Per chi va in montagna è un esperienza che non può mancare... UNA CLASSICA D'ALTRI TEMPI ! 
C'è tutto quello che fa di un'escursione, quella che ti rimane e che ricorderai con intensità.
Ambiente severo, impegno fisico, bellezza del paesaggio, difficoltà contenute... ma da non sottovalutare, tempo ottimo e il gusto di uscire sulla cresta finale e affacciarsi di fronte alle balconate del M.Camicia e sulla impressionante parete Nord !
Breve sunto della scalata: Sveglia alle 03:00, passo da Gabriele alle 04:00 e partenza per Rigopiano; sulla strada che porta a Castelli dopo circa 3 Km, si ferma l'auto e si parte alle 05:45 (mt. 1.220).
Subito "dritto x dritto" dentro il bosco (segni evidenti di svalangamenti) seguendo una traccia di sentiero fino ad incontrare la prima neve in corrispondenza del primo sole dietro di noi.
Il nevaio (conoide finale) è raggiunto, e praticamente su questo ci attrezziamo per la salita in stile invernale (Ramponi, piccozza, casco). la pendenza è sui 30° ed aggiriamo il primo salto (10 metri senza neve ma sporco e umido) a Sx per canalino e per balze erbose fino a riguadagnare il canale, che dopo breve pausa ripercorriamo . La progressione è ottima per la consistenza perfetta della neve, dovuta anche ad una temperatura abbastanza fresca. Risaliamo adesso verso Dx su una pendenza leggermente più sostenuta (40° ) per aggirare un altro salto (mt. 1.900) dove lo scioglimento della neve causa una piccola cascatella. La neve termina momentaneamente su balze rocciose con erba, dove è divertentissimo "arrampichicchiare" (almeno per me....!)
Finalmente si ricalpesta la neve per risalire, passando per il cosiddetto "anfiteatro" (mt. 2.000) altri 250 metri su pendenza sempre attorno ai 40° fino a raggiungere, dopo una breve ultima impennata, la Forchetta di Penne (mt. 2.245).

Il Dente del Lupo è di fronte a noi, su questo valico dal quale si aprono diversi scenari: La profondità del canale appena salito con le sue impressionanti pareti che lo delimitano, la vastità dei pendii, ancora abbondantemente innevati, sottostanti il M.Tremoggia....e giù...molto piu giù sul versante opposto del canale le colline verso Castelli.
Seconda piccola sosta e poi si riparte per l'ennesimo canale a Sx della Forchetta, per uno sviluppo di un altro centinaio di metri attorno ai 40/45°. Si esce in cresta ed in parte su questa, in parte su ulteriori pendii si raggiunge l'ultimo tratto di cresta che esce proprio all'inizio delle "balconate" (mt. 2.470).
...Ultimo tratto spettacolare, con visione diretta della parete nord e con dei "passaggetti delicati" anche se non difficili ("quand mi sò affacciat sulla cresta di neve ed ho guardato di fronte a me e poi giù, ho esclamato tra me e me: E MO...???!!! ")

Raggiunte le balconate dopo le congratulazioni di rito con il "MITICO PONTIFEX" abbiamo percorso la traccia di sentiero, in parte innevato, passando per il Tremoggia fino alla sella di F.te Fredda. Qui ci siamo divisi e mentre Gabriele è sceso giu a Dx (S) verso la Vetica, io sono andato a Sx(E), ho percorso parte del sentiero dei IV vadi passando per uno stazzo e F.te Torricella (mt. 1.740) e poi per sterrata fino a raggiungere la strada, quasi nei pressi del bivio di Rigopiano.

