Se solo cavalieri homini alle rocche salivan fino a ieri
Oggi surgon a le montagne Cavaliere e Donzelle
E il debol sesso è forte, e ne fan delle belle.
Tutto bene fin qui, oh signore, siam lieti e pur ci divertiam
Si gioca si scherza si chiacchiera e nel mentre puranco saliam.
Però , benedetto Signur, una prece dal petto d’ogni Cavalier s’ode elevar
Che Sassolino su li monti vegna, ma li allenamenti non farglieli far!
Beh, spiegherò più in là questa supplica.
Sabato 2 ottobre (sono un pò in ritardo col post!) salita a Cima Forcone (quota 2220). Partecipanti: Polveronzola, Sassolino e Cavalieri Paolo, Marco (Il Vicentino) e Silvio.
Arrivare all’ inizio del sentiero richiede qualche attenzione (se si vuole avere qualche probabilità di fare la strada giusta si consiglia comunque un conducente diverso dal sottoscritto). Si supera Guardiagrele verso Pennapiedimonte. Si prosegue dopo Pennapiedimonte in direzione Palombaro. Dopo pochi chilometri si arriva in una contrada abbastanza popolata, al principio della quale si diparte a sinistra una stradina asfaltata in salita (c’è una tabella segnaletica che indica “V. Confini”). Si imbocca la stradina e la si percorre per 2-3 chilometri, facendo attenzione ad un bivio a non andare a sinistra, verso Grotta S. Angelo bensì a destra verso Vallone Palombara. All’asfalto si sostituisce un fondo in cemento, e si arriva infine ad un parcheggio, con tabella segnaletica del Parco. Si prosegue a piedi sulla stradina (partendo da una quota di poco più di 700 metri), fino all’imbocco del sentiero vero e proprio (n. 6A sulla cartina “Majella” , Edizioni Il Lupo, ma sul terreno segnata P1 con i colori della Forestale). Si deve far attenzione a non deviare a destra sulla sterrata che pure sale a Monte D’Ugni, ma facendo un giro molto più ampio.
Il sentiero si snoda sul fondo di un suggestivo canyon, per poi “aprirsi” a quota 1700.
A quota 2030 si arriva al Rifugio Il Martellese.
Di lì si prosegue per un primo tratto verso sud, seguendo il sentiero tagliato fra i pini mughi, per approdare ad una nuova sella a quota 2200 circa. Infine si piega a sud-est per raggiungere in breve Cima Forcone.
L’uscita ha segnato il rientro del nostro Cavaliere Paolo, subito in gran forma.
Novità assoluta la presenza di ben due donzelle. Certamente un clima generale ingentilito…tanto ingentilito che già nella prima parte del cammino i tre storici Cavalieri partecipanti all’uscita si ritrovavano con nomignoli tipo Silvy, Mary, Pola. Ecco, per Cavalieri che fino ad allora avevano pensato di praticare un’attività dura e maschia…beh…uno shock. Ma non è l’unico shock.
Di Polveronzola sappiamo tutti: è allenata ed è un trattore!
Dell’altra donzella (provvisoriamente autobattezzatasi Sassolino) non sapevamo: non è allenata, ma è un trattore lo stesso! Ha condotto la salita a passo veloce, chiacchierando e ridendo. E se s’allena che figura ci facciamo noi? Di qui la preghiera in premessa!
Sassolino deve migliorare solo due-tre cosette:
-convincersi che le bacchette hanno un’utilità notevole (per ora non siamo riusciti a convincerla);
-allenarsi nel metti-togli maglia in pile:
-frequentare un corso regionale da paletto segnaletico, visto che ha deciso di contribuire di persona a migliorare la segnaletica del parco ma deve perfezionare la tecnica: