mercoledì 20 ottobre 2010

Rifugio Garibaldi: inaugurazione 18-19 Settembre 1886

Oggi voglio ricordare un evento storico per il nostro Gran Sasso e cioè l'inaugurazione del primo rifugio mai edificato sui nostri monti, l'attuale Rifugio Garibaldi.

Esso è situato, come tutti sappiamo, in Campo Pericoli, ad una quota di m.2230 e fu costruito dalla Sez. del CAI di Roma nel 1886. Fu la prima costruzione del genere ad essere realizzata sugli Appennini e ciò avvenne grazie ad un notevole impiego di uomini e mezzi.

Il brano che segue è tratto da un giornale dell'epoca: L'Illustrazione Italiana del 24 Ottobre 1886, esattamente 124 anni addietro, anch'esso facente parte dei miei archivi storici sul Gran Sasso.

Il brano fu scritto da Enrico Abbate, segretario del CAI di Roma, grande conoscitore dell'Abruzzo e del Gran Sasso, nonche' primo scalatore del Corno Piccolo sia d'estate che in inverno rispettivamente l'8 settembre 1887 e l'8 febbraio 1893.
Il brano è esattamente quanto scritto dall'Abate corredato dalle foto da lui stesso scattate.

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L’ILLUSTRAZIONE ITALIANA del 24 Ottobre 1886 – Anno XIII – N. 44

IL GRAN SASSO D'ITALIA.

Il 18·19 settembre pp. la Sezione di Roma del Club alpino italiano ha inaugurato uno splendido Rifugio nel gruppo del Gran Sasso d'Italia alla base di Monte Corno, la punta più elevata del gruppo.
Una lieta brigata di più che settanta persone, fra le quali il conte Capitelli, prefetto di Aquila, ed il signor ingegner Giorgi, rappresentante il sindaco, giungeva ad Assergi il 18 mattina, movendo da Paganica, stazione ferroviaria sulla linea Aquila-­Castellamare Adriatico. Dopo un allegro banchetto gli alpinisti salirono per una lunga via a zig zag al passo della Portella, e scesi quindi per breve tratto e risaliti per il versante a destra, in poco più di cinque ore arrivarono al Rifugio.
All'indomani della numerosa comitiva circa 55