mercoledì 16 gennaio 2013

12 gennaio 2013, Via del Cengione, Pizzo Cefalone

Sabato 12 gennaio l’obiettivo era la Via del Cengione, sulla parete est del Pizzo Cefalone.


Formazione: tre Cavalieri (Pontifex, Velluto e io) e una guida, l’amico Andrea Di Donato.

Andrea sta mietendo successi alpinistici. Gli ultimi, recentissimi, in Patagonia: le salite al Cerro Torre e al Fitz Roy. I nostri lettori ricorderanno che, per motivi che sfuggono anche ai più fini cultori della materia ma non al Pontifex, una parte importante di questi successi è da attribuire al Pontifex.

Il saluto del Pontifex ad Andrea è stato all’incirca di questo tenore: “Andrea , io sono lusingato per i tuoi successi e tu non puoi non essere lusingato di condividere la mia compagnia. Mi dispiace un po’ per te che, ormai abituato ai primati, con me arrivi secondo!”.

La meta prescelta si è rivelata un percorso straordinario, che abbina un bell’avvicinamento attraversando Campo Pericoli, una lunga cengia obliqua che è un balcone d’eccezione sul Gran Sasso, e un bel canale a tratti di misto.

Si parte dall’Albergo di Campo Imperatore (2130) e si raggiunge il Rifugio Duca degli Abruzzi (2388). Quindi si percorre il filo di cresta verso ovest, direzione Monte Portella e Pizzo Cefalone. Oltrepassando il Monte Portella (2385) si raggiunge dopo circa 500 metri il Passo della Portella (2260), si prosegue per circa 400 mt fino ad una selletta a quota 2320 che affaccia su Campo Pericoli, e sulla parete est di Pizzo Cefalone.

Si scende su un pendio facile fino alla conca sottostante, e si punta ad un evidente varco sotto l’estremità destra (nord) della nostra cengia.
La cengia è molto evidente e taglia quasi tutta la parete est. La via appare subito molto bella e logica.


Si guadagna la cengia risalendo un pendio ripido (50 gradi), che abbiamo trovato coperto di neve non trasformata… si sfondava 20/30 cm, e non sempre con un fondo di neve compatta.



L’inizio della cengia offre una comoda sosta, quasi in grotta.


Inizia poi la salita sulla cengia vera e propria, larga da 2 metri a…pochi cm, con pendenza fino a 45/50°:




Qualche piccolo aggiramento di gendarmi:


Di tanto in tanto si assisteva ad uno spettacolare, anche se non del tutto rassicurante, fenomeno di "colatura" di polvere di neve dall'alto, dai vari canalini:

Dalla cengia si può uscire verso la cima in due punti. Il primo canale è più ripido, il secondo si raggiunge percorrendo altri 50 metri sulla cengia, a 50 gradi.
La prima parte del canale è più facile, 45°, ed abbiamo anche trovato neve più compatta. La seconda parte del canale è più impegnativa, con pendenze fino a 55°, tratti di misto, appesantita sabato da neve inconsistente in alcuni punti.




Quando la colatura di polvere ghiacciata ci arrivava addosso...era meno spettacolare:

Arrivati in cresta si è a pochi passi dalla cima di Pizzo Cefalone (2533).
Il rientro l’abbiamo fatto percorrendo la cresta che congiunge Cefalone e Portella. Ma non prima di aver vagato un po’ nella nebbia ormai fitta.
 
Arrivati al Passo della Portella abbiamo piegato verso sud scendendo nel Vallone della Portella fino alla stazione di partenza della funivia, dove avevamo parcheggiato.

Al parcheggio, in prossimità della stazione di partenza della cabinovia di Campo imperatore, era nel frattempo arrivata da Roma Veronica, la ragazza di Andrea.
Il Pontifex si è precipitato a interrompere le effusioni fra i due, si è raccolto un attimo con la coppia, ed ha dispensato pillole di saggezza. Ha raccomandato ai due di essere aperti di mente. Poi ha dato un’istruzione più dettagliata: “Ricordatevi all’estero di essere aperti di mente!”. E così la coppia, e noi con loro, ha appreso che facilmente all’estero si può dimenticare di aprire la mente.

Il Pontifex ha un ampio catalogo di pillole, per ogni circostanza. Pillole per coppie, per viaggiatori, per signore, montanari, nuotatori, santi, poeti, navigatori…

Se ad esempio un automobilista chiede indicazioni, Lui innanzitutto ribatte: “ Da dove vieni? Perché vuoi andare lì?” e così induce profonde riflessioni nell’interlocutore folgorato.

Se una donna gli si avvicina Lui la mette in guardia: “Attenzione! Non avvicinarti e non sostare troppo qui: ti innamoreresti di me” ed Ella, pur indotta in tentazione, è nobilitata dalla nobiltà d’animo del Pontifex.

Se Il Pontifex arriva in cima al monte, e il monte ha una cima aguzza, e la cima è ingombra di cristiani, Egli dice soltanto: “Toglietevi di qui, mi rovinate la foto”. Qui non c’è morale, ma comunque esce una bella foto.

Il Pontifex durante il viaggio di ritorno ha deciso di manifestare all’amico Antonio la soddisfazione per la bellissima ascensione. Telefona a casa, ma Antonio è al lavoro in ospedale. Telefona in ospedale, e la centralinista gli chiede in che reparto lavora. Il Pontifex : “ Ehm…ehmm... ora mi mette in imbarazzo… non mi viene… SI! …Quill che mett a durmì le persone!”. Come ci ha spiegato Lui stesso questo è un altro chiaro segno dei suoi Poteri soprannaturali…che gli consentono di non perdersi d’animo, MAI.

5 commenti:

Walter ha detto...

Bella, bella, bella!!
Ho provato un po' di invidia nel vedere le foto.
E complimenti come sempre alle pillole del Pontifex!!

Unknown ha detto...

Innanzitutto mi scuso con Silvio per averlo tediato, la sera precedente la gita, con dubbi sulle condizioni meteo che invece sono state molto meglio del previsto.
Provo una sana invidia per la realizzazione di questo genere di ascensioni, ma l'idea di dover camminare mi disturba molto per cui credo che continuerò a sciare...
Complimenti a tutti per la bella salita che, sono certo, conterà diverse ripetuzioni nella stagione invernale.

pastarella? ha detto...

che dire ...
una nota in più per il blog...

Fausto2000 ha detto...

OTTIMO ! ma mentre ci dividevamo ed ho intuito la via che avreste fatto devo dire che ho provato una "SPLENDIDA INVIDIA...!!! "

il Grande Assente ha detto...

Sembra davvero bella!!! Bravissimi!!

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