mercoledì 11 settembre 2013

GRAN SASSO MONTAGNA VERA



“DI COSA TI LAMENTI LINO, IL GRAN SASSO E’ UNA MONTAGNA VERA!!!”, COSI’ IL GRANDE WALTER BONATTI ESCLAMO’ ALLA GUIDA ALPINA LINO D’ANGELO DI PIETRACAMELA, OGGI NOVANTADUENNE, APRITORE DI NUMEROSI ITINERARI SU ROCCIA E MIO MAESTRO, IN OCCASIONE DI UNA DELLE SUE VISITE ALLA NOSTRA MONTAGNA. SICURAMENTE IL GRANDE WALTER, CHE DI MONTAGNE  SE NE INTENDEVA, AVEVA VISTO BENE. IN  EFFETTI SUL GRAN SASSO E’ POSSIBILE FARE SIA DEL GRANDE ALPINISMO (PARETONE, NORD DEL CAMICIA) CHE L’ARRAMPICATA (CORNO PICCOLO, PIZZO INTERMESOLI) NELLE SUE VARIE FORME, DA QUELLA LIBERA  A QUELLA PROTETTA. CHIARAMENTE SE VAI AD ARRAMPICARE AL PARETONE DELLA VETTA ORIENTALE NON E’ PER LA RICERCA DELLA DIFFICOLTA’ PURA , MA DI TUTTI QUEGLI INGREDIENTI CHE RENDONO ANCHE UNA SEMPLICE SALITA UNA VERA E PROPRIA ASCENSIONE PERCHE’ ENTRANO IN GIOCO FATTORI COME L’AVVICINAMENTO, DISLIVELLO, RICERCA DELL’ITINERARIO, ORIENTAMENTO, ISOLAMENTO E LA CAPACITA’ DI SAPERSI MUOVERE SU QUALSIASI TIPI DI ROCCIA. PURTROPPO, AL GIORNO D’OGGI, SONO POCHE LE CORDATE CHE SI RECANO AL PARETONE PERCHE’ ALL’ARRAMPICATORE RICHIEDE IL POSSESSO DI UNA MENTALITA’  DIFFICILE DA RISCONTRARE  NELLE NUOVE GENERAZIONI. LA RICERCA DELLA DIFFICOLTA’ FINE A SE STESSA HA SVILITO IL VALORE DELLA COMPONENTE AVVENTURA CHE E’ L’ESSENZA BASILARE DELL’ALPINISMO UNITAMENTE AD UN PIZZICO DI ARDIMENTO CHE, NONOSTANTE I TANTI MEZZI TECNICI A DISPOSIZIONE, NON VIENE PIU’SVILUPPATO, ANZI REPRESSO IN NOME DELLA SICUREZZA. ULTIMAMENTE HO POTUTO TOCCARE CON MANO QUANTO ANZIDETTO E  VERIFICARE LA DIFFERENZA ABISSALE CHE CARATTERIZZA I DUE TERRENI DI GIOCO, TOTALMENTE DIVERSI, PUR APPARTENENTI ALLO STESSO HABITAT. MI RITENDO FORTUNATO DI AVER VISSUTO L’EVOLUZIONE TECNICA DELL’ARRAMPICATA E DI AVERLA CAVALCATA AL PUNTO CHE NON TROVO ALCUNA DIFFERENZA TRA LO STARE APPICCATO AD UNO SPIT SULLA SECONDA SPALLA DEL CORNO PICCOLO O ESSERE IMMERSO IN PIENO PARETONE A SCALARE PROPRIA LA VIA “LA NEBBIA DEL PARETONE” IL CUI NOME  DICE TUTTO. GIOVEDI’ 22 AGOSTO 2013  SONO STATO INSIEME ALLA GUIDA ALPINA LEANDRO GIANNANGELI DELL’AQUILA E ALL’AMICO DI LUNGA DATA ATTILIO SANTUCCI DI ROMA AD EFFETTUARE LA SALITA DELLA CRESTA SUD-EST DEL PARETONE, DIETRO IL BIVACCO BAFILE. DOPO UN’ATTENTA VALUTAZIONE DELL’ORARIO E DEL METEO ABBIAMO ABBANDONATO L’IDEA DI SALIRE LA VIA ALLETTO-CONSIGLIO, RIPIEGANDO  SU UNA VARIANTE CHE PERCORRE INTEGRALMENTE LA CRESTA PARTENDO DALLA SELLETTA ERBOSA RICONGIUNGENDOSI IN ALTO CON LA PREDETTA VIA. ALL’USCITA DELLE DIFFICOLTA’ UNA  PIOGGIA BATTENTE CI HA FATTO COMPAGNIA FINO AL GHIACCIAIO DEL CALDERONE.UNA BELLISSIMA ASCENSIONE D’ALTRI TEMPI!!  