L’itinerario è stato coperto in 7,5 ore, compresa lo sosta in vetta (mt.2137), per uno sviluppo all’incirca di Km.12 ed un dislivello complessivo di circa mt.1200.
Il percorso non è difficile, ma necessita di buona dimestichezza con l’ambiente montano invernale (Ramponi e Piccozza) , buon allenamento e nella sua parte più aerea , di sicurezza nella progressione e molta attenzione !
Il bel risultato dell’uscita è stato determinato anche da una buona pianificazione dell’evento:
In termini logistici è stato necessario l’utilizzo di 2 auto, di cui una lasciata all’arrivo del percorso ed utilizzata poi per ritornar e a Campo Di Giove (la soluzione treno è stata scartata per via dell’orario avanzato..19:30 !).
In termini di meteo, era previsto tempo discreto fino a oltre metà giornata con vento in aumento, ma mai eccessivo (cosa che se fosse risultata, ci avrebbe costretto all’abbandono !)
La partenza è avvenuta quindi dagli impianti di Campo di Giove, per poi proseguire per “Guado di Coccia” ed infine guadagnare la cresta, a volte affilata che ci ha condotto sulla cima più alta.
Il percorso è altamente remunerativo, sia per i paesaggi e la vista di cui si gode, ma anche per il gusto di muoversi a volte sul filo di cresta in ambiente abbastanza impegnativo.
La neve si è presentata in condizioni mutevoli, in quanto è iniziata attorno ai mt. 1600 trasformata e molle, per poi fortunatamente guadagnare maggiore compattezza dai mt. 1900 in su, e poi riperdere consistenza in discesa verso l’arrivo.
Temperatura ideale per la progressione, leggermente calda in qualche attimo data anche la componente abbastanza meridionale/occ.le che aveva il vento !
Compagni di cavalcata (termine quanto mai appropriato, visto a volte il procedere a “cavallo” della cresta) sono stati alcuni amici del “cosidetto Gruppo Gran Sasso” del CAI Pescara:
Giovanni, Marcello, Maria.
Grazie a loro per aver condiviso con me una bella idea !
(cliccare sul titolo per il reportage fotografico completo !)
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