martedì 7 settembre 2010

M.Prena via dei laghetti 05.09.10


Ero andato per il M.Veticoso...e visto che c'ero... abbiamo fatto anche la "Laghetti" al Prena !

Scherzi a parte era l'occasione per "levarmi" un 2.000 troppo inutile da solo e l'ho unito alla promessa fatta a Federico per salire al M.Prena tramite la suddetta via, detta ultimamente anche "via dei traditori"...il Pontifex sa il perchè...ma lo stesso Pontifex ci ha poi fatto più che compagnia "nell' ascensione" (come lui stesso definisce spesso le salite.. e che il Parac...di Federico prende in giro per questo !!!)

Siamo partiti dalle miniere (che pena per arrivare lì...per la strada e per i miei problemi per percorrerla..) laddove inizia l'itinerario che o aggira il m.Veticoso o lo sale (cosa che ho fatto io)per poi scendere direttamente all'inizio della via.


Qui ci siamo ritrovati e abbiamo continuato insieme per la via, che per far onore al nome era piena di laghetti d'acqua !
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Soddisfatti in vetta, dopo all'incirca 4 ore dalla partenza e dopo "aver dato uno strappo" ad un paio di escursionisti in difficoltà in uno dei passaggi chiave. Discesa per la normale, "beccando" un pò di pioggia mentre il tempo si metteva al "nero"... ma niente di grave !
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Partecipanti all'uscita :il sottoscritto, il Pontifex, Il Parac...(Ops..Federico),Giuseppe (atletico amico del Pontifex)

lunedì 6 settembre 2010

I POTERI DEL WEB E......DEL PONTIFEX!!

CARI CAVALIERI ORMAI SIAMO UNA REALTA'GRAZIE ANCHE E SOPRATTUTTO AL PONTIFEX CHE CI HA SDOGANATI DALL'ANONIMATO IN QUANTO LA SUA NOTORIETA' VARCA ANCHE I CONFINI DEL WEB!!!EFFETTUANDO UN'ARRAMPICATA ALLA VIA ASTERIX AL TORRIONE CAMBI HA FATTO LA PIACEVOLE CONOSCENZA CON IL CAMOSCIO FAUSTO DEL GRUPPO "CAMOSCI D'ABRUZZO" IL QUALE LO HA RICONOSCIUTO A PRIMA VISTA,ESCLAMANDO:" TU SEI IL PONTIFEX DEI CAVALIERI DELLA POLVERE".DOPO AVER SCATTATO DELLE FOTO HA DETTO CHE PER FESTEGGIARE L'EVENTO AVREBBE INSERITO L'INCONTRO NEL RELATIVO POST DA PUBBLICARE NEL LORO SITO.IL CAMOSCIO FAUSTO E' STATO DI PAROLA E, A TAL PROPOSITO, CONSULTARE IL SITO:WWW.CAMOSCIDABRUZZO.IT LINK:ESCURSIONI - TUTTE - TITOLO DEL POST:"18.08.2010 BIVACCO BAFILE MT.2669".

E' tutto vero, ho verificato personalmente! Ecco cosa ha scritto il signor Fausto dell'incontro con il nostro Pontifex:

...anche se oggi ho fatto il giretto da solo, in verità sono circondato da tantissimi arrampicatori... ce ne sono veramente tanti... tanto per cambiare, vado ad attaccare "bottone" con qualcuno...

...e chi incontro?? Il mitico Pontifex (alias Gabriele) dei Cavalieri della polvere!!! Loro oggi fanno una via di 3°-4°...bravissimi...

(aggiornamento post di Angelo)

domenica 5 settembre 2010

Cima Zis, Cimata di Macchia Triste, Iaccio dei Montoni

Nuova puntata della saga dei 2000, sabato scorso. E soprattutto bella passeggiata con amici. Eravamo in quattro: Polveronzola, Angelo, Marco (medievale) e il sottoscritto.
Le cime raggiunte sono di quelle che ti fanno favoleggiare già da bambino: Cima Zis, Cimata di Macchia Triste, Iaccio dei Montoni.
Scherzi a parte, l’ambiente è straordinario: quella cintura di montagne che corona il Lago della Duchessa, che dall’orlo di pareti vertiginose come quelle di Murolungo, offrono una vista sulle acque sempre cangianti del lago, e su tutta la splendida zona del Velino.
Il programma era duro...ma abbiamo provato per la verità a ridurre le fatiche. C’è una sterrata che da Cartore svalica sopra la zona delle Caparnie, già a quota 1700, a 20 minuti di cammino dal lago. Non sapevamo dove si imboccasse, ma il fortunato incontro con un villico in fuoristrada ci ha illuminato. Abbiamo però coperto con fatica un dislivello di 200 metri o poco più, poi la mia 16 ha dovuto rinunciare. E’ una sterrata ripida in molti punti, curve a gomito, e fondo a tratti costituito da uno spesso strato mobile di pietre. Vabbè ci tornerò con l’Ulysse.