Gli ultimi 2,5 Km. su asfalto sono serviti ...come defaticamento (!!!)... e per farmi arrivare all'Octavia alle 17:30 abbastanza cotto, ma riguardando in alto dove eravamo stati, sicuramente appagato "dell'impresa".
Il Pontifex.....???!!!! NO non l'ho lasciato a F.te Vetica....Birra a Castel del Monte e a casa !!!
C'è tutto quello che fa di un'escursione, quella che ti rimane e che ricorderai con intensità.
Ambiente severo, impegno fisico, bellezza del paesaggio, difficoltà contenute... ma da non sottovalutare, tempo ottimo e il gusto di uscire sulla cresta finale e affacciarsi di fronte alle balconate del M.Camicia e sulla impressionante parete Nord !
Breve sunto della scalata: Sveglia alle 03:00, passo da Gabriele alle 04:00 e partenza per Rigopiano; sulla strada che porta a Castelli dopo circa 3 Km, si ferma l'auto e si parte alle 05:45 (mt. 1.220).
Subito "dritto x dritto" dentro il bosco (segni evidenti di svalangamenti) seguendo una traccia di sentiero fino ad incontrare la prima neve in corrispondenza del primo sole dietro di noi.
Il nevaio (conoide finale) è raggiunto, e praticamente su questo ci attrezziamo per la salita in stile invernale (Ramponi, piccozza, casco). la pendenza è sui 30° ed aggiriamo il primo salto (10 metri senza neve ma sporco e umido) a Sx per canalino e per balze erbose fino a riguadagnare il canale, che dopo breve pausa ripercorriamo . La progressione è ottima per la consistenza perfetta della neve, dovuta anche ad una temperatura abbastanza fresca. Risaliamo adesso verso Dx su una pendenza leggermente più sostenuta (40° ) per aggirare un altro salto (mt. 1.900) dove lo scioglimento della neve causa una piccola cascatella. La neve termina momentaneamente su balze rocciose con erba, dove è divertentissimo "arrampichicchiare" (almeno per me....!)
Finalmente si ricalpesta la neve per risalire, passando per il cosiddetto "anfiteatro" (mt. 2.000) altri 250 metri su pendenza sempre attorno ai 40° fino a raggiungere, dopo una breve ultima impennata, la Forchetta di Penne (mt. 2.245).
Il Dente del Lupo è di fronte a noi, su questo valico dal quale si aprono diversi scenari: La profondità del canale appena salito con le sue impressionanti pareti che lo delimitano, la vastità dei pendii, ancora abbondantemente innevati, sottostanti il M.Tremoggia....e giù...molto piu giù sul versante opposto del canale le colline verso Castelli.
Seconda piccola sosta e poi si riparte per l'ennesimo canale a Sx della Forchetta, per uno sviluppo di un altro centinaio di metri attorno ai 40/45°. Si esce in cresta ed in parte su questa, in parte su ulteriori pendii si raggiunge l'ultimo tratto di cresta che esce proprio all'inizio delle "balconate" (mt. 2.470).
...Ultimo tratto spettacolare, con visione diretta della parete nord e con dei "passaggetti delicati" anche se non difficili ("quand mi sò affacciat sulla cresta di neve ed ho guardato di fronte a me e poi giù, ho esclamato tra me e me: E MO...???!!! ")
Raggiunte le balconate dopo le congratulazioni di rito con il "MITICO PONTIFEX" abbiamo percorso la traccia di sentiero, in parte innevato, passando per il Tremoggia fino alla sella di F.te Fredda. Qui ci siamo divisi e mentre Gabriele è sceso giu a Dx (S) verso la Vetica, io sono andato a Sx(E), ho percorso parte del sentiero dei IV vadi passando per uno stazzo e F.te Torricella (mt. 1.740) e poi per sterrata fino a raggiungere la strada, quasi nei pressi del bivio di Rigopiano.
Gli ultimi 2,5 Km. su asfalto sono serviti ...come defaticamento (!!!)... e per farmi arrivare all'Octavia alle 17:30 abbastanza cotto, ma riguardando in alto dove eravamo stati, sicuramente appagato "dell'impresa".
Il Pontifex.....???!!!! NO non l'ho lasciato a F.te Vetica....Birra a Castel del Monte e a casa !!!