETO" COME AD ESEMPIO IL MASCHERONE CHE E' DIVENTATO AROMATICO, IL CAVALIER SILVIO DI VINO FORTE E IL CAVALIER FAUSTO 2000 BALSAMICO. ANZI IL CAVALIER FAUSTO 2000 ANCORA IMBOCCA UNA STRADA BEN DEFINITA ED E' IL CASO DI RECARSI A MILANO PER FAR VISITA ALL'EXPO PER VERIFICARE SE ESISTONO PRODOTTI PARTICOLARI AD HOC.AI CAVALIERI NEO CINQUANTENNI



RACCOMANDO DI CUORE DI SCEGLIERE LA STRADA GIUSTA PERCHE' NON SI PUO' TORNARE INDIETRO!!!AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX E BUONA VISIONE DEL FILM NEL SITO "MONTAGNE SOMMERSE".

giovedì 14 maggio 2015

09/05/2015 Cristiano, Rinaldo, Fabrizio, Valentina Nome gita: Tris di NE sulla Majella Partenza da: Tornante Majelletta-Block HAUS, q. 1678m Quota partenza: 1678 Dislivello: 2100 Esposiz. salita: Nord Esposiz. discesa: Nord-Est Difficoltà: ESA Manto nevoso: Stupendo Tipo di neve: Trasformata Valutazione gita: Stupendo Commento gita: Gita che sono 3 gite in una, quasi 16 ore per compeierlo tutto. Un gran tour che ci ha permesso di toccare tutte le cime più importanti della Majella orientale, Acquaviva, Murelle e Martellesse in un contesto sempre vario e alpestre e in un ambiente selvaggio e incontaminato. Partenza alle 01:05 sul solito tornante oltre il quale la strada non viene mai pulita (q. 1678m). Da qui si sale per le piste in traverso verso SW su neve continua (ma in veloce esaurimento) e inaspettatamente già gelata (al parcheggio c'erano 8°!). Raggiunto la cima del Block Hause abbiamo poseguito su neve continua tranne che nei pressi di cima Monte Cavallo fino al Fontanino (2090m) anche qui però in rapido assottigliamento. Quindi risaliti per il Pratone fino a Monte Focalone (ore 5:00) fino ad aspettare l'alba a Cima Mammoccio (2690m). Raggiunto la cima Monte Acquaviva (2737) abbiamo iniziato la discesa alle 7:10 in direzione del Canale del Nevaio (ESA, 400, 50°, poi 35-30°, poi 40-45°) su neve ottima e appena ammorbidita dal primo sole (peccato 2 brevi interruzioni nella parte iniziale ne hanno aumentato oltremodo la difficiltà per il superamento di due crepacci). Raggiunta la Val Forcone intorno quota 2145m abbiamo risalito la stessa fino a q. 2390 quindi in traverso per ripidi pendii nevosi la vetta delle Murelle (2596m, ore 9:30) Manto nevoso: Dalla vetta discea a NNE in direzione dei cosidetti canali Pensili, un enorme paginone nevoso che in basso si restringe a canale stretto da salti di rocca e pareti dall'aspetto dolomitico. Discesi i primi 450m (BSA) in canale diventa imbutiforme, l'attacco diretto non era più fattibile per un crepaccio, abbiamo quindo optato per il terzo canale sulla sx orografica che si prende 80m di dislivello più in basso q. 2110 circa) e che permete di entrare nell'afiteatro del canael pensile. Disceso questo ripido canale (40-45°) si entra nel tratto più maestoso dei canali pensili (anfiteatro, q.2040m). Abbiamo sciato in ambiente stupendo e selvaggio su neve top per altri 220m fino alla strettoia (q.1825) oltre la quale il canale prosegiva (50°?) per poi riaprisi di nuovo....(ma poi per risalire???). Ripellato fino ad anfiteatro (q.2040) abbiamo risalito sci ai piedi il ripido pendio dx orografica sbucando su una crestina secondaria che divide Valle Inferno da Valle Selvaromana (2110m). Ora sci in spalla abbiamo risalito la cresta (erba, nevai, roccette e passi esposti ma mai difficili) fino a q. 2205 quando ci si affaccia a sx su valle inferno e si è ormai al di sopra di un grosso mammellone roccioso erboso oltre il quale i pendii divengono esclusivamente nevosi. Ora su percorso mai troppo difficile ma esposto e su nevai a 40° si traversa a sinistra (salendo) più o meno in quota (lungamente) fino a raggiungere la Carozza (sella tra Murelle e Martellese) q. 2139m. Ora su cresta nevosa si risale in direzione del Martellese (breve interruzione nevosa q. 2180 tra pinimughi fastidiosi). Raggiunta a Vetta (14:30) si scia in direzione N, (primi 50m ormai tra fastidiosi mughi e rampette nevose) ad intercettare uno stupendo canale con neve ancora top (firn) che permette di raggiungere il fosso la Valle a quota 1800m. Ora per il fosso (sempre stupendo) si scia su neve ottima fino a poco a valle strettoia ad S (1520m), quindi su neve parzialmente ricoperta di detriti e resti di valanghe orrmai lisciate abbiamo sciato fino a q. 1340m. Quindi sci in spalla fino alla macchina lasciata a q. 780m.