Polveronzola era un po’ febbricitante e Marco un po’ fuori forma, ma abbiamo percorso il Vallone di Fua, quindi abbiamo proseguito rapidi, abbiamo toccato le prime due cime, fino a quando non tanto per stanchezza quanto per un muto interrogativo sulla salute mentale dei loro compagni Marco e Polveronzola ci hanno lasciato continuare per Iaccio dei Montoni.

Sotto Cima Zis incontro con bruco vestito a festa:


Sulla cresta, avvicinandoci a Cima Zis perdo una birra con Angelo (devo ancora adempiere alla scommessa, per la verità): mi aveva sempre detto che io a Cima Zis c’ero stato…era vero.

Su Cima Zis osserviamo una tabellina d’alluminio, targata "Associazione Zaini In Spalla":

E scopriamo perché è stata chiamata Cima Zis. Abbiamo deciso che ora anche noi Cavalieri della Polvere vogliamo intitolare una cima. Cima CDP? Beh…non suona tanto bene. Vabbè, ci pensiamo un attimo.

Su Cimata di Macchia Triste abbiamo percepito chiaramente che l’estate sta finendo:


Prima di Iaccio dei Montoni incontro con un conduttore di cavalli, che ci ha raccontato di non scendere a valle da maggio, e ci ha chiesto che giorno era. Visto che i nostri compagni non ci capivano, volevamo confidare a lui il nostro progetto dei 2000. Poi c’abbiamo ripensato, essendoci venuto il dubbio che neanche lui e il suo cavallo c’avrebbero capito, che pure battono 2000 ininterrottamente da maggio:

Dunque, relaziono ordinatamente:
Si esce a Valle Del Salto sulla A24. Alla prima rotatoria si svolta a sinistra. Dopo circa un chilometro si imbocca una sterrata sulla sinistra, evidenziata solo da una tabella del Parco. Dopo pochi chilometri di sterrata si arriva a Cartore, dove si lascia l’auto. Si parte a quota 1000, in prossimità di parcheggio e fontana ci sono le tabelle del parco e i segnali di inizio sentiero 2B.
Si segue il sentiero per tutto il Vallone di Fua (che intorno a 1600 metri prende il nome di Vallone del Cieco). Il sentiero è sempre ben segnato dalle classiche bande di vernice. D’altra parte in questa stretta valle il sentiero è una via obbligata. Ciononostante è cosparso di inutili cartelli di legno ove campeggiano grandi “2”. A quota 1700 la valle si apre su un pianoro (“Le Caparnie”) disseminato di capanne e stazzi (il primo è il Rifugio Panei). Dalla zona delle Caparnie si diparte verso nord-ovest una sterrata, che abbiamo imboccato per risalire il costone che ci avrebbe portato su Cima Zis. Arrivati al vicino valico abbiamo proseguito a vista e guadagnato la cresta (con circa 300 metri di dislivello) fra Monte Morrone e Cima Zis. Raggiunta la cima, abbiamo proseguito in cresta verso est , godendo di una vista splendida, il lago con un’acqua dalle sfrangiature quasi caraibiche.

Tornati a “valle” lungo la cresta (eravamo a quota 1850 circa), a est del lago, abbiamo proseguito a vista verso la Cimata (2090).
Lì ci siamo separati, e in due abbiamo proseguito verso sud-ovest , imboccando poco dopo il sentiero 2H verso Murolungo. Dal sentiero ci scostiamo a quota 2050 circa, per entrare nel pianoro di Iaccio dei Montoni, confinato a nord da Murolungo e sugli altri lati da grandi salti di roccia. La cima è a quota 2083, esattamente a sud della cima di Murolungo, segnata da un alto ometto, un vero omone! Per di più l’omone è fasciato da uno di quei parasole per auto di pellicola d’alluminio:

Per tornare alle Caparnie, raggiungiamo il sentiero 2H, quindi deviamo a nord-est, camminando parallelamente alla vertiginosa parete di Murolungo in cui si apre la grande fenditura della Grotta dell’ Oro:

Bellissimo tour di oltre 10 chilometri e 1500 metri di dislivello.

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