sabato 25 ottobre 2014

MTB appennino senza freni.... tra laghi e praterie

e il titolo non è casuale .... ma cominciamo dall'inizio..
 Era un giorno atteso da 3 mesi. ....da quando .a luglio feci lo stesso giro , allora mi ripromisi di tornare in   autunno per rivedere quei prati  con i colori stanchi dell'estate prepararsi all'inverno .
La giornata è bellissima, calda e senza vento ; e i sentieri sono un brulicare di persone che salgono dalla Toscana e dall'Emilia per godersi questa estensione di una estate mai iniziata e che quindi non può finire.....
E così come ante altre volte partiamo da quel di Fanano in direzione del capanno Tassoni
..al quale arriviamo belli caldi....
la giornata è davvero calda e ci si rifornisce a ogni fontana, qua siamo all'area pic nic di Budale  poco prima di uscire dai boschi
 a Bologna ,e su tutta la pianura regnava la nebbia e il vento Garbino, umidiccio, contribuiva a rendere un clima da bagno turco alla grassa e dotta città felsinea, ma qua le cose cambiano ,il cielo è dei più azzurri e il passo della Croce Arcana ci accoglie come un qualsiasi parco cittadino , siamo a 1500 metri e ci sono 16 gradi..
 su questo passo si sono registrati venti record di oltre 200  km orari.. e oggi è tutto tranquilissimo
 il crinale si allunga verso ovest e le vette appenniniche si rincorrono come le nuvole  quasi a voler essere l'una più bella dell'altra..
 e veder sbucare un climber su due ruote che scala sentieri sorprende sempre un po , la salita affatica e il respiro è intenso , il viso si tira  , le mani stringono il manubrio, lo tirano.. mentre il terreno scorre piano sotto ,la salita è così o la ami o la odi ....
 ma ti porta su , dove puoi godere di ambienti incontaminati, dove  guardando i tuoi compagni li vedi belli e al posto giusto .
 e sono i sentieri ,quelli del cai a volte. a guidarti lassù  e un grazie allora a chi lavora ai sentieri facendo volontariato , indispensabile ormai al nostro Paese
 Un Paese, la nostra Italia, così bello e diverso ....... dalle alpi ai vulcani della Sicilia correndo per il crinale appanninico tra laghi e prati vi è anche questo il lago Scaffaiolo
 e il rifugio Duca degli Abruzzi , il rifugio dei bolognesi...
e qua ci siamo noi LUCA MARCO GIUSEPPE E IL SOTTOSCRITTO....FABRIZIO
poi come in tutte le storie si entra nel vivo e in bici è quando comincia la discesa , 
 e quando comincia la discesa arrivano le prime sorprese ...saranno i freni di una bici a rendere la discesa tra le più pericolose della storia...... ma senza saperlo
 e così si arriva al Passo della Riva dove l'autunno si ricorda di noi regalandoci colori strepitosi
e poi ci sono i boschi spogli ,scheletri argentati ,fiabeschi e luminosi
 e tra le roccie i profumi dell'autunno si fondono con profumi mediterranei , il sole scalda ancora tanto
 mentre il crinale è sempre più lontano,

 arriviamo cosi al lago di Pratignano ,un lago che ha avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo della vita nella zona dopo l'era glaciale...
 ormai siamo sotto ai 1000 metri e le nebbie lasciate al mattino ci attendono ,il cielo sbiadisce, e la senzazione è quella dell'estate che se ne và veloce, come veloce è la discesa che ci riporta a casa.



i metri scorrono veloci mentre il solo freno rimasto funzionante sulla bici  di Luca fa il suo dovere fino giù per poi cedere fortunatamente e beffardamente sotto casa,  tante volte ho pensato che in tutti i miei giri tra i monti o nelle ore trascorse in parete non potevo essere solo, e anche oggi non posso non pensarci. 
forse è amore che ci torna perchè siamo riusciti a amare , e forse è l'amore per ciò che facciamo che ci salva
 IL mio illustre e amato concittadino Lucio Dalla diceva in una sua canzone (Henna)
      "perchè è L'amore che ci salverà"   avevi ragione caro Lucio  .
         grazie amici Cavalieri  della Polvere ,la neve è già arrivata e le mie storie stanno per essere più bianche.

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