giovedì 22 aprile 2010

Monte Amaro per la Rava della Vespa

Non aver ancora fatto il consueto "pellegrinaggio" presso il Monte Amaro nel corso della stagione della neve, mi faceva stare abbastanza male, ma poi, leggendo i report sul noto data base The Top, si è aperto uno spiraglio di luce: un gruppo di di ski-alper in data 18 u.s. erano saliti per la Rava del Ferro, aveno raggiunto Monte Amaro ed erano scesi per la Rava della Vespa.
Ma allora la neve c'è!!
Avevo pregato Pastarella? di unirsi a me ed avevo un mezzo accordo pure con Marco, ma alla fine per un disguido (colpa mia che non leggo gli SMS in tempo reale) ho suolato il predetto Marco, che comunque ho svegliato alle ore 06,10 circa, e sono andato da solo.
Così alle 7,20 ero già in cammino lungo il sentiero che, dal piazzale al termine della strada della riserva di Lama Bianca a 1400 m circa, conduce alla base della Rava della Vespa dove ho constatato le ottime condizioni di innevamento del canale fino a quota 1800 m circa. Da questo punto in poi e fino all'uscita della Rava, ho dovuto fare ricorso ai ramponi per poter affrontare la salita, vista la neve piuttosto dura che poi mi ha impegnato anche in discesa.
Lungo la salita solitaria, quando nella testa ti passano tanti pensieri inutili, appena superato la strettoia, mi è tornata in mente l'ordinanza n. 1/2010 circa l'obbligatorietà dell'uso degli sci sulla neve: qualcuno, due o tre sconsiderati (ricchioni), era sceso lungo la Rava senza sci ai piedi subito dopo l'ultima precipitazione di domenica 18, rovinando tutta la parte alta e centrale del canale che altrimenti sarebbe rimasto immacolato e pronto alle carezze delle lamine degli sci. Fortunatamente, guadando alla mia destra, posso constatare che buona parte della discesa l'avrei potuta effettuare sulla parte più ripida della rava dove i "vandali" non erano passati.
Arrivato in vetta a Monte Amaro alle ore 09,45 mi affretto a trovare un posto dove il mio cellulare riceve il segnale, così da poter inviare SMS agli amici "assenti" limitandomi ai "saluti di Monte Amaro. Che spettacolo!" . Evidentemente, però, qualcuno di loro l'ha presa male e deve aver gufato parecchio, al punto che dopo una ventina di minuti che ero lì a godermi il sole sono stato assalito da un violento mal di pancia con le conseguenze che non è opportuno specificare.
Anche se un po' debilitato, alle 10,40 riparto in discesa sulla bellissima ed abbondante neve che ancora ricopre tutti i pianori sommitali della Majella, fino a raggiungere la testata della Rava della Vespa, che ho imboccato sul suo margine sinistro, quello che avevo visto essere ancora "immacolato".
Beh, come ben sapete, la Rava della Vespa non delude mai: grande sciata fin dove, a quota 1800 m circa, due anni fa abbiamo celebrato la chiusura della stagione ski-alp 2007-2008.

Per questa ragione mi sembra opportuno richiamare il video che abbiamo girato in quella circostanza e che Mamma Majella ci protegga tutti:

1 commento:

Il Mascherone - Vince Odoardi ha detto...

Caro Angelo, mi tiro fuori da ogni sospetto...confermandoti di aver gioito al ricevimento della cartolina formato sms che, mentre ero intento a guadagnare il pane quotidiano, mi ha per un atimo portato con la mente sulla cima della Majella ad immaginare il panorama. Successivamente, grato per l'attimo di "fuga" ti ho risposto con sms...altri destinatari furono...

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