Strani riti avvennero quel dì sui Monti del Velino: suoni di trombe sconosciute e fischi di uccelli paduli.
La giornata fu ricca di emozioni e libagioni, di candeline e vette da collezionare e magnifici panorami da ammirare.
I partecipanti si rifugiarono, allora, nel sostegno dei succhi d'uva rossi e bianchi che il Mascherone, per l'occasione, aveva portato fin sul Sebastiani ove gentil donzelle l'attendevano per i festeggiamenti.