basti pensare che la prima ascensione risale a prima del 1926 (fonte Guida dei Monti d'Italia, Grazzini, Abbate) mentre la prima discesa con gli sci è da attribuire a Enrico de Luca nell'iverno del 1983-84 (all'epoca ero attratto da altre cose...).
Già dalla salita in funivia (avevo chiesto al cav. Angelo di muoverci in un orario non "albesco") avevo intuito che avrei patito l'esposizione. Infatti il paziente cav.Angelo ha iniziato ad assicurarmi sin dalla discesa dalle scalette della stazione!!! e non sono mancati momenti di non lucidità in passaggi a dir poco banali, ma la mancata frequentazione della montagna da di questi problemi.
Nonostante tutto il gruppo fosse invaso da orde di escursionisti, passeggiatori, curiosi, ecc, la salita si è svolta in un assoluto isolamento. Il meteo è stato perfetto.
Dalla madonnina, siamo saliti diretti sul costene erboso che porta alla base della parete nord per poi traveresare giungendo all'attacco della via che è il primo canale (obliquo verso sinistra) che si incontra durante il traverso della parete Nord. Il vero camino lo si approccia poco dopo l'inizio (incassato), dopo un arco naturale di rocce incastarte che bisogna attraversare.
Ad una biforcazione del camino si prende a sinistra - d'inverno quello destro pendenza media 40/45°) - e si raggiunge così la comba ghiaiosa sotto la cima. La guida indica che non è indispensabile seguire il fondo del camino, salendo sulla sinistra se ne attenuano le difficoltà. Nel continuare la salita si prende un canalino superficiale che conduce sulla "cresta NE" poco sotto la vetta.
Durante la salita abbiamo incontrato almeno due soste lasciate probabilmente per attrezzare delle discese in doppia, ma non è escluso che ce ne siano delle altre.
alcune foto:
per tutti quelli che volessero percorrere la via in invernale:
Nonostante tutto il gruppo fosse invaso da orde di escursionisti, passeggiatori, curiosi, ecc, la salita si è svolta in un assoluto isolamento. Il meteo è stato perfetto.
Dalla madonnina, siamo saliti diretti sul costene erboso che porta alla base della parete nord per poi traveresare giungendo all'attacco della via che è il primo canale (obliquo verso sinistra) che si incontra durante il traverso della parete Nord. Il vero camino lo si approccia poco dopo l'inizio (incassato), dopo un arco naturale di rocce incastarte che bisogna attraversare.
Ad una biforcazione del camino si prende a sinistra - d'inverno quello destro pendenza media 40/45°) - e si raggiunge così la comba ghiaiosa sotto la cima. La guida indica che non è indispensabile seguire il fondo del camino, salendo sulla sinistra se ne attenuano le difficoltà. Nel continuare la salita si prende un canalino superficiale che conduce sulla "cresta NE" poco sotto la vetta.
Durante la salita abbiamo incontrato almeno due soste lasciate probabilmente per attrezzare delle discese in doppia, ma non è escluso che ce ne siano delle altre.
alcune foto:
per tutti quelli che volessero percorrere la via in invernale: