Fatta questa dovuta premessa oggi finalmente ho visitato la stupenda val "Di Rose" che, strano a dirsi, era sempre saltata dalle varie programmazioni di escursioni. Stessa cosa penso valga per Marco. Per il resto della compagnia è stata una replica (piacevole).
Primo episodio.
Poco prima della partenza i Cavalieri Silvio, Marco e Angelo hanno condiviso un rito magico. Di quelli di altri tempi! Il significato è al momento sconosciuto ai più. Esiste solo questa prova documentale:
secondo episodio: sulla strada del ritorno Marco è stato preso da un rapsus di "curva saltata stretta", solo accidentalmente ripresa:
Giudicate voi.
Passiamo all'uscita. Sono circa 1100 metri di dislivello e la difficoltà riportata in più guide è MSA.La difficoltà sta tutta nel raggiungere Civitella Alfedena (alle ore 08.30 il termometro segnava un bel -4, mentre sull'altopiano delle cinque miglia alle 7,30 circa il termometro ha registrato -11). Una volta al paese seguire le indicazioni per la val di Rose e lasciare l'auto in un comodo parcheggio posto a ridosso dell'attacco della mulattiera ben segnata con bollini rossi. Si risale il bosco fino a quota 1700 mt ove la faggeta lascia spazio all'ampio vallone glaciale. Si iniza a salire per intuito fino a raggiungere il passo Cavuti a quota 1942 mt. Una volta svalicato il panorama è da bellissimo. Riprese le forze si scende per la selletta (pochi metri) e si inizia a salire per la facile cresta del Monte Capraro. Nella nostra uscita non è stato necessario calzare i ramponi o i rampant ma una volta in vetta la situazione non era delle più banali. La discesa avviene per la via di salita fino a che l'innevamento lo permette.
Le foto della gita:
1) album di Pastarella; 2) album di Silvio; 3) album di Angelo
18 commenti:
Il video non parte ....
Beh...si vede che il Cavalier Pastarella non ha frequentato il Master Avanzato per Chierichetti come il Pontifex, e il sottoscritto. Quello non era un rito magico...era l'ennesima formula di benedizione dei miei sci..."Benedici , O Pontifex, questi sci, affinchè io ci possa scendere sciando decentemente, amen!". Beh...non ha funzionato. La prossima volta tentiamo la benedizione n. 16, salvo diverso avviso del Pontifex.
Caro Angelo, le foto n 12 e 13 mostrano qualcosa di orrendo...non oso immaginare se uno ci dovesse malauguratamente finire dentro...!!
Non è roba da Casarotto..ma bene non fa
CARO PASTARELLA SEI UN FOTOGRAFO A "TORTO TRASCURATO"!!DA OGGI, PER OGNI GITA, DEVI FARE UN REPORTAGE!!
PER QUANTO RIGUARDA IL CAVALIER SILVIO, CON TUTTA LA BUONA VOLONTA' CHE HO MESSO FINO AD OGGI NELLE BENEDIZIONI, SONO ARRIVATO AD UNA CONCLUSIONE:NON E' UNA QUESTIONE DI SCI MA DI MANICO.PERTANTO,SEI INVITATO AD ESERCITARTI INTENSAMENTE, UNITAMENTE AL MASCHERONE,LUNGO LA PISTA "PANORAMICA" DI PASSOLANCIANO PRIMA DI INTRAPRENDERE ARDITE DISCESE.
buonasera a tutti,
desidero congratularmi per il piacevole blog in cui mi sono imbattutta per puro caso, pensate che stavo facendo una ricerca per teatro.
credo che l'azienda turistica dell'abruzzo vi debba sponsorizzare.
saluti da una purtroppo lontana lombarda
Gentile Sonia, i Cavalieri ti ringraziano per l'apprezzamento! Ma toglici una curiosità...è vero che questo blog è un teatrino-Teatro Alpinistico Medievale, per la precisione- ma come ci sei finita dalla ricerca per teatro a questo blog?!
Cari Cavalieri attenzione che potremmo esserci imbattuti in una Sonia-hacker. Appena ho letto il commento di Sonia il monitor ha lampeggiato ed il computer si e' spento! Ho riacceso e mi sono accorto che avevo solamente staccato la spina con una "zampata"!
