martedì 23 marzo 2010

La primavera del Cavaliere, gli Sturm-Alpinisten e la meditazione

Duro il ritorno della Primavera per i Cavalieri.
Già la primavera, da che mondo è mondo, porta i suoi torpori, i suoi languori, i suoi tremori e sospiri ( e tante altre cose che finiscono in “ri”).
Ma quest’anno l’inverno è avanzato a sussulti, è stato avaro di polvere, e ora ci consegna una primavera con poca o niente neve.
E questo può piegare anche il più roccioso dei Cavalieri.
Che poi… i Cavalieri rocciosi non sono : sono sensibili…essendo santi, poeti, angeli, filosofi, pontefici (vabbè… i pontefici fanno eccezione)…
In tempi come questi i Cavalieri dovrebbero prendere ad esempio gli “sturm-alpinisten” che abbiamo incrociato sabato scorso sulla Rava del Ferro: ferrei, disciplinati, inarrestabili.
Lo sturm-alpinisten si sposta in multipli di 8: sulla Rava erano 8; due anni fa, su Fondo Maiella ci imbattemmo in 2 moduli, per un totale di 16 sturm-alpinisten.
Marzo 2010/Rava del Ferro: 8 Sturm-Alpinisten

Febbraio 2008/Fondo Maiella: 8 Sturm-Alpinisten + 1 Cavaliere della Polvere

Il Cavaliere invece non ha moduli, contempla anche l’1, e addirittura i numeri dispari!
Lo sturm-alpinisten ascende ad un’andatura costante di 480 mt/ora, tiene una distanza di 12 mt dall’alpinisten che lo precede, disegna figure geometriche nel paesaggio.
Il Cavaliere può passare imprevedibilmente e irragionevolmente dai 400 agli 800 mt/ora.
Una volta posati sul terreno n Cavalieri essi tendono a raggiungere nel più breve tempo possibile la massima distanza fra loro disponibile sulla montagna.
I Cavalieri infine non disegnano alcuna figura geometrica.

Insomma …mi pare impresa ardua instillare nei Cavalieri le virtù degli sturm-alpinisten per superare questa dura primavera.
Allora, cari Cavalieri, ho pensato di riproporvi una sofisticata tecnica di meditazione, che già tempo addietro tanti benefici portò ai membri del nostro ordine:
http://cavalieridellapolvere.blogspot.com/2008/02/montagna-zen.html


2 commenti:

pastarella? ha detto...

Grazie!
Grazie di averci ricondotti alla meditazione (facesse almeno nevicare!) che speriamo possa placare l'ira per l'arsura di neve dove lasciare traccia.

In effetti, spesso, analizzando la traccia memorizzata dal mio GPS durante le uscite ho pensato che lo stesso fosse rotto in quanto segnava una linea retta dalla macchina alla cima. Dritto per Dritto. Invece no! Ad alcuni cavalieripiace salire così, tanto per aumentare la distanza tra di essi. Mi ricondo di incontri con i sturm-alpinister, regnava il silenzio. tra di noi invece ....

Silvio ha detto...

Beh...se non si fosse capito io propendo per lo "stile del Cavaliere" piuttosto che per gli sturm-alpinisten.
Ma il nostro sondaggista potrebbe porre un quesito sul tema...

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