Dall’area pic-nic della Montagna Spaccata, un’oasi naturale gestita con cura dove sono presenti strutture per la ristorazione, si risale sul fondo del canyon all’interno di una faggeta fino dove, nella prima radura, il sentiero sale ripido alla nostra destra fino a raggiungere l'abbeveratoio "Chiarano". Si prosegue sulla traccia di carrareccia più a destra lasciando alle nostre spalle l'abbeveratoio, attraversando la faggeta ed affrontando alcuni ripidi e brevi tratti di fondo ghiaioso fino ad incrociare la strada asfaltata (chiusa al traffico) che conduce al lago Pantaniello (si è in vista di un cartello di legno che indica 6,5 km lago) che attraversiamo proseguendo con tratti anche molto duri fino ad una successiva sbarra da dove la salita diventa più dolce per arrivare al valico del Monte Curio m. 1690. Da qui inizia una discesa mozzafiato, da percorrere con molta attenzione a causa del fondo a tratti ghiaioso fino ad un successivo bivio da imboccare a dx che porta alla fonte di Valle Cupa (luogo ove Vincenzo si è separato dal resto del gruppo). Da questo punto, dopo un evidente un altro sbarramento mettallico, ancora discesa fino alla località di Jovana dove è presente una struttura agrituristica.
Si riprende a salire, fino alla conca di Mimola e l'omonima "casa cantoniera" fino ad incrociare la SR 479 sulla quale prosegue il percorso fino a raggiungere la Bocca di Pantano, dove svoltiamo a destra di nuovo su sterrato all'interno del PNALM. Dopo un tratto si scollina sulla Valle dei Campanili che si percorre in veloce discesa fino a giungere allo stazzo di Ziomass. Qui ancora una breve salita fino allo scollinamento sulla Serra Ziomass, dove si svolta decisamente a destra in discesa verso la valle del Tasso. Dopo aver percoso circa un chilometro, in corrispondenza di una curva a gomito verso destra, fermarsi per prelevare l'acqua direttamente dalla sorgente del torrente Tasso, per poi riprendere la discesa fino a Scanno. E' possibile ridurre il tratto di strada asfalta percorrendo un divertente sentiero, a tratti piuttosto esposto, che si imbocca a sinistra all'altezza di una curva a gomito a destra poco dopo località San Liborio e che conduce direttamente nel centro storico di Scanno.
Si scende verso il bivio per Frattura e si prosegue in direzione Frattura per circa 5 km su asfalto. Attraversato il centro abitato si inizia a salire lungo la pista sterrata che dal centro abitato con una lunga diagonale ed alcuni tornanti, nel mezzo della pineta, fanno guadagnare rapidamente quota. A 1530 m., lungo il percorso, si incontra la fonte delle Bregnere ottimo refrigerio durante la stagione estiva, quando l’alto grado di insolazione può far diventare faticosa l’escursione.
Il tracciato continua salendo dolcemente e costantemente fino ad incontrare lungo il percorso lo Stazzo dei Piselli (una costruzione di colore verde, usata per la monticazione estiva delle greggi). Si prosegue fino al valico di Toppe Vurgo oltrepassato il quale la strada sterrata attraversa un anfiteatro naturale con vista sulla “MONTAGNA MADRE ”.
Si scende fino ad arrivare ad un incrocio da imboccare svoltando a dx. Da qui si entra, dopo aver oltrepassato la sbarra, nella Foresta Demaniale Regionale denominata Chiarano Sparvera dove il percorso assume la caratteristica di una prateria d’altitudine con presenza di numerosi stazzi in parte utilizzati dai pastori nei periodi estivi.
Il percorso dopo aver passato la fonte della Ria (sx del senso di marcia) e l’omonimo stazzo (di colore verde acceso) si arriva ad un incrocio dove si svolta a sinistra e, con una breve discesa su asfalto, si raggiunge nuovamente l'area pic nic "montagna Spaccata".
Per le foto della gita clicca sul titolo del post.
3 commenti:
bel giro e bella compagnia.
Dalle foto voglio complimentarmi con Luca per il taglio dei capelli aereo/tattico (cx < 0.01), a Marco per il porta bici futuristico e al fotografo ufficiale dell'uscita che nel pomeriggio odierno ha risvegliato in me un certo orgoglio che a breve potrebbe (dico potrebbe) concretizzarsi con una novità! vi dico solo un numero: 29.
Ciao.
Beh...a me il numero non dice tanto, ma deve essere in codice per fan MTB.
Invece mi ricorda qualcosa lo slogan della nota azienda turistica...
caro silvio: hai propio ragione il numero 29 per il nostro pasterella e' un numero speciale.colgo l'occasione per fare i complimenti anticipati(spero non troppo ad antonio.angelo come al solito con questa tua relazione hai fatto rivivere l'emozione di una bella giornata trascorsa in compagnia.
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