Saluti a Sonia.
sto cercando storie medievali, buffoni di corte, giullari ecc ecc.
in particolare dovrei creare un racconto che abbia alcune caratteristiche:dramma, paradosso, ironia e cinismo. l'esempio potrebbe essere... un tipo decide di gettarsi dal ponte( dramma)e quando arriva sul posto predestinato trova la fila (ironia), vede un cartello con la quota da versare (cinismo), la paga ma quando tocca il suo turno diventa buio e non puo' buttarsi (paradosso).
bè insomma qualcosa del genere.
nelle vostre uscite succede qualcosa che abbia questi requisiti?
mi sembrate un bel gruppo goliardico.
se avete voglia di rispondermi accetto volentieri il vostro tempo.
p.s.
ho ben poco dell'hacker... riesco a malapena a leggere la parola della verifica blog.
saluti a tutti
Beh, si...nelle nostre uscite succedono un sacco di cose che hanno questi requisiti. Per un primo assaggio puoi intanto leggere "Il racconto di Natale" (dicembre 2008, ma è sufficiente cercarlo con la finestra di ricerca che trovi sopra) oppure "Le donne, l'arme, l'amor del Cav. Pastarella" e post limitrofi(febbraio 2008, puoi cercare "donzella"). Facci sapere se ci sono i requisiti, altrimenti ci impegnamo ulteriormente e li troviamo!
Gentile Sonia,
attenta che dovrà citare la fonte e potrebbe essere imbrazzante per la sua credibilità di autrice...
Qui il materiale non manca e nemmeno la fervida fantasia degli autori, in particolare del cavalier Silvio che ne ha dato prova e che è già nuovamente stuzzicato dall'idea, sono certo. Ma anche il cavalier Pastarella proviene da una buona scuola.
Avevo pensato allo stesso racconto di Natale, peraltro già pubblicato, anche se in forma privata.
Auguri!
sono rimasta senza parole......
SONO PREOCCUPATO!! Fino ad oggi neanche l'ombra di una gentile signora (fatta eccezione per l'orchessa di Castel del Monte), ora addirittura due che si imbattono nel blog. Sconcertante!!
Comunque, cara Sonia i suggerimenti di Silvio sono molto validi per un soggetto teatrale ...anche noi stavamo pendando di servircene per la sceneggiatura di un film. In bocca al lupo.
Ciao Sonia, ben arrivata dalle nostre parti!
Il dramma è che quello che ti dovrebbe ispirare per il teatro (o case del genere) da queste parti è vissuto quotidiano.
Cmq sei la benvenuta.
dopo attenta lettura de "Le donne, l'arme, l'amor del Cav. Pastarella" posso asserire di aver trovato i requisiti. Vorrei chiedere a pastarella (ma il nome si riferisce a un dolce?) se nella storia, la dichiarazione di omosessualità deve essere considerata come paradosso finale o ironia ? e mi mancherebbe il cinismo. il dramma ovviamente sarebbe la lotta tra cavalieri per una donna.
p.s. per angelo
più che un film potreste fare una serie televisiva, stile telenovela ultradecennale, di materiale ne avete davvero molto.
Gentilissima Sonia ( però confesso…più che gentilissima , ti ho sospettato essere l’”efferato omon tricologico” del racconto…insomma il Cavalier Pastarella),
veramente all’omosessualità non avevo mica pensato!
Il bivacco per noi Cavalieri di montagna ha connotati poetici, un po’ simpatetici, di sicuro simpatici, magari epici, ma non erotici!
Però vabbè, se giova alla causa, possiamo anche leggerla così.
Quanto al cinismo può aiutarti il ruolo della barista mannara, se lo si sviluppa un po’.
“Pastarella” è si un dolcetto, ma su questo l’omonimo Cavalier potrà esser più esatto.
non era mia intenzione insinuare alcunchè di erotico nelle vostre uscite. l'omosessualità era un post al racconto, ho solo preso spunto.
il cinismo nella mannara..potrebbe starci...idee?
Beh si, hai ragione…dimenticavo la resa di Pastarella nei commenti (d’altra parte conoscendo la barista mannara la nostra sfida in verità era una corsa a chi si arrendesse prima, e lasciasse la donzella all’avversario).
Dunque sulla barista cinica potremmo fare così:
Dopo:
“Qualche idea sospettosa l’ho maturata:
fu un filtro stregato a annebbiar la mia visione
e farmi scagliare per l’amara donzella contro l’omone.”
Potremmo aggiungere:
“E la Mannara non per Amor un contra altro l’arme facea ai Cavalieri levare
Ma per lo suo appetito: che l’amante che l’amor perdea era già facile a infornare “
Come previsto...
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