L’obiettivo era Cima di Mucchia di Pacentro…e come può immaginare il Cavalier Walter anche questo monte meriterebbe grandi festeggiamenti: è la mia 193° cima, e mi fa scendere sotto la soglia “ -50 cime alla meta”…
Da quando si è aggravata la sanzione per i trasgressori dell’Ordinanza Ski-Alp…il Cavalier Angelo ha spiegato senza mezzi termini che coloro che salgono a piedi quando si potrebbe sciare sono… “ricchioni”, dicevo, da quando si è aggravata la sanzione ci andiamo con i piedi di piombo: abbiamo fatto i calcoli…circa 1000 metri di dislivello. Bene che vada 200 metri sciabili: 200/1000= 1/5 ma 1/5 è inferiore a 1/3, quindi l’ordinanza se andiamo a piedi è rispettata!
Arrivati a Rocca Caramanico, la nebbia è tanto fitta che il Mascherone cerca per 5 minuti il suo cappello… che porta attaccato al collo. Come se non bastasse…piove.
Imbocchiamo il sentiero 11, che dopo aver fatto un largo aggiramento sotto Costa del Sole, verso sud-ovest, sale abbastanza diretto fino ad incrociare a poco più di quota 1700, in una radura con tabelle segnaletiche di legno, il sentiero 2 (che porta a Passo S. Leonardo verso sud, al Morrone verso nord). Imboccato il sentiero 2 verso nord (e trovate le prime chiazze di neve) arriviamo in meno di un km al Rifugio Capoposto, a 1750 metri.
Ci lasciamo i boschi alle spalle…solo che rimane alle spalle anche il Mascherone, che decide di fermarsi intorno a quota 1850.
Gli dico “Vado, 20 minuti per arrivare alla cima”. Torno dopo 2 ore e passa, e trovo un Mascherone leggermente ma compostamente agitato (ha pienamente ragione!).
Dunque, vi spiego.
Lasciato il Mascherone procedo per un po’ sul sentiero, poi piego a sinistra (dalle parti del punto A),e mi porto in un quarto d’ora sulla cresta. L’altimetro mi dice che sono a quota 2000. Arrivo alla “testata” della cresta che poi scende almeno un centinaio di metri. Sono quindi passato sulla quota 2001 (appunto la Cima di Mucchia).
Però …dell’altimetro, pur tarato da poco, non mi fido. In cresta non ho trovato croci ma solo un ometto di pietra. Quindi decido di proseguire…non si sa mai (chi lo vuole sentire poi il Pontifex…)…
Scendo fino a quota 1850 e incrocio di nuovo il sentiero 2 nel punto B. Cammina che ti cammina arrivo ad una croce dopo mezzora (ma inzuppato di pioggia e di nebbia non mi sono accorto del tempo…) . Mi dico…ma allora è questa la Cima di Mucchia! La raggiungo…sono arrivato invece al Monte Morrone.
Il ritorno è per un labirinto. Se non avessi saputo che la mia direzione di marcia era sud-est e non avessi usato la bussola, non sarei mai arrivato al Mascherone.
Raggiungo Il Mascherone, e per solidarietà ci perdiamo un poco insieme.
Torniamo all’auto zuppi. Ma felici …beh, almeno io…lascio dire al Mascherone com’è tornato lui.
7 commenti:
Complimenti per la tenacia.
Ma fatemi dire una cosa:
"a Si (Silvio), dopo il tuo racconto come puoi biasimarmi se quando esco con te mi porto 2 carte, 2 GPS con 2 pacchi batteria....."
A Past (Pastarella), ma io non ti biasimo mica per le tue precauzioni! Al contrario...ti considero molto saggio
Intanto non posso omettere di dirvi che ieri la classifica era:
a) assenti giustificati: TUTTI
b) presenti ingiustificati: 2 (Silvio ed io)
Arriva alle 7.10 sms di Angelo che ci rimprover per non averlo avertito che sarebbe ventuo; gli dico...bè qui c'è un sole bellissimo...e lui: sicuro? vado a vedere la web cam..!!
