Poteva essere una tranquilla e solenne uscita quella di sabato scorso al Canale del Tempio.
E’ stata infatti una tranquilla visita pastorale del Pontifex sulla cima del Corno Grande.
Alla Sua comparsa l’emozione dei presenti è stata grande. I primi ad accorgersi della Presenza sono stati gli aquilani. Poi è stata la volta dei teramani. E poi le genti sono accorse al Suo cospetto da ogni dove. E di “gente da ogni dove” sabato ce n’era parecchia! Mentre le genti accorrevano io aspettavo. Venti minuti ho dovuto aspettare! (ero già passato poco prima sulla cima, e mi trovavo un po’ più in basso).
E’ stato anche un tranquillo week end di terrore per il Cavalier Velluto.

Ma ormai il Cavaliere è pronto a tutto, e affronta con abnegazione ( e con indubbio successo!) il suo percorso iniziatico. E’ il primo martire dell’ordine, San Velluto Martire:

Ma faccio un passo indietro.
Appuntamento alle 6, c’erano il Pontifex in carne e ossa, il Cavalier Velluto e io.
Il primo problema della giornata era naturalmente la ricerca per il Pontifex di un bar che fosse ben ricolmo di donnine bariste belle brave allegre ( noterete che esistono certe affinità con l’Altro che pontificava fino a novembre 2011, che poi ha improvvisamente smesso…). La scelta non poteva che cadere sul bar della Teramo Mare, a S.Nicolò, noto per le bariste che fanno il cappuccino con cuoricino al Pontifex.
Che delusione…c’era solo un barista maschio in servizio!
Ma il Pontifex colpisce baristi di ogni ordine e grado, e il cappuccino gli è stato servito così:

Dicevo…poteva essere una tranquilla uscita ma invece qualcosa non è andato per il verso giusto…e si è aperta una vistosa ferita nella Pontificii Maiestatis ( trad.: “Vanità di Gabriele”).
Stavamo avvicinandoci alla base del nostro Canale. Il Pontifex , con rispetto parlando, ha un pò sbagliato strada: ha deviato dal percorso corretto che passa sulla Sella del Corno Grande, per poi piegare verso est sotto al Sassone, ed ha puntato dritto verso il nostro canale un po’ dopo la Sella del Monte Aquila, facendoci fare su e giù per le gobbe di Campo Pericoli.
Arrivati all’imbocco del Canale del Tempio ci avvicina un ragazzo, e il Pontifex:
“TU CHI SEI? DA DOVE VIENI? DOVE VAI? LO SAI CHI SONO? SAI CHI E’ IL PONTIFEX?”
Il dramma si è consumato in un attimo:
“No” lo sventurato rispose.
Dopo aver ripetuto più volte la domanda, ed essersi accertato che lo sventurato non stesse mentendo, il Pontifex, sbigottito e intristito, e approfittando della richiesta dello sventurato medesimo di accodarsi a noi, ha chiesto in cambio di giurargli che avrebbe consultato il nostro blog per capire chi fosse il Pontifex.
Lo sventurato lo ha giurato, ha dovuto dire il suo nome - Rinaldo, la sua provenienza - Pratola Peligna, e finalmente ha potuto seguirci nella salita.
Solo che dopo mezza salita si è stufato, ha superato il Pontifex, e se n’è andato da solo e di gran carriera per le zone sommitali. Lo sbigottimento del Pontifex è cresciuto.
Mentre salivamo con ieratica calma com’è costume del Pontifex, il pratolopelignese sgattaiolava sulla salita e si infilava nel punto più critico del canale: uno stretto camino che serpeggia all’interno di una grossa formazione rocciosa che “ chiude” il canale. A quel punto o si affronta il camino, oppure si devia a destra (Direttissima) o a sinistra (Bissolati).
Il pratolopelignese era già un puntino in lontananza quando il Pontifex ha cominciato a gridargli:
“COM’E’ LI? SI SALE?”
“Si”
E dopo 5 minuti:
“COM’E’ LI? SI SALE?”
“Se volete salire tirate fuori le corde, o girate al Bissolati”
Dopo 5 minuti… il pratolosventurato era sempre più lontano… il Pontifex imperioso:
“ ASPETTACI LI’”
Il pratolodispettoso si è guardato bene dall’obbedire, ha visibilmente accelerato e senza rispondere più ai richiami pontificali è sparito.
Benchè molto prostrato, a quel punto il Pontifex ha sfoderato tutta la sua antica maestria, e da primo ci ha condotti lungo il camino, facendo un po’ di tiri su misto e piccole goulotte.
Relazione
Dal piazzale dell’Albergo di Campo Imperatore (2135 m), si oltrepassa l’Osservatorio Astronomico sul sentiero che porta al rifugio Duca degli Abruzzi, imboccando poco più in alto (2210) il sentiero estivo che traccia un lungo traverso per inerpicarsi nel tratto finale sulla Sella di Monte Aquila(2335). Dalla Sella di Monte Aquila si prosegue verso nord (sentiero 4) e verso il Corno Grande. Dopo un chilometro circa si oltrepassa la Sella di Corno Grande (2421), piegando verso est un po’ sotto il Sassone (caratteristico e ben visibile roccione isolato a quota 2500).

Da ovest verso est la parete è solcata nell’ordine da 4 canali principali:

Venendo dal Sassone l’imbocco del canale, da non confondere con quello del successivo Bissolati, è abbastanza evidente.
Il canale sale ripido (40-45°) ma senza particolari difficoltà, fino a quota 2800 circa.

Peraltro abbiamo trovato una neve perfetta per la salita, compatta ma non troppo ghiacciata.

A quota 2800 circa una grossa formazione rocciosa “chiude” il canale. Nel bel mezzo di questa formazione è inciso un camino, che noi abbiamo risalito. In alternativa si devia a destra (Direttissima) o a sinistra (Bissolati) (classiche deviazioni battute dagli sci alpinisti).
Abbiamo fatto qualche tiro (avevamo solo una corda da 30 mt) all’interno di questo stretto e bel camino, su un misto di roccia e piccole goulotte, e con pendenza decisamente più accentuata del resto del canale. Usciti dal camino si è proprio sotto la cima occidentale del Corno Grande.