Trepidazione…perché era capitato il 1 maggio, con i Cavalieri Angelo e Luca, che ci fossimo presi gioco del Pontifex: in un’uscita di pochi giorni prima il Sommo andava per il Maiori , si smarriva, e sbarcava in Valle Lupara.
Mentre così allegramente si dileggiava il Pontifex andavamo di nuovo verso il Maiori per i boschi del Sirente. E un’ora e mezza dopo…avevamo smesso da un po’ di motteggiare ed avevamo iniziato da un po’ a vagare…Angelo, Luca ed io ci ritrovavamo, potenza d’un Pontifex, in Valle Lupara!
Pur pentito, e riconoscendo d’aver peccato di Lesa Maestà, o meglio di Leso Pontifex, sabato rimaneva il dubbio se il suddetto Leso non volesse ancora vendicarsi e se fosse ancora attiva la sua Fatwa. E invece no, nessuna Fatwa, siamo arrivati dritti al Maiori…il Pontifex non è più quello di una volta! Più che Leso ora pare un Pontifex Lesso. Ma niente paura, di certo tornerà presto in tutto il suo sfolgorìo pontificale…
Per i posteri, e perché il Pontifex non vi induca in errore:
Dallo chalet sulla strada si imbocca la sterrata alle sue spalle. Al primo bivio, con paline segnaletiche di legno, si svolta a destra. Di lì a poco si incrocia una sterrata, e si gira a destra. Appena dopo si dipartono a sinistra, subito inerpicandosi nel bosco, due sentieri, entrambi segnati bianco/rossi. Con Angelo e Luca abbiamo imboccato, sbagliando, il primo. Quello giusto, a pochi metri, è il secondo. Anch’esso segnato bianco-rosso, ma di tanto in tanto contrassegnato con la M, o proprio con la scritta Maiori.
Siamo saliti variamente chiacchierando, intersecandoci e scambiandoci tracce con un gruppo di simpatici ski e snowboard alper, di Roseto e Chieti.
Succede che le Cavaliere Simona e Giovanna appena si vedono, come avessero sempre in sospeso un discorso infinito, ingaggino all’istante una discussione fitta fitta. Al principio parlano e camminano, poi però qualcosa si inceppa. Ed erompe un grave disturbo neuro-motorio, per curare il quale i Cavalieri stanno consultando i migliori specialisti. Ad un certo punto le Cavaliere non riescono a fare entrambe le cose: o parlano o camminano. Nel bosco è andato tutto bene, le Cavaliere conversavano amabilmente con Cavalieri e passanti, e …non si fermavano. Evidentemente le cure hanno cominciato a sortire effetto. Ma no invece…appena imboccato il Canale, Simona e Giovanna si sono riagganciate, e il disturbo si è ripresentato più virulento che mai. Beh…noi, in attesa di trattamenti più efficaci, abbiamo continuato la salita.
Già ai limiti del bosco c’era una buona neve compatta, che ci ha accompagnato fino all’uscita del Canale.
Con i neo-amici ci siamo presentati compiutamente una volta usciti dal Maiori. Loro postano video su You Tube sotto lo psedonimo “Barone Rosso”. E conoscono i Cavalieri della Polvere, la loro mitologia, gli ometti gonfiabili, il Pontifex…
Forte ormai della sbocciata amicizia ho fatto notare che sarebbe stato maleducato da parte loro non scendere a piedi, per solidarietà con quanti fra noi scendevano appiedati…“Manco morti!” mi hanno risposto in coro…
Vista la grave offesa…ma faceva pure un po’ freddino…ho protestato ma pur salutato i Baroni rossi, e ci siamo gettati in discesa. Fra l’altro ci siamo precipitati alla ricerca delle Cavaliere, ormai scomparse da tempo, evidentemente paralizzate dal disturbo neuro-motorio.
Ad un tratto s’è udito un richiamo: “Cavalieeeri!” . E chi si staglia sul ripido pendio di fronte ? Il condottiero Annibale.
Lo saluto all’orizzonte, lui mi saluta così: “E’ la url che devo copiare per postare un video sul blog? Oppure qual è il codice da copiare ?” .
Il Cavalier Fausto lo saluta a sua volta e gli chiede: “Annì, dove ti stai ficcando?”. E lui: “Io veramente mi ficcherei sempre nello stesso posto!” (ndr deve trattarsi di qualche bellissimo canale sul Gran Sasso)
Ed è Annibale a fornirci le prime notizie sulle Cavaliere. Proseguiamo quindi la discesa, e le scorgiamo appollaiate su un piccolo arcipelago di pietre, con neve ripida tutt’intorno, alla base di una parete rocciosa a bordo canale.
Ai primi contatti facciamo una scoperta sensazionale: come il Cavalier Annibale conduca l’approccio al gentil sesso. Fa così…
Alla Cavaliera Simona ha chiesto: “ Tu sei iscritta al CAI?”
Ecco… “Tu sei iscritta al CAI?”, questo è l’attacco del Condottiero. Ora le donne sanno quanto sia periglioso chiarire i propri legami col CAI.
Al no di Simona, ha incalzato: “Ma di quale associazione fai parte?”. Simona ha esitato un po’, poi: “I Cavalieri della Polvere!”
Insomma, benché della stessa associazione Annibale non ha rinunciato alla sua tecnica di abbordaggio standard.
Traiamo quindi in salvo le Cavaliere (da Annibale! Però forse erano già fuori pericolo…lui era ormai lontano). Le scortiamo mentre scendono faccia a monte. E fino a quando il terreno non è perfettamente orizzontale la Cavaliera Simona non vuol saperne di voltare la faccia a valle.
Concludiamo la bella giornata in un bar di Castelvecchio, birra e tagliere per Baroni Rossi, Cavalieri della Polvere e altri amici incontrati sulla via.
Ci ripromettiamo di non perderci di vista con i simpatici Baroni Rossi.
E poiché in queste occasioni oltre che disinteressata amicizia a volte si ricavano contatti utili…i Cavalieri che abbiano in programma feste di qualsiasi genere sappiano che Stefano da Roseto è un grande organizzatore di party di ogni ordine e grado.
L’ultima sua invenzione è stato il “Primo raduno dei depressi, ansiolitici e spostati” (cito testualmente), che a Roseto ha avuto un grande successo.