mercoledì 9 settembre 2009

Per Rialzare Un Pò il Tiro





In risposta al disappunto del post precedente eccovi serviti....
Il giorno tanto atteso sta per arrivare….il meteo ha promesso un fronte di alta pressione con aria fresca che ci dara’ la condizione ideale per affrontare la gita tanto agognata che da un paio di mesi a questa parte cercavamo di organizzare: La CASSIN alla Torre TRIESTE. Una via simbolo per l’ambiente in cui e’dislocata,per il tipo di roccia ed anche per la sua difficolta’. Cosi ci organizziamo al meglio valutando sia il dormire all’attacco che al rifugio Vazzoler. La scelta e’ricaduta sul rifugio per motivi di orari e tempistiche strette( il socio il giorno prima si e’sparato lo spigolo del velo…) e che poi si e’ rivelata un ottima scelta visto anche le temperature un po’basse che al mattino,con partenza a freddo,ci avrebbero ammazzato mentre con un’ora di cammino abbiamo avuto il tempo di digerire la cena e scaldarci un po’ per questo viaggio. I primi tiri vanno via lisci ma una sosta di una probabile ritirata ci inganna al 4 tiro e ci fa deviare erroneamente in un punto morto che mi costringe ad un traverso su roccia un po’di dubbia qualita’per tornare sulla giusta via.Il tutto ci fara’perdere una mezz’ora. Comunque in quattro ore siamo al cancello che ci eravamo prefissati: la seconda cengia dove ci attendono altri 10 tiri x la cima. Quindi con serenita’di non dover ne scendere col buio o bivaccare da qualche parte iniziamo la scalata sul pilastro iper slanciato della torre dove la qualita’ della roccia aumenta esponenzialmente. Qui pero’inizia anche il mio calvario….la stanchezza si fa sentire visto il mio periodo di inattivita’e sulle braccia arrivano i crampi che mi portero’fino a casa. Dopo 8 e mezza siamo in cima con un panorama fantastico, una piccola pausa per rifocillarci e ci prepariamo per la discesa da questo colosso che viene considerata una delle piu’complesse delle dolomiti. Noi optiamo per le calate in doppia dalla via sportiva di Nadali che ci deposita direttamente sulla 2 cengia con 8 doppie ( anche 7,noi per paura che non arrivasse alla sosta ci siamo fermati prima e ne abbiamo fatta 1 in piu’). Doppie comode ma con un po’ di patema vista l’esposizione della parete e il timore dell’incastro corde. Tante’che affianco alle nostre calate erano presenti altre calate a chiodi su cui un paio di corde si erano incastrate e abbandonate… Da qui seguiamo le indicazioni della vecchia discesa ma parlando del piu’ e del meno non ci accorgiamo che abbiamo imboccato il canale sbagliato e ci e’toccato fare altre 5 doppie in un ambiente dove trovarsi con il cattivo tempo non lo consiglio a nessuno. In queste doppie le corde hanno deciso di fare i capricci e calata dopo calata si ingrovigliavano sempre di piu’aumentando il rischio di arrivare giu’tardi. Una volta usciti dal canale abbiamo compreso il perche’la sera prima alle 22 vedevamo delle luci che scendevano dal sentiero d’attacco….il tempo vola via come nulla in quei posti se non ci si da’una mossa. Cosi entusiasti giriamo le scarpe verso valle, ed in meno di 45m siamo alla macchina da dove salutiamo per l’ultima volta la torre con l’arrivederci al prox anno. Partiamo pronti per passare da casa del Lore,lavarci,mangiare e partire per Milano con arrivo alle 01 di notte dormire 4h e svegliarmi per andare a lavoro…..stanco ma con in mente delle sensazioni stupende….

4 commenti:

pastarella? ha detto...

bella fratello!!

gabriele ha detto...

UN'ALTRA VOLTA MI FACCIO I FATTI MIEI!!!COMPLIMENTONI!!!!!

Walter ha detto...

Grande come sempre.
Simpatica la doppia che si vede in foto!!!!

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Hai "rielevato" il livello, complimenti anche per le foto!

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