lunedì 1 febbraio 2010

Monte Rotondo

Sabato abbiamo scelto una montagna facile e vicina, da allenamento: Monte Rotondo, partenza dalla Forestale, sopra Popoli. Siamo in tre: il "Mascherone", il Cavalier Marco ed il sottoscritto.
In auto, appena superato Popoli, il “Mascherone” sbigottisce, strabuzza gli occhi…ha una visione…vede il …“Cristo-Bar”!
Lo tranquillizziamo…”Guarda che l’insegna è “Risto-Bar”.
Ma forse non si riprende completamente…

Sul cammino c’è poca neve, a tratti qualche goccia di pioggia. Chiedo ad un certo punto al “Mascherone” di ripormi per cortesia la macchinetta fotografica nello zaino.
Nel farlo il "Mascherone" mi da una sonora picozzata in testa (nel senso : la mia picozza, come al solito sistemata sul retro dello zaino, sulla mia testa).
Vabbè…succede.
Il bello però è che il “Mascherone” sembra davvero entusiasta dell’impresa. Comincia a ridere a crepapelle, e parlando e ridendo spiega che l’attrezzo ha fatto sulla mia testa un rumore “fesso”!
E da quel momento scende, ride, poi si ferma perché se cammina non può ridere abbastanza, poi si lamenta perché se ride abbastanza gli fa male lo stomaco…
Vabbè…scendendo e ridendo siamo infine sulla sterrata, vicini ormai alla Forestale.

Vediamo venirci incontro due ragazze carine in divisa verde, e tre cavalli molto belli e grandi, in livrea grigia (due dei cavalli sono sotto le forestali).
Quasi davanti a noi l’anzidetto gruppo dei cinque si scompone: il cavallo che non ha sopra forestali scarta all’indietro, bloccando tutto il gruppo.
Comincia una sorta di balletto a otto. Loro vanno avanti e indietro, in ordine sparso. Noi ci spostiamo, in ordine almeno altrettanto sparso, ora a destra ora a sinistra, avanti, indietro…
Dall’alto della sua autorità,del suo cavallo grigio, e dei suoi occhi verdi ( questo lo ha detto il Cavalier Marco, io non li ho visti) una delle ragazze forestali interviene per riportare un po’ d’ordine, e dopo aver fluidificato il traffico, spiega al Cavalier Marco, che a quel punto sembra essere diventato la causa del trambusto : ” Il cavallo si è spaventato perché non ti ha riconosciuto come un essere umano”.
Superfluo rappresentarvi la prostrazione dell’Alpinista Medievale dinanzi a cotanto imperioso e inatteso declassamento.

La mattinata si conclude al “Cristo-Bar”…

4 commenti:

gabriele ha detto...

raccontino!!!!NON C'ERA IL PONTIFEX A DOMARE LE AMAZZONI!!! MENO MALE CHE SIETE TORNATI A CASA SANI E SALVI!!!!

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Sono rammaricato per il Cavalier Silvio ma il riso è come l’accidente, se ti piglia…ti piglia e speriamo che ci prenda sempre solo il riso. L’incontro testa-piccozza ha prodotto realmente un rumore “fesso” dentro il bosco causa la ultraleggerezza della piccozza in lega vuota dentro. A dire la verità anche il Cavalier Marco a stento tratteneva la risata, non so se già sua o suscitata dalla mia (o forse ero io che lo facevo ridere), ed anche il Cavalier Silvio rideva…(ovviamente un po’ meno perché ci ha messo la testa)..tanto che ha proposto, ad un certo punto, di replicare la scena mettendo nuovamente a disposizione quanto di suo: testa e piccozza. Ho resistito, con fatica ovviamente, al ghiotto invito finché, improvvisamente, il nostro destino si è imbattuto con quello di due giovani donne della forestale a cavallo. La prestanza, la divisa, l’autorità nel domare il suo cavallo e quello fuggito alla vista di Marco, gli occhi verdi, i biondi capelli raccolti da una fascia, l’ambiente montano sono stati tutti fattori che hanno fatto sì che il Cavalier Marco senza corazza fosse inaspettatamente trafitto al cuore. E mentre la freccia penetrava, l’avvilimento lo faceva stramazzare come un colpo finale allorché la creatura che aveva lanciato il dardo fatale, lo invitata autorevolmente a farsi da parte perché il cavallo non lo aveva riconosciuto come umano. È stato un colpo tremendo che ha lacerato l’animo del Cavaliere medioevale diviso fra il cuore (l’amore) e la mente (l’odio, il risentimento) per l’affronto ed il declassamento subito. Lentamente ha prevalso il primo e al Gristo – bar, rimosso l’affronto, già progettava il modo per incontrarla nuovamente e proporle passeggiate nei boschi e piccoli cavalieri da crescere insieme.
Qualcuno si cimenta con il Teatro!?
Basta uscire in montagna con i Cavalieri ed ogni volta è una storia

Silvio ha detto...

Si, in effetti è vero. Vista la contentezza che avevo suscitato con la mia testa e la mia picozza...le ho rimesse a disposizione!

sonia ha detto...

ecco il vero cinismo!

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