Ad ogni modo, una volta arrivati, decidiamo (come sempre, o quasi) di andare con qualsiasi tempo, ed il tempo era davvero pessimo, ma "bello" dentro il bosco, forse eravamo gli unici a salire su una montagna in chissà quanti chilometri...poi in quella zona... Arrivati più o meno ai circa 1.850 mt di quota, sentivo le gambe un pò "legnose", forse a causa di un sonno non tranquillo. Preso atto che sarebbero dovuti mancare circa 20 min max 30, per velocizzare la marcia dico a Silvio di avviarsi e lo avrei o raggiunto o aspettato sul sentiero, fra l'altro non molto segnato e con nebbia fittissima. Passo la prima mezz'ora camminando piano, poi mi fermo su una roccia immerso nella nebbia e pioggerellina fitta e fredda, umidità 100%. Mi stringo nella mia Mammuth e resto a godermi la solitudine. Guardo l'orologio, il tempo passa e i conti non tornano, anzi non torna Silvio. Dopo 1 ora e 30 min inizio a rimettermi in cammino immaginando sia sceso al rifugio dalla cresta...mi avvio, sbaglio strada, perdo i segnali e sento la agghiacciante sensazione della solitudine nella nebbia non più molto piacevole come prima, senza campo telefonico, senza vedere niente. Risalgo e mi rimetto sul sentiero; dopo 2 ore realizzo che deve essersi perso ed inizio a valutare se chiamare il soccorso alpino. Sarà stata la suggestione, il ricordo che in quei luoghi furono uccise le due ragazze Diana e Tamara, ma un paio di volte ho avuto la sensazione di aver udito una voce, ma subito realizzavo di essermi autosuggestionato. Quando sto per decidere di scendere, ci ripenso, risalgo e inizio a chiamarlo a gran voce e dopo un pò mi risponde, per fortuna. Gli dico, hai corso il rischio di finire sui giornali di domani..e anche io. Per fortuna la buona birra di S. Valentino, stuzzichini, e il ritorno a casa fanno dimenticare presto la sgradevole sensazione. Resta l'esperienza, che mi insegna che le precauzioni non sono mai troppe, come una ricetrasmittente, e mai staccarsi con un tempo del genere.
Uscita, comunque , senz'altro bella.
Alla prossima!!!
DUEMILA ASSEGNATO PER LA TEMERARIETA' ED ANCHE PERCHE' CONOSCENDO LA CRESTA DEL MONTE LA MUCCHIA DI PACENTRO, AVENDOLA PERCORSA, SICURAMENTE IL CAVALIER SILVIO E' STATO IN CIMA PERCHE' E' MOLTO STRETTA.NON C'E' POSSIBILITA'DI EQUIVOCI.L'UNICA COSA CHE CHIEDO AL "TEMERARIO" E' PERCHE' UNA VOLTA INCROCIATO NUOVAMENTE IL SENTIERO SCENDENDO DAL PREDETTO MONTE HA CONTINUATO A SCENDERE PER LO STESSO ANZICHE' RISALIRE VERSO LA SELLA?IL SENTIERO SCENDE PARECCHIO PRIMA DI RISALIRE VERSO IL MORRONE.DOVE PENSAVA DI ANDARE?E' NOTORIO LA SCARSA ATTITUDINE ALL'ORIENTAMENTO DEL NOSTRO PERO' E' DOTATO DI UNA OTTIMA COSCIENZA CRITICA!!SCENDERE DALLA CIMA DEL MORRONE CON UN TEMPO DEL GENERE ANCHE CON TUTTE LE ATTREZZATURE NON E' COSA SEMPLICE!!
IL MASCHERONE, DALL'ALTO DELLA SUA SAGGEZZA, DOVEVA IMPEDIRE AL CAVALIER SILVIO DI PROSEGUIRE.ORMAI IL NOSTRO E' OSSESSIONATO DA QUESTE GOBBETTE E MI SA' CHE, IN QUALITA' DI SOMMO RESPONSABILE, DOVRO' INTERCEDERE PRESSO GLI ALTRI "DUEMILISTI" PER "FARLO VINCERE" ONDE EVITARE CHE LO STESSO COMPIA DEI GESTI INCONSUETI!!!!
Fatta in queste condizioni meteo avverse, possiamo tranquillamente parlare di una impresa EPICA. Complimenti!!
A proposito il mio SMS era provocatorio, non avevo alcuna intenzione di andare in montagna, anzi ero convinto che pure voi foste rimasti a casa, invece mi avete sorpreso ancora una volta.
In effetti la domanda dell'esimio Pontifex è sensata!
Diciamo che arrivato alla fine della cresta mi sono detto...e se l'altimetro mi inganna e la cima si trova dopo questa sella? In quel momento ho avuto la visione del Pontifex che mi facceva una cazziata perchè avevo sbagliato gobbetta...ecco, allora ho deciso di andare avanti per qualche chilometro a scanso di equivoci! E come dice Gabriele non è solo la distanza...è che si riscende ad almeno quota 1850 per poi risalire a 2060...
Ahh era provocatrorio...! e noi che ci siamo fatti gli scrupoli e abbiamo detto: "ma perchè...lo dovevamo invitare Angelo..?! lui è sempre invitato d'ufficio, poi è già stato 2 volte in questa settimana e credevo restasse a casa o al lavoro, ho aggiunto"...e invece ci stavi "burlando"...vatti a fidare!
Impedire a Silvio di concludere la salita? impossibile...sarei andato anche io ma mi sentivo davvero stanco e il tempo non invogliava perchè non si vedeva assolutamente nulla tanto che mi ha detto: "stai attento che ci si può perdere facilmente qui" ed io gli ho risposto: "pensa per te che io resto sul sentiero"...e invece...
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