Come direbbe il Pontifex, questo che vi propongo è un giro di "gran classe", mediamente impegnativo, che permette di attraversare gli altipiani ed alcuni dei borghi ubicati alle pendici del Gran Sasso, come Calascio, Castel del Monte e Santo Stefano di Sessanio.
Questa mattina, dopo aver trascorso buona parte del mio tempo nella consultazione della meteo (le previsioni davano brutto) e tentato inutilmente di caricare una traccia sul mio GSP, poco prima dell'ora di pranzo mi sono deciso è sono partito da solo alla volta di Calascio dove ha inizio l'itinerario che si svolge quasi interamente su sterrato, allo scoperto e sempre al di sopra dei mille metri slm, fino a raggiungere i 1645 m della sella di San Cristoforo.
Relazione: Raggiunta Calascio si posteggia l'auto in prossimità del fontanile sulla SP7, in corrispondenza del crocevia per Castel del Monte. Da questo punto con la MTB si imbocca il sentiero in discesa alla sx del fontanile, che inizialmente è scalettato e sassoso, fino a raggiungere il laghetto di pesca sportiva, dal quale si prosegue sulla carrareccia fino ad incrociare nuovamente la SP7 dove si svolta a sx in discesa. Si prosegue brevemente sulla provinciale fino al cartello di legno che indica l'azienda sperimentale "San Marco", dove si prosegue sulla carrareccia alla nostra destra in leggera discesa. Una volta raggiunto il piano sottostante, si ignorano prima la strada che alla nostra sinistra conduce al centro "San Marco" e poi una carrozzabile alla nostra destra, fino a raggiungere l'incrocio con la carrareccia che proviene da Ofena, dove si prosegue a sinistra. Si prosegue passando nella valle Polmonara fino a raggiungere la SS 17 bis, quando ormai si è giunti a Castel del Monte che si attraversa proseguendo in direzione Campo Imperatore, dopo aver fatto la consueta sosta alle "Scimmie del Lago" gestito da due giovani donzelle.
Questa mattina, dopo aver trascorso buona parte del mio tempo nella consultazione della meteo (le previsioni davano brutto) e tentato inutilmente di caricare una traccia sul mio GSP, poco prima dell'ora di pranzo mi sono deciso è sono partito da solo alla volta di Calascio dove ha inizio l'itinerario che si svolge quasi interamente su sterrato, allo scoperto e sempre al di sopra dei mille metri slm, fino a raggiungere i 1645 m della sella di San Cristoforo.
Relazione: Raggiunta Calascio si posteggia l'auto in prossimità del fontanile sulla SP7, in corrispondenza del crocevia per Castel del Monte. Da questo punto con la MTB si imbocca il sentiero in discesa alla sx del fontanile, che inizialmente è scalettato e sassoso, fino a raggiungere il laghetto di pesca sportiva, dal quale si prosegue sulla carrareccia fino ad incrociare nuovamente la SP7 dove si svolta a sx in discesa. Si prosegue brevemente sulla provinciale fino al cartello di legno che indica l'azienda sperimentale "San Marco", dove si prosegue sulla carrareccia alla nostra destra in leggera discesa. Una volta raggiunto il piano sottostante, si ignorano prima la strada che alla nostra sinistra conduce al centro "San Marco" e poi una carrozzabile alla nostra destra, fino a raggiungere l'incrocio con la carrareccia che proviene da Ofena, dove si prosegue a sinistra. Si prosegue passando nella valle Polmonara fino a raggiungere la SS 17 bis, quando ormai si è giunti a Castel del Monte che si attraversa proseguendo in direzione Campo Imperatore, dopo aver fatto la consueta sosta alle "Scimmie del Lago" gestito da due giovani donzelle.
Superato l'abitato di Castel del Monte, in corrispondenza di un'ampia curva a destra dove c'è anche un piazzale, si imbocca la strada (asfaltata nei primi 20 metri) sulla sinistra che in salita in breve ci conduce alle pendici del Monte Bolza. Con alcuni saliscendi ed un tratto più impegnativo su fondo sconnesso, si raggiunge la sella di San Cristoforo dalla quale si scorge la piana di Campo Imperatore ed il Monte Prena. In corripondenza di un fontanile secco ed un ricovero metallico, si gira a sinistra in discesa su fondo inizialmente ghiaioso e poi in piano su comoda strada bianca fino ad una biforcazione in corrispondenza della Fonte del Cane a 1530 m. Qui si prosegue a destra ancora in piano fino a raggiungere la strada asfaltata che collega Santo Stefano di Sessanio a Campo Imperatore, proseguendo a sinistra verso San Stefano che avvistiamo dopo un breve saliscendi. Si prosegue in discesa fino ad un tornante a destra, dove si imbocca in piano la strada bianca a sinistra che si percorre fino a raggiungere una biforcazione a destra in salita abbastanza impegnativa (proseguendo a sinistra si raggiunge direttamente Calascio) che in breve ci porta ad avvistare la Rocca di Calascio e la chiesa esagonale della Madonna della Pietà. Attraversato i ruderi della Rocca si percorre il sentiero che in discesa attraversa l'antico borgo per poi imboccare l'unica strada semi asfaltata che in breve ci riporta a Calascio.
Come dicevo un "giro di gran classe", anche se ho sbagliato strada percorrendo 10 km in più del necessario, mi sono beccato due scrosci di acqua e ho dovuto trattenere il fiato per la paura quando mi sono trovato completamente allo scopersto sulla Costa di Bolza con roboanti tuoni che mi giravano attorno. Ma alla fine mi sono proprio divertito.
Per le foto della gita clicca sul titolo del post o album picasa.
Come dicevo un "giro di gran classe", anche se ho sbagliato strada percorrendo 10 km in più del necessario, mi sono beccato due scrosci di acqua e ho dovuto trattenere il fiato per la paura quando mi sono trovato completamente allo scopersto sulla Costa di Bolza con roboanti tuoni che mi giravano attorno. Ma alla fine mi sono proprio divertito.
Per le foto della gita clicca sul titolo del post o album picasa.
1 commento:
Angelo,
non essendo un cicloturista ti dico che mi viene voglia di diventarlo a guardare le foto e conoscendo i luoghi.
Bravo per la ultima foto del post, con la strada, il castello in fondo ma, soprattutto, la rosa canina! Bella!
Posta un commento