sabato 8 marzo 2008

Monte Argatone e..... li fiamme de lu foche!

Stupenda giornata, sole, assenza di vento e neve polverosa (...a tratti). Per la descrizione della via confido che altri (sir Angelo) la inserisca completa di tracce gps, anche perché io mi sono fermato prima (!) e non sarebbe giusto nei confronti degli altri.
Oggi si è verificato un fatto stranissimo. Durante la discesa, con il sole che ci baciava, a tratti avvertivo il tipico odore che si sente sfregando due pietre focaie e in concomitanza avvertivo come dei lampi (li fiamme de lu foche) che si diramavano da sotto i miei sci. Mi sono detto: cazz Antò, ti strac a lu punt d'avè le allucinazion, firmt, inpuiat. Mi sono fermato, ho bevuto e ho ripreso la discesa. Stessa cosa. E che cazz. Allora ho cercato di guardare lo sci che solcava la neve e.....
Domanda: cosa sono le pietre? wikipedia da questa descrizione: aggregato naturale di sostanze minerali cristalline o amorfe poste a giunzione di tratti di neve. Mo so capite.
Aveme sciate sopr li pret!!!
La soletta è stata completamente abrasa, però le lamine sono tirate a 92°.
Come detto stupenda uscita ma....,
PS: appena a Pescara ho contattato sir Gianluca (Fester) il quale quando ha visto gli sci ha fatto una faccia, del tipo ... ora si trovano delle buone occasioni.
Nonostante i danni e una caduta bella tosta (tosta perché fatta sulla carrozzabile piena di pietre per tornare alla macchina per non fare 10 metri a piedi, che botto).
Però alla muntagne c'aveme ite.

Relazione della salita:

Monte Argatone, Anticima (metri 2103) da Villalago per la Serra Sentinella

Gita molto bella e varia da effettuarsi con un buon innevamento fino a bassa quota, tenuto conto che si parte dai margini del paese di Villalago a 963 m. Intinerario sicuro e al riparo da valanghe anche dopo abbondanti nevicate.

Dislivello 1200 m, tempo di salita 3.30 circa, difficoltà MS, esposizione Nord.

Raggiungere Villalago attraverso la SS 479 della Valle del Sagittario, che da Sulmona (oppure uscita A25 di Cocullo) conduce a Scanno. Dalla statale si gira a destra e si attraversa Villalago in direzione ovest (andando verso destra), fino ad uscirne. Si parcheggia l'auto presso una selletta dove esiste una pinetina ed una cabina del metano al margine della strada.

Salita: Si inizia con una brevissima discesa verso ovest per la carrozzabile e quindi subito a sinistra (a destra si scende verso valle dove c'è una grossa stalla) si segue la stradina oltre una sbarra metallica. Si attraversa un valloncello (da qui in alto alla vostra sinistra potete vedere la cresta sommitale dell'Argatone, meta della gita) e la carrozzabile comincia risalire comoda la costa. Arrivati sul crinale la traccia piega a sinistra (sud ovest) seguendo quasi in piano le paline metalliche di un invisibile metanodotto, arrivando così presso un grande fontanile in cemento a quota 1227 metri. Lasciare la carrozzabile e piegare a sinistra (nord, indicazione con cartello di legno) per risalire la costa a destra del fossetto che confluisce al fontanile, guidati dai segnali del sentiero estivo. Si continua per il comodo e sicuro crinale della Serra Sentinella, tra macchie di faggi e piacevoli radure arrivando ad uscire dal bosco a quota 1720, affacciandosi dalla cresta sull'ampio ed invitante valloncello Dragonarello. L'anticima è ormai in vista e seguendo l'arrotondata dorsale, con un ultimo sforzo si raggiunge il piccolo ometto di peitra che la marca a 2103 metri.

La Discesa per l'intinerario di salita.


2 commenti:

Unknown ha detto...

Io non ho visto neanche una pietra, almeno fino a quota 1200 circa, dove avremmo dovuto togliere gli sci e proseguire a piedi .... ma l'ingordigia o la pigrizia ci porta a sciare fino a quando non sentiamo arrotare la nostre solette.
Per quanto riguarda la relazione ho tempestivamente provveduto. La trovate nell'apposito link.

Unknown ha detto...

ah, dimenticavo. Ci seme fatte nu cul a saie, come non mi capitava da una freca di tempo. Poi se anche Luca aveva iniziato a cedere, affermando "mo arrive aesse sopr e rigiro" il tipo di fatica ve la lascio immaginare.

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