domenica 10 maggio 2015

PUNTA MACEROLA MT.2.258 (GEMELLO DI SINISTRA CON VARIANTE IURISCI)

INIZIAMO L'ATTIVITA' CON PICOZZA E RAMPONI DAL MONTE SIRENTE E PRECISAMENTE DALLA SUA PARETE NORD CHE S'INNALZA PER 500 METRI FINO ALLA VETTA DI PUNTA MECEROLA DI MT.2.258. E' UN DUEMILA DA COLLEZIONARE CHE MANCA AL PONTIFEX E DECIDIAMO DI SALIRLA PER UNA VIA ALPINISTICA E NON PER LA SOLITA NORMALE CHE......PER FACILI PRATI SI ARRIVA IN VETTA. I DUEMILISTI DEL TERZO MILLENNIO AL CONTRARIO DEI LORO PREDECESSORI NON VOGLIONO SALIRE I DUEMILA SOLO PER MERO COLLEZIONISMO, MA ABBINARE, QUANDO E' POSSIBILE, ANCHE UNA VIA ALPINISTICA. NEL NOSTRO CASO ABBIAMO SCELTO UN BEL CANALE ESTETICO, SICURO DENOMINATO "GEMELLO DI SINISTRA" CHE CON UNA PENDENZA COSTANTE CHE VA DAI 35° AI 45° E CON LA VARIANTE D'USCITA PERCORSA DA CRISTIANO IURISCI (NOTO APPENNINISTA) CONDUCE DIRETTAMENTE SULLA VETTA DI PUNTA MACEROLA. IL PONTIFEX CHE HA VISSUTO ANCHE IL PERIODO PIONIERISTICO INSIEME AL CAVALIER SILVIO, QUEST'ULTIMO SEVERO SOSTENITORE DELLA CONQUISTA DALLA CIMA AD OGNI COSTO, HA INTRAPRESO LA NUOVA STRADA. IL CAVALIER SILVIO, PER  TERMINARE AD OGNI COSTO LA COLLEZIONE DEI DUEMILA, HA ESAURITO  TUTTE LA SUE ENERGIE PSICOFISICHE PERCORRENDO ITINERARI LUNGHI, DESUETI E MOLTE VOLTE STRADE STERRATE CHILOMETRICHE. IL PONTIFEX PER NON FARE LA SUA STESSA FINE, SOVENTE, GLI DAVA DELLE FREGATURE TORNANDO CON L'AUTOSTOP FERMANDO DEI FUORISTRADA DEI BOSCAIOLI E PASTORI.LA MORALE DELLA FAVOLA  E' CHE IL CAVALIER SILVIO HA ABBANDONATO LA MONTAGNA DIVENTANDO UN UOMO DI  CULTURA (....E' PROPRIO DA FINALE DI CARRIERA ACCOMPAGNARSI A GENTE DI CULTURA...CANTA IVANO FOSSATI IN UNA SUA CANZONE), MENTRE IL PONTIFEX E' SEMPRE ATTIVO, MOTIVATO, PUR COLTIVANDO ALTRI INTERESSI.ADESSO TORNIAMO A NOI. L'ITI



