E molti hanno partecipato: il Cavaliere Nero, i Cavalieri Vincenzo, Simona e sottoscritto; i Gransassisti Fabiola, Massimo e Mimmo; le Cavaliere&Gransassiste Giovanna e Catia; il Libero Alpinista Vittorio.
Abbiamo raggiunto la cima del Monte Cornacchia, montagna sacra e universalmente amata, cantata da poeti, aedi, rapsodi, cantori, cantanti, pittori e tornitori.
I Cavalieri della Polvere si sono gemellati solennemente col Gruppo Gran Sasso del CAI di Pescara.
Le Cavaliere Giovanna e Simona sono guarite. Guarito pure il Cavalier Mascherone Vincenzo.
Si è unito a noi il Cavaliere Nero…avuta notizia dell’ascensione al Cornacchia è accorso dalla Francia. Venuto, asceso, conquistato, ripartito il giorno dopo.
Scusate se corro… è l’emozione. Cerco ora di andare per ordine.
Intanto le Cavaliere:
La Cavaliera Simona ora deve solo risolvere un paio di problemini e poi siamo a posto. Ha giurato vendetta ai canali, e non vuole salire nulla che superi il 15% di pendenza. Nelle ultime settimane avevo cercato di convincerla che la montagna d’inverno è fatta di canali. Purtroppo il Monte Cornacchia le ha ricordato che esistono anche salite senza canali. E comunque non c’è dubbio che la Cavaliera in questione supererà a stretto giro questo disturbo clinometrico con accessi panici, perché normalmente dimostra, ad esempio, un’eccezionale sprezzo del pericolo stradale:
E’ tornato il Cavalier Prodigo:
L’incontro con i simpatici amici del Gruppo Gran Sasso è stato piacevolissimo oltre che solenne. Ci siamo divertiti, abbiamo discettato di geografia, religione (il Pontifex), teologia (il Pontifex), i 2000 (il Pontifex), l’alimentazione e molto altro.
Parlando e osservando abbiamo poi capito alcune cose dei nostri amici gransassisti.
E’ scritto nella Regola del Gruppo che si esce in non più di 9, e non si va al ristorante dopo l’uscita…
Questo gruppo inoltre è dilaniato al suo interno… diviso fra Naturalisti e Neo-Chimici. Ad esempio mentre il resto della compagnia trangugia birre chiare, weiss e rosse, patatine di ogni tipo, anche gialle e blu, il Naturalista si somministra una bio-mela.
Le inquietanti patatine gialle e blu divorate dai Neo-Chimici (ma pure dai Cavalieri tutti!) nel pub marsicano in cui la compagnia ha celebrato gli accadimenti del giorno
Le inquietanti patatine gialle e blu divorate dai Neo-Chimici (ma pure dai Cavalieri tutti!) nel pub marsicano in cui la compagnia ha celebrato gli accadimenti del giorno
Oppure quando si tratti curare una piaghetta al tallone un Neo-Chimico predilige il Nastro telato Saratoga, convinto soprattutto degli effetti benefici del collante!
Si tratta di Alpinisti un pò superstiziosi:
Ma anche molto previdenti! Muniscono gli zaini di galleggianti per i casi di acqua alta:
Naturalmente non potevamo evitare di confrontarci sul Pontifex. Abbiamo cercato di far capire che Lui è Autorità Universale, e non certo ristretta ai Cavalieri della Polvere. Per tutta risposta ci hanno detto che andrebbe psicanalizzato! Alla nostra indignazione è seguito un serrato confronto.
Magno cum gaudio nuntio vobis, è con grande soddisfazione che annuncio di aver ottenuto che se qualcuno dovrà psicanalizzare Pontifex quello dovrà essere un Teologo!
Il nostro Esimio è invitato quindi a prendere contatto con urgenza col teologo di fiducia del Gruppo Gran Sasso.
La relazione
Dalla A25 si esce al casello di Avezzano (non è quello che abbiamo fatto, ma questa è l’indicazione migliore), quindi direzione Luco dei Marsi, Trasacco, Collelongo, Villavallelonga, ed infine Madonna della Lanna (quota 1100 mt). Si prosegue in auto verso i Prati d’Angro, fino a superare la Fontana di Valle Fossato e incrociare sulla destra, una sterrata con indicazioni Fonte Astuni-Valle Fossato-Coppo dell’Orso. Qui si lascia l’auto e si segue la sterrata.
Poco dopo ci si lascia sulla sinistra la strada principale, proseguendo dritti, fino a Fonte Astuni 1250 mt.
Dopo la fonte si imbocca un sentiero segnato che sale sul pendio boscoso. Usciti dal bosco si arriva al rifugio Coppo dell’Orso, 1860 mt.
Proseguendo verso Sud sulla cresta si incrocia poco più in alto la vetta Tre Confini 1992 mt. Da qui si piega a Sud-Ovest e per saliscendi si raggiunge il Monte Cornacchia 2003 mt.