COMPAGNI D’AVVENTURA LE NUVOLE, I GRACCHI E LA PIOGGIA. SABATO 31 AGOSTO 2013  ALLA SECONDA SPALLA DEL CORNO PICCOLO PER  SALIRE LA VIA AQUILOTTI 75 IN COMPAGNIA DI ANTONIO D’ARCANGELO  E DI ATTILIO SANTUCCI. VIA STUPENDA CHE  LA VARIANTE BASSA “TOMASINI” ,DA NOI PERCORSA,   RENDE PIU’ OMOGENEA NELLE DIFFICOLTA LA VIA STESSA. LA FESSURA FINALE  UN BEL 6°+ SALITA RIGOROSAMENTE IN LIBERA DA ANTONIO E CON QUALCHE  RESTING DA ME E ATTILIO. COMPAGNI D’AVVENTURA, OLTRE  AD UNA QUINDICINA DI CORDATE  IMPEGNATE SU DIVERSE VIE ANCHE TRE SPIT SULLA VIA CHE HANNO BANALIZZATO LA STESSA. RIPETERE UNA CLASSICA DELL’ARRAMPICATA LIBERA DI TALE BELLEZZA TOGLIENDOLE UN PIZZICO DI ARDIMENTO  CHE SIGNIFICATO HA? CON LA TECNICA, L’ALLENAMENTO E L’ATTREZZATURA DI OGGI E’ MORTIFICANTE!! RIPETERE LA LOGICA DELLA FALESIA IN MONTAGNA E’ FUORVIANTE ED E’ PER QUESTO MOTIVO CHE AL PARETONE POSSIAMO DIRE CHE NON CI VA PIU’ NESSUNO IN PROPORZIONE ALL’ELEVATO NUMERO DI ARRAMPICATORI PRATICANTI. COLPA’ ANCHE  DELLE GUIDE MODERNE CHE RIPORTANO NELLE RELAZIONI DELLE VIE DI MONTAGNA GLI STESSI  GRADI DELLA FALESIA,  CREANDO ILLUSIONE ALLA’ARRAMPICATORE CHE SICURAMENTE RIPETE TRA SE’ E SE’: “TANTO IN FALESIA FACCIO IL 5A!.” C’E’ UNA DIFFERENZA ABISSALE TRA IL 5A IN FALESIA E QUELLO IN MONTAGNA, TENENDO IN DEBITO CONTO CHE  FINO A NON MOLTO TEMPO FA  IL LIMITE MASSIMO IN MONTAGNA ERA IL 6°, DIFFICOLTA’ ALLA PORTATA DI POCHISSIMI FUORICLASSE; GIA’ ESSERE UN QUINTOGRADISTA ALLLORA ERA UN VANTO PER POCHI.OGGI IL 5° GRADO IN FALESIA LO FANNO IN TANTISSIMI MA IN MONTAGNA TANTI NON SI ALZANO NEMMENO  DI UN METRO DA TERRA ED ALLORA ECCO GLI SPIT O I FITTONI RESINATI IN NOME DELLA SICUREZZA PER COMPENSARE LA PROPRIA INCAPACITA’. LE VIE SI RIPETONO SECONDO LA LOGICA DEL PRIMO SALITORE  CON LA POSSIBILITA’ DI RENDERLE PIU’ SICURE  RINFORZANDO LE SOSTE  EVENTUALMENTE CON SPIT, ALTRIMENTI E’ MEGLIO E PIU’ EDUCATIVO ANDARE SU ALTRE VIE ALLA PROPRIA PORTATA. QUESTO POST  NON VUOLE ESSERE UNA POLEMICA BENSI’ LA RIFLESSIONE AD  ALTA VOCE FATTA IN QUESTI GIORNI DAL SOTTOSCRITTO. AMPIO SERVIZIO FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX.

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