mercoledì 16 aprile 2008

Tavola rotonda da Macchia di Sècina

Oggi gli ski alp sono solo 2: io e Angelo. Arrivati a Campo di Giove vediamo alcune nuvole che sovrastano la cima, subito guardandoci pensiamo ad una iettatura dei compagni rimasti a casa, poi un dubbio atroce ci assale pensando alle molte ascensioni fatte dall'amico Silvio, mai concluse. Ma, lasciata la macchina e arrivati all’ imbocco del canale ci siamo subito ricreduti. La neve perfetta una brezza da nord che porta via le nuvole appoggiate in vetta ed un sole che ci apre la via danno la carica per la salita. Breve tratto con gli sci, poi ramponi fino al termine del canale. Scollinando davanti a noi si apre una pista naturale fatta di neve compatta mista a 3-4 cm di polvere caduta il giorno prima. Agganciamo gli sci per l'ultimo tratto in salita, arrivati in vetta facciamo subito le foto per l' amico Silvio che con questo aiuto sapra’ sicuramente trovare la via. Per la discesa siamo daccordo... la pista e’ li’ che ci aspetta per essere pennellata dai nostri sci (vedi foto). Arrivati in fondo ed immortalato il momento decidiamo di prendere il canale alla sx di quello della salita, anche qui' le foto testimoniano la bellezza della discesa. Nell'ultimo tratto un salto (come lo chiama Angelo) ci obbliga ad una breve discesa da rocciatori: tutto sommato divertente. Conclusione caro Angelo anche oggi hai azzeccato tutto. Ovviamente portando con te l'amuleto vivente (io).

Relazione

Tavola Rotonda m 2403 (da Macchia di Secina)

Località di partenza: bivio con la strada forestale per Macchia di Sécina, che inizia meno di un chilometro prima della stazione di sci di Campo di Giove in direzione della stazione di Palena (wp)

Esposizione Ovest; difficoltà BS; Il dislivello varia a seconda dell'innevamento, da 900 fino a circa 1300 m.

Salita. Prendere la strada forestale per Macchia di Sécina e proseguire in auto fin dove l'innevamento lo consente. Continuare sci ai piedi lungo la strada, per deviare a destra, circa 400 metri prima che essa finisca in un pianoro che ospita un rifugetto, imboccando un evidente canale che punta verso un'antenna radio che si scorge chiaramente in alto sulla cresta. Risalire interamente il canale, che in alto si biforca formando una Y (solitamente il ramo di sinistra è meglio innevato), fino ad uscire su un ampio pianoro ai piedi del pendio sotto la cresta. Si prosegue quindi in direzione dell'antenna (alle cui spalle si trovano gli impianti di risalita dismessi di Guado di Coccia), uscendo pochi metri alla sua sinistra. Seguendo la cresta in direzione NE, si guadagna in breve l'evidente rilievo arrotondato di Monte Tavola Rotonda (ometto di pietre sulla cima)

La discesa si effettua per l'intineraio di salita. In Alternativa si può scendere per l'evidente canalone (alla nostra sinistra salendo) che si imbocca appena sotto la cima di Tavola Rotonda. Fare attenzione perché in fondo a questo canale, molto bello e più ripido del pendio, c'è un salto roccioso scoperto con poca neve, che si può aggirare uscendo sulla sinistra su un crinale (delicato) che permette l'accesso ad una canale adiacente dove poter continuare la discesa fino ad incrociare la traccia di sentiero che si percorre verso sinistra fino a raggiungere nuovamente l'inizio della strada forestale.

P.S. di Angelo: Il nostro Silvio ha dovuto far ben quattro tentativi prima di raggiungere l'ometto di pietre sulla cima (Demonik lo ha messo in dubbio), mentre un immigrato vicentino si presenta e con un solo colpo conquista la Tavola Rotonda nelle migliori condizioni possibili. Ci vuole C..... anche in montagna!

2 commenti:

gabriele ha detto...

ECCO LA VERA CIMA DI TAVOLA ROTONDA!!!!! LE MIE PERPLESSITA' SONO STATE CHIARITE DALLA COPPIA DI CAVALIERI ANGELO E MARCO CHE AL FINE DI PORRE FINE AL CONTENZIOSO ESISTENTE A CARICO DEL CAVALIER SILVIO, CHE QUASI SICURAMENTE VEDRA'UNA DURA CONDANNA A SUO CARICO PER AVER TENTATO DI BARARE IN UN SEMPLICE GIOCO, SI SONO RECATI SULLA CIMA VERA E PROPRIA DI QUEL MONTE.NELLO STESSO GIORNO IN CUI I NOSTRI HANNO EFFETTUATO LA GITA IO E SILVIO ERAVAMO IMPEGNATI SUL FATIDICO MONTE SANT'ANGELO ED ABBIAMO RAGGIUNTO VERAMENTE LA CIMA SENZA TRUCCHETTI ANZI CON ANDICAP (FREDDO E VENTO GELIDO DEL NORD.DURANTE L'ESCURSIONE GLI HO MANIFESTO I MIEI DUBBI DICENDO CHE L'OMETTO DELLA SUA FOTO ERA MOLTO PIU' PICCOLO DI QUELLO DELLA VERA CIMA COME GIUSTAMENTE RICORDAVO. NON A CASO IL CAVALIERE IL MASCHERONE MI HA INSIGNITO DI TITOLI, EPITETI, SOPRANNOMI E QUANT'ALTRO NECESSITA PER EVIDENZIARE LA MIA "SAGGEZZA".

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Confermo la Saggezza del Pontifex maximus Don Gabriele.

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