NERARIO CHE ABBIAMO PERCORSO E' SITUATO SULLA PARETE NORD DEL MONTE SIRENTE E SI RAGGIUNGE PARCHEGGIANDO L'AUTO IN LOCALITA' PRATI DEL SIRENTE TRAMITE UN COMODO SENTIERO. IN SALITA ABBIAMO PERCORSO PER DUE TERZI L'ITINERARIO CLASSICO MENTRE PER L'ULTIMO TERZO LA VARIANTE D'USCITA IURISCI. PER LA DISCESA INVECE ABBIAMO PERCORSO INTEGRALMENTE IL CANALE CLASSICO. PER LA CRONACA CON I CAVALIERI (IL PONTIFEX E VELLUTO) C'ERANO IL NOTO REGISTA E CINEASTA GIACINTO MARCHIONNI (IN ARTE ZETA ZETA) E GINO LE NOCI. OSPITE D'ONORE PIERPAOLO ELIA, ECCELSO SCIALPINISTA, DI NAZIONALITA' AQUILANA CHE HA EFFETTUATO DIVINAMENTE CON GLI SCI LA DISCESA PER LA VIA DI SALITA. ASSENTE INGIUSTIFICATO, PIU' VOLTE INVITATO, IL CAVALIER FAUSTO 2000, NOVELLO SCATORE ESTREMO, FORSE IMPAURITO DALL'ITINERARIO PERCHE' IN GENERE PORTA GLI SCI IN SPALLA SU ITINERARI DIFFICILI E SCENDE PER QUELLI FACILI. NEL CASO NOSTRO NON C'ERANO ITINERARI FACILI PER I QUALI SCENDERE. AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX E NEL BLOG "MONTAGNE SOMMERSE" POTETE AMMIRARE IL FILM "HABEMUS PONTIFEX".

giovedì 23 aprile 2015

Piella & Prado

Quest'anno il Cusna non si è concesso, almeno fino alla scorsa domenica: ci aveva sempre respinto ingannandoci con belle giornate e avvolgendoci nella nebbia non appena giunti sul crinale.
Domenica, sia pur con nuvoloni che vagavano, complice un'arietta frizzante (molto frizzante) proveniente da nord, siamo riusciti a completare questa gita, che era nel cassetto da tempo.






Salita per il Passone: nell'ultimo tratto ripido abbiamo preferito mettere gli sci nello zaino e salire con i ramponi. L'aria fredda ha reso marmoreo il manto nevoso








Il Canale dei Cervi: si prende sotto la vetta del Piella. E' esposto a sud ma la neve non ha mollato per niente: vietato cadere, soprattutto nel primo tratto, il più ripido













Il canale si insinua sinuoso bello e invitante nella faggeta per gettarsi infine nel torrente Ozola, nell'omonima valle. Noi siamo usciti alla sinistra idrografica, poco prima dell'inizio di una serie di salti scoperti, seguendo una invitante lingua di neve.




Ben presto però la neve è terminata e ci siamo trovati a dover scendere per la ripida faggeta per circa 200 metri, fino a raggiungere la forestale nel fondovalle.

Abbiamo proseguito, seguendo la strada e compiendo un lungo giro sul lato opposto della valle fino a giungere al rifugio Bargetana e, poco dopo, all'omonima conca

il rifugio Bargetana (chiuso)


la conca della Bargetana:
sullo sfondo il versante sud
e la vetta del Cusna, avvolta 
dalle nubi                              





Raggiungiamo il crinale e lo seguiamo, accompagnati da nubi e nebbia, e con una temperatura non proprio primaverile, fino alla vetta del Prado che, pur considerato parte del gruppo del Cusna, si trova in Toscana ed è la vetta più alta di questa regione (2054 m)

Vetta del Prado








Il sole all'improvviso riappare e ci consente una memorabile discesa dal Canale della Clessidra: questa volta la neve, complice orario ed esposizione, è superlativa e ne viene fuori una sciata stupenda

La Clessidra: sullo sfondo il passo di Lama Lite
Qui si vede tutta la Clessidra


 
Infine, dopo aver ripellato per la terza volta, accompagnati di nuovo
da nebbia e vento gelido, torniamo verso il Passone e, di qui, scendiamo all'auto su una neve morbida molto divertente.
Questa gita, un po' rubata al meteo variabile com'è giusto che sia in primavera, ci ha regalato l'ennesima grande soddisfazione. L'Appennino è sempre bello!...anche con questo tempo...


lunedì 30 marzo 2015

Alpe di Succiso e discesa per la Ovest

Trovo che questo sia uno degli intinerari più belli  del nostro appennino Tosco Emiliano e offre una discesa strepitosa: circa 700 metri di sciata continua su pendenze inizialmente molto sostenute. Inoltre questa montagna ha un valore particolare per me: è stato il mio primo 2000! (troppi anni fa...)

