sabato 15 novembre 2008

le cordate

La tecnologia, finalmente, arriva anche tra gli alpinisti. Ora, grazie ai nuovi strumenti messi a disposizione dalla scienza, le cordate possono procedere più liberamente, senza vincoli e, sopratutto, molto più leggeri.
Invito tutti i futuri compagni di cordata ad adottare le nuove tecniche di progressione, utilizzabile in qualsiasi ambiente. Fidatevi!!!

mercoledì 12 novembre 2008

dopo anni ...........


dopo anni di persuazione forse si e' convinto che e' meglio darlo che prenderlo.
ciao e tanti auguri a tutti .
mammut

lunedì 10 novembre 2008

THIS GAME IS OVER

Un gioco è finito…altri ne cominceranno!
Il progetto,benedetto da S.Gabriele, di raggiungere il centinaio di principali vette dell’Appenino oltre i 2000 metri l’ho concluso ieri ,in Emilia,con il Monte Cimone.A Gabriele delle Rupi auguro di concluderlo presto!
Ho toccato circa 160 cime appeniniche (fra principali e minori) fra la Sicilia a sud e l’Emilia a nord.
Una bella esperienza,conoscenza di tanti ambienti diversi,uscite in tutte le stagioni e con tutte le possibili condizioni meteo,il gusto di cogliere belle immagini fotografiche…momenti sempre condivisi con amici: il gioco più bello per me è sempre stato questo,160 uscite con amici!
Ringrazio,non retoricamente, coloro che hanno voluto accompagnarmi anche quando qualche montagna sfigata che proponevo non faceva esattamente parte dei loro sogni (eh,si…perché oltre alla scoperta di ambienti bellissimi ci siamo pure imbattuti in montagne bruttine o deturpate dall’uomo… ).
Certo…come tutte le “collezioni” era diventata un po’ ossessiva…Pastarella giustamente ad un certo punto consigliava il ricovero all’Ospedale Clinicizzato di Chieti…ma insomma ora è fatta,e comunque rifarei tutto!
Venendo al tour tosco-emiliano di ieri…beh,veramente devo un ringraziamento doppio ad Angelo e Marco.
Avremo fatto 1500 km d'auto,di cui un bel pezzo per strade di montagna.Partiti alle 3.00 di sabato,arrivati alle 8.30 e fatte 6 ore di cammino,20 km e 1300 mt almeno di dislivello(Monti Cusna e Prado).Poi domenica sveglia alle 5.30,prima montagna l’Alpe di Succiso, 4 ore,13 km e 800 mt dislivello.Seconda montagna il Cimone (a 2.30 ore di macchina dalla prima): 600 mt di dislivello e 2.30 di cammino.Per finire 5 ore d'auto,e rientro alle 22.00 a Pescara…
Cusna ,Prado e Succiso sono bellissime montagne (solita rassegna fotografica su www.picasaweb.google.it/marsilio100 ).Ambienti diversi dai nostri,ma molto simili agli avvicinamenti alpini: tanta acqua,ruscelli e laghetti,rocce grigie,spesso rotte in frane,sassoni e lastre di pietra.
Ma il Cimone,no.I fianchi segnati da impianti di risalita,strade militari e di servizio agli impianti.Sulla cima diresti che ci sono fabbriche e capannoni…insomma…giusto per completare la collezione ci si poteva andare!E solo l’abnegazione di Angelo e Marco mi ha permesso di arrivarci…
Angelo metterà on line tracce gps e sue relazioni super-accurate ( a me non sono bastate 160 cime per migliorare il senso dell’orientamento…si,magari giusto un pochino…ma se non sono proprio molto concentrato sono ancora capace di scendere tranquillamente nella direzione opposta da cui sono salito…).

domenica 9 novembre 2008

Monte Cimone (2165 m)


Finalmente! La corsa contro il tempo ha dato i suoi frutti. Dopo che in mattinata eravamo saliti sull'Alpe di Succiso e dopo che avevamo affrontato 2,45 ore di trasferimento in auto da Passo del Cerreto a Sestola, siamo riusciti a salire anche sul Monte Cimone, potendo così festeggiare con apposita torta delizia e grappa.
Ma veniamo alla salita: alle ore 14.40 circa eravamo pronti a partire nei pressi del rifugio della Ninfa, anche se "qualcuno" ha provato a rinunciare, ci siamo incamminati con passo piuttosto veloce, raggiungendo la vetta alle ore 15,10. Purtroppo non siamo stati fortunati, poiché al nostro arrivo la vetta è stata circondata da una fitta nebbia che non ci ha permesso neanche di osservare il panorama.

Infatti il Cimone è la più alta cima dell'Appenino settentrionale. E' una montagna dalle forme massicce e imponenti, la cui sommità è pesantemente invasa da impianti militari e trasmissioni radio, oltre che dai numerosi impianti di risalita. L'unica ragione per la quale vale la pena raggiungere la vetta del Cimone è il panorama di cui si può godere in una giornata con buona visbilità.

Salita: da Sestola si raggiunge il Lago Ninfa attraverso una comoda strada asfaltata e si parcheggia l'auto nelle immediate vicinanze dell'omonimo rifugio. Transitando davanti all'edificio del rifugio Ninfa si prende il sentiero turistico n. 449 che attraverso la faggeta risale verso la cresta del Gallo, sul versante nord della montagna. Guardando la cima della montagna, si continua sul sentiero piuttosto ripido nell'ultima parte e, con una certa fatica, si raggiunge la vetta del Monte Cimone.

partecipanti alla gita: Silvio, Angelo e Marco


Alpe di Succiso (2017 m)

Come arrivare: SS63 La Spezia - Reggio Emilia fino al Passo del Cerreto, dove s parcheggia l'auto nell'ampio piazzale adiacente l'omonimo Hotel ristorante.

Relazione: alle spalle dell'hotel ristorante "Cerreto" (sul lato sx della strada provenendo da La Spezia) a quota m 1261 inizia il sentiero (segnavia bianco-rossi) che nella prima parte attraversa un boschetto di abeti e ci dirige verso nord attraversando a mezza costa la faggeta del cocuzzolo immediatamente a nord del passo. Incirca 20/30 minuti si giunge alla sella erbosa del passo dell'ospedalaccio, dove dalla sinistra ariva una sterrata che si segue verso destra per alcune decine di metri, fino a giungere in corrispondenza di un cartello di legno del parco (di fronte si trova un cippo in pietra confinale dell'impero francese), accanto al quale riprende in salita il sentiero. Percorso un primo tratto in salita, in corripsondenza della segnaletica in legno, si piega a destra in piano seguent le indicazioni delle sorgenti del fiume Secchia, dove si arriva dopo altri 30/40 minuti seguendo sempre il sentiero molto evidente e ben segnato. Giunti nell'ampia conca delle sorgenti, in direzione nord si segue il sentiero per il passo del cerretano (sentiero 671) che nella prima parta risale il costone sotto al bosco di faggi, poi sugli ampi pratoni sottostanti l'Alpe di Succiso, traversando a mezza costa verso est, perviene sulla cresta nord dell'Alpe (dove troviamo ancora la segnaletica in legno) che seguiamo verso nord-ovest (sx) giungendo in breve sulla vetta dell'Ape di Succiso.

Partcepanti alla gita: Silvio M., Angelo D. e Marco S.; partenza ore 06.10 ca. da Passo del Cerreto, arrico in vetta ore 08,20 del 9 novembre 2008

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