
Successivamente, rimasto solo, ho riflettuto sul fatto che, senza che nessuno di noi abbia influenzato ne' tantomeno informato altri componenti dell'Ordine a cui apparteniamo, avevo gia' incontrato precedentemente, sempre nel centro trasfusionale, il Pastarella. Il Cavalier Angelo sapevo che aveva anch'egli donato in altre occasioni nonche' Il Mascherone, vecchio frequentatore del centro trasfusionale.
Magari altri Cavalieri sono anche donatori, ma cio' non e' a me conosciuto.
Tutto questo mi ha portato a considerare che la nostra comune passione per la montagna, sicuramente ha inculcato, magari inconsciamente, in ognuno di noi un valore molto importante: il rispetto della vita. Che sia nostra o di altri, comunque l'attenzione ad essa. L'affrontare molte volte situazioni in cui la vita e' decisamente vicina alla morte ci ha fatto capire il valore della stessa.
Riflessioni un po' retoriche, ma che vi assicuro, nell'attesa del mio turno, mi hanno accompagnato per parecchi minuti fin quando, leggendo una rivista che parlava di "autoemotrasfusione" per fini atletici mi sono iniziati a venire alcuni sospetti.
Pastarella quando l'incontrai fece il prelievo in una stanzetta isolata e non nella sala comune, oggi Fausto dopo che mi ha visto, con una stranissima scusa mi ha riferito che una dottoressa gli aveva sconsigliato il prelievo e quindi e' andato via senza effettuarlo. Tutti gli altri Cavalieri, sempre omertosi sull'argomento, si recano al centro trasfusionale ognuno separatamente dall'altro.
Caro Pontifex mi sa che ho scoperto la ragione delle fantastiche prestazioni atletiche dei Cavalieri: DOPING EMATICO!!