A sinistra il Casarola e al centro l'Alpe di Succiso con il suo versante nord
Questo gruppo montuoso, che racchiude la valle del Liocca, si trova all'estremo lembo occidentale della provincia di Reggio Emilia,  al confine con quella di Parma, nei pressi del Passo del Lagastrello.
La Succiso  è una montagna severa, non a caso si chiama Alpe.








Il primo tratto attraversa una splendida faggeta










Usciti dal bosco entriamo nel vallone che ci condurrà alla sella tra Casarola e Succiso                                   

 


L'ultimo tratto di salita è da
fare con i ramponi

 
La lunga e panoramica cresta: di qui si ammirano le Apuane, il golfo di La Spezia, le isolette   di fronte a Porto Venere  e si intravvede la Corsica 


In vetta: le Apuane sullo sfondo e la Valle dell'Inferno (a sinistra )


Infine affrontiamo la lunga discesa che chiudendo l'anello della gita ci ricondurrà al punto di partenza

In attesa di venire in Abruzzo a fare le Rave.... A presto!

domenica 15 marzo 2015

Il Pontifex non è così brutto



In qualità di biografo pontificale (in aspettativa) posso affermare senza tema di smentita che quello ritratto nella foto dell’ultimo post  NON E’ IL PONTIFEX.
Il Pontifex brilla di Bellezza e Luce ineguagliabili. Le donne lo sanno.  E come noto, più ancora delle donne, lo sa il Pontifex, che infatti lo ricorda alle donne ancor prima che queste si accorgano di saperlo.

Lui non è così brutto. E’ solo che ha perso il suo biografo e fotografo ufficiale, ora affaccendato in altre faccende.
Non avrei mai consentito la pubblicazione di  una foto simile. E, benchè in aspettativa, non posso non intervenire per ristabilire il vero, ed offrire un’ antology delle vere sembianze del Pontifex:
Bellissimo nelle occasioni ufficiali

Ma bello e luminoso anche nelle ascensioni

O in tour

E' sempre stato bello, anche da giovane

E poi sempre a suo agio in qualsiasi contesto
 
Anche i più difficili

A questo punto non posso che ringraziare il Pontifex per le belle parole che ha voluto riservarmi. Mi sento onorato e intimidito:
 


Le parole pontificali suonano quasi come un epitaffio... ma uscirebbe comunque una bella lapide. Diciamo una lapide gonfiabile sulla cima di Cimata  Fossa dei Cavalli: “Qui giace il valente conquistatore di questa e altre 240 cime appeniniche. Ma forse questa non la conquistò. E forse tanto valente non era. E chissà se conquistò le altre! ”.

martedì 10 marzo 2015

LA FINE DI UN MITO!!!!!

IL "RE DEI 2000" SI E' CONCESSO UN MERITATO RIPOSO DOPO AVER RAGGIUNTO L'AGOGNATO TRAGUARDO. PURTROPPO IL RIPOSO SI STA PROTRAENDO OLTRE LIMITI RAGIONEVOLI ED ALLORA E' LECITO PENSARE CHE NON HA PIU' GLI STIMOLI GIUSTI PER ANDAR SUI MONTI E, PERTANTO, HA RIVOLTO LO SGUARDO VERSO ALTRI OBIETTIVI. PURTROPPO ABBIAMO PERSO UN FARO ANCHE SE IN TEMA DI ORIENTAMENTO ERA LACUNOSO, MA SOPRATUTTO UN ECCELLENTE COMPAGNO DI GITA CHE RIEMPIVA LE GIORNATE CON LE SUE BATTUTE ANTIPONTIFEX, ANCHE SE ERA UN POCHINO INCAZZOSO. NOTI E INDIMENTICABILI I SUOI POST CHE RIMARRANNO NEGLI ARCHIVI ELETTRONICI PER I POSTERI. IL PONTIFEX A DIMOSTRAZIONE DELL'AFFETTO VERSO IL SUO BIOGRAFO, FOTOGRAFO HA INTENZIONE DI CONTATTARE MESSNER PER FARGLI DEDICARE UNO SPAZIO IN UNO DEI SUOI MUSEI. CAVALIER SILVIO E' NELLA STORIA DELL'APPENNINISMO ANCHE PERCHE' LA SUA COLLEZIONE DI 2000 E' ORMAI DATATA IN QUANTO SUPERATA DA ULTERIORI AGGIORNAMENTI CHE COMPRENDONO ALTRE VETTE. " NON E' TUTT'ORO QUELLO CHE LUCCICA" RECITA UN NOTO DETTO. ULTIMAMENTE, ALCUNI CAVALIERI, SALENDO SULLA VETTA DI UN 2000 "CIMATA FOSSA DEI CAVALLI", SONO RIMASTI SBALORDITI DALLE DIFFICOLTA' DELLA CRESTA INNEVATA DELLA MEDESIMA MONTAGNA, METTENDO IN DUBBIO L'ASCENSIONE DEL NOSTRO FATTA A SUO TEMPO PROPRIO NELLA STAGIONE INVERNALE, COME SI EVINCE DAL RELATIVO ALBUM FOTOGRAFICO CHE E' POSSIBILE  CONSULTARE NELLA SUA GALLERIA. SIAMO DI FRONTE AD UN NUOVO CASO K2 O CERRO TORRE? CONSIDERANDO I TRASCORSI DEL CAVALIER SILVIO PARE PROPRIO DI SI. NON SONO DIMENTICATI I FATTI CON I QUALI VENIVA ACCUSATO DI PORTARE OMETTI E CROCI GONFIABILI CHE USAVA AD HOC PUR DI DEPENNARE UNA VETTA DI 2000. AL BANDO LE POLEMICHE!! ONORI


