venerdì 18 dicembre 2009

AUGURI DI BUON NATALE E FELICE 2010!!!


CARI CAVALIERI DELLA POLVERE, CON L'APPROSSIMARSI DELLE FESTIVITA'NATALIZIE E DEL NUOVO ANNO, IO PONTIFEX MAXIMUS, AUTORITA' SUPREMA DELL'ORDINE, UNIVERSALMENTE RICONOSCIUTO E VENERATO (QUALCHE VOLTA, PER QUANTO MI ADORANO, MI TRASFORMANO IN SANTO E NON SOLO A SECONDA DELLE NECESSITA' E DELLE CIRCOSTANZE...)AUGURO A VOI TUTTI MIEI PRODI UN BUON NATALE E FELICE 2010.ANCHE QUEST'ANNO LA NEVE E' CADUTA COPIOSA E SICCOME E' IL NOSTRO ELEMENTO NATURALE (POLVERE) E LA RAGIONE PER LA QUALE E' STATO COSTITUITO IL NOSTRO ORDINE VI AUGURO BUONE SCIATE E BUONE INPOLVERATE. AVETE NOTATO CHE DA QUANTO E' NATO L'ORDINE DEI CAVALIERI DELLA POLVERE LA NEVE NON E' MAI MANCATA? PER RINGRAZIAMENTO STABILISCO SIN DA ORA CHE FINE INVERNO O INIZIO PRIMAVERA ,A SECONDA DELL'INNEVAMENTO, SARA' FATTA UNA GITA DELL'ORDINE (LA GIORNATA DEL CAVALIERE)CON ANNESSO PRANZO.SARA'MIA CURA ORGANIZZARE L'EVENTO.PURTROPPO ANCHE IN QUESTA CIRCOSTANZA VI DEVO FARE UNA TIRATINA D'ORECCHIE.SIETE COME LA BANDA CHE PROVA SEMPRE E NON CORCERTA MAI!!!SENZA FARE NOMI.
P.S. "I SOLAI" SONO AVVISATI.

martedì 15 dicembre 2009

DIVIETO ASSOLUTO!!!!!

CON DECORRENZA 01 GENNAIO 2010, CARI CAVALIERI, SCORDATEVI "I TARALLUCCI" DEL CAVALIERE MEDIEVALE POLO IN QUANTO,SEPPUR SQUISITISSIMI, RAPPRESENTANO METAFORICAMENTE L'EPIGOLO DEI FATTI E MISFATTI ITALIANI.IN ALTRE PAROLE, QUALUNQUE EVENTO PARTICOLARE CHE CARATTERIZZA LA VITA PUBBLICA ITALIANA (SCANDALO, ECC.)CHE DOVREBBE AVERE UN EPILOGO BEN PRECISO E BEN DEFINITO, COME VA A FINIRE? "A TARALLUCCI E VINO".CON MOLTO DISPIACERE, CARI CAVALIERI, NON POSSIAMO ADOTTARE COME ALIMENTO SIMBOLO DELL'ORDINE I PREDETTI "TARALLUCCI" IN QUANTO VA A LEDERE I PRINCIPI SANI CHE ANIMANO IL NOSTRO ORDINE. IL NOSTRO MOTTO E':"CHI SBAGLIA PAGA" E NON "A TARALLUCCI E VINO".COSA FACCIAMO? RAZZOLIAMO BENE E MANGIAMO MALE?PRENDIAMO ESEMPIO DAL NOSTRO CAVALIER SILVIO CHE, A COSTO DI ENORMI SACRIFICI,ESSENDO GHIOTTISSIMO DI TARALLUCCI, DA UN PO' DI TEMPO SI E' CONVERTITO AL PANE E OLIO. COME AL SOLITO ANTICIPA SEMPRE I TEMPI COME IL MASCHERONE!! HANNO SEMPRE I RIFLESSI PRONTI.PANE E OLIO SI MANGIAVA TRENT'ANNI FA!!

domenica 13 dicembre 2009

i "Tarallucci" del Cavaliere Medievale

Tra gli uomini armati di sci e piccozza si narra di un valoroso Cavaliere Medievale, conosciuto in tutta la catena degli Appennini per le sue gesta eroiche, oltre che per aver contribuito alla costituzione del famoso Ordine dei “Cavalieri della Polvere”.

Un giorno di un rigido inverno, mentre imperversava la tormenta di neve, il Cavaliere smarrì il sentiero e si trovò a vagare per i boschi senza riuscire a trovare alcun riparo, al punto che stremato dalla fatica e dalla fame cadde in terra e venne ricoperto dalla coltre di neve. Solo dopo molte ore il prode Cavaliere si destò dal suo sonno mortale e si accorse che sul dito indice della mano destra era infilato un strano anello; vedendolo, il Cavaliere ebbe appena la forza di mordere lo strano anello, che si rese subito conto delle proprietà magiche dell’anello che aveva infilato al dito.

Il prode Cavaliere riprese subito a camminare e, guidato da uno spirito scaturito dall’anello che aveva mangiato, giunse in una grotta abitata da un misterioso mago che si prese cura di lui e lo rifocillò con molti altri anelli dalle proprietà miracolose, che il mago chiamava “Tarallucci”.

Finita la tormenta di neve, prima di riprendere il suo viaggio, il Cavaliere volle imparare a preparare i prodigiosi Tarallucci, così da poterli distribuire a tutti gli uomini che in seguito si unirono nell’ordine dei “Cavalieri della Polvere”. Fu così che da quel tempo, fino ai nostri giorni, i Cavalieri elessero il Taralluccio prodigioso ad unico pasto da recare in viaggio e nessuno di loro perse mai più la strada e mai più cadde in terra per la fatica e la fame.

Ecco come preparare i prodigiosi Tarallucci, secondo la ricetta tramandata a noi dal Cavaliere Medievale.

Ingredienti e preparazione: 1/2 litro di buon vino bianco, 300gr olio extravergine d'oliva, gr 350 o 400 di zucchero in base alla dolcezza desiderata, Kg 1,2 circa a seconda della consistenza raggiunta dall'impasto che dovrà risultare morbido, 2 bustine di levito dell'angelo “purissima”, anice a piacere. sciogliere lo zucchero, con olio e vino bianco, poi aggiungere la farina ed il lievito ed impastare con forza fino ad ottenere una pasta morbida ed omogenea, infine aggiungere i semi di anice in quantità desiderata; dopo aver fatto riposare l’impasto, tagliare in piccole parti e lavorare con le mani ricavando dei bastoncini che andranno uniti alle estremità a formare un piccolo anello, quindi infornare fino alla doratura. Buon viaggio...di gusto.

Tutto ciò per gentile e generosa concessione del Cavaliere “Medievale” Polo

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