AL CAVALIER SILVIO!!! CI SONO LE NUOVE LEVE (FAUSTO 2000, VELLUTO, ECC.) CHE SCALPITANO PER RIPETERE LE GESTA DEL NOSTRO ED ANCHE GLI ALTRI, IN PRIMIS IL PONTIFEX, HANNO RIPRESO LA CORSA DEI 2000. A PROPOSITO DEL PONTIFEX :" GLI UOMINI PASSANO, LE GENERAZIONI SI AVVICENDANO, MA LUI E' SEMPRE PRESENTE". LA CORSA AI 2000 E' RIPRESA DA UN MONTAGNA DEL GRUPPO VELINO-SIRENTE DENOMINATA "CIMATA FOSSA DEI CAVALLI". PER RAGGIUNGERE LA CIMA E' STATA NECESSARIA UNA SGROPPATA DI 1200 MT. DI DISLIVELLO E CON LA TANTA NEVE PRESENTE GIA' DALL'AUTO, ANCHE SE ASSESTATA, NON E' STATA COME SI SUOL DIRE UNA PASSEGGIATA. COMUNQUE LA FATICA E' STATA RICAMBIATA CON IL PANORAMA A 360° DAL SAPORE HIMALAYANO VISTO DALLA CIMA. NON SI PUO' NON FAR RILEVARE CON L'OCCASIONE LA GRANDE FIGURA EMERGENTE DEL CAVALIER FAUSTO 2000, COMPAGNO SOLO DI VIAGGIO IN MACCHINA, PERCHE', ORMAI LANCIATO VERSO ALTRE SPECIALIZZAZIONI NEGLI SPORTS DI MONTAGNA, E' INTENZIONATO A DIVENTARE UNO SKIALP D'ECCELLENZA AL PUNTO DA FARE CONCORRENZA AD ANNIBALE.  A TAL FINE HA RAGGIUNTO LA VETTA DEL MONTE  CAFORNIA IN UN BATTIBALENO!!GIA' ESCURSIONISTA, ALPINISTA, CIASPOLATORE, CLIMBER, BULDERISTA NONCHE' SCI ALPINISTA, MIRA A DIVENTARE SKIALP 2000 (FUTURO  NUOVO NOME D'ARTE) UNA VOLTA RAGGIUNTE LE CIME DEI 2000 CON GLI SCI. UN CARO IN BOCCA AL LUPO!! AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX.

martedì 10 febbraio 2015

La Valle di Lamola , una scialpinistica attesa 14 mesi , su sentieri vecchi di oltre 1000 anni


Scrivere questo post mi fà ,inevitabilmente, rivivere le emozioni  provate il giorno dopo la famosa "big snow" Emiliana. sì... di neve ne è caduta tanta e ha portato tanti disagi.. però rende possibile un sogno , un desiderio che dura da 14 mesi. ... salire dal paese di Ospitale fino in vetta allo Spigolino !
Era il 6 gennaio del 2014 quando percorsi a piedi, insieme a Alessandra e Paolo  un breve tratto della via Romea . un sentiero che i pellegrini percorrevano1200anni fa , ero alla ricerca di un collegamento tra il Paese di Ospitale ,che si eleva a 9oo metri sul livello del mare e una bella traccia sciistica che gia avevamo percorso io e Gianluca in una fredda e nebbiosa giornata invernale,in quella occasione trovammo il secondo collegamento,che conduceva lungo il fosso della Scaffa, sulla bella cima del monte Spigolino... Qua siamo in provincia di Modena ma quasi a cavallo con quella di Bologna, e questa montagna di 1830 m con la sua bella e ripida parete nord fa da spartiacque tra le due province.

 i pellegrini partivano dalla Abbazia di Nonantola e a piedi percorrevano circa una ottantina di chilometri e attraversando gli appennini al passo della Calanca scendevano  alla chiesa della Madonna dell'Acero . o dal passo di Croce Arcana per raggiungere la Toscana
é quindi un viaggio nel tempo passato che ci aspetta , certo noi ci presentiamo in un modo ben diverso ma l'emozione della scoperta , di provare qualcosa che pochi hanno fatto ci fa sentire più che mai Cavalieri .

gli Appennini si presentano in una veste quasi Canadese , la neve è più bianca che mai, ha rivestito davvero tutto . é il nostro giorno , si accendono gli arva, il pericolo è dato a 4 ,e poi si accendono i gps , una bella traccia in salita renderà più sicuro il ritorno. Giambroz è pronto e mentre chiudo  lo zaino, mi sorride e parte, sarà lui a tracciare quasi tutta la salita , con noi abbiamo anche oggi una new entry ,Sonia... che in discesa avrà qualche problemino ma che ,col suo grande temperamento e entusiasmo riuscirà sempre a cavarsela.



............................................la bacchetta magica del bosco incantato ...e magica powder sia............
                         la chiesetta di Ospitale
                            il paese assediato dalla neve
Ospitale, la sua chiesa e le sue case sepolte nella neve , si parte dalla piazza in direzione case Palai per sentiero cai.....
                                     i segnavia...
da qui seguiamo il sentiero 411 oltrepassando le ultime case Palai e ci dirigiamo verso case Cecchini


                      è una valle ricca di corsi d'acqua questa , siamo nella valle di Lamola...
                                  l "hospitale S.Iacobis Vallis Lamole" fondato da Sant Anselmo nel 751
                      viene quasi da parlare sottovoce davanti a tutto questo tempo......


ma torniamo alla nostra gita e a questa seconda puntata (la prima la scrivemmo un anno fà , quando io e Giambroz cercavamo il passaggio nel bosco tra la strada della Riva e i prati alti)   .....
dopo casa Cecchino il sentiero 411 scende verso un fosso ed è qui che lo lasciamo, proseguendo versosud e rimanendo alti sul fosso che via via si fa più profondo , lentamente giriamo un po verso ovest cercando i passaggi nelle Faggete e tra una bella Abetaia, oltrepassando alcune belle baite e finalmente raggiungiamo la forestale che dal Capanno Tassoni sale al passo della Riva .. svoltiamo a sinistra e cominciamo a risalirla, POCO PRIMA del ponte del fosso della Scaffa (qua la strada fa una svolta decisa a sx) si sale a dx per una breve radura , appena il bosco si fa fitto si nota un bel sentiero che conduce a una piccola gola.....
                        la gola appena oltrepassata
                          le padule formate da tanti ruscelli che convergono nel fosso della Scaffa
                 
                                         i prati e il versante nord (in ombra ) dello Spigolino
 da qui con buona visibilità si raggiunge il crinale  e  successivamente la cima ,



 i Cavalieri Fabri e Gianluca... ;)





 e da come tutte le cime si può solo scendere anche da qui....... ma  ora il giro è completo,
c'è voluto un po di tempo , ma veramente poco i confronto al tempo che hanno i sentieri percorsi ...
ancora una volta il nostro appennino ci ha sorpreso , ci ha avvolto e ammaliato , ma ora via...si scende
            i bei pendii della Scaffa
                                   Giambroz prende la mira tra le traccie per disegnare la sua....
              Giambroz accompagna Sonia sulle nevi più facili
                          la casina di Franco Maria
                                        Sonia , felice e stupita .......


           Gianluca infallibile con la spada e il gps ,un vero Guerriero quando c'è da lottare con la powder
                                        una sicurezza averlo a fianco ,
e poi ci sono io , che amo raccontarvi queste cose della vita... e a proposito , dedico questa gita al mio piccolo ROMEO .... in fondo la via è un che un po sua ...
Gianluca ha tracciato tutto il percorso ed è visibile cliccando il link 
http://www.giscover.com/tours/tour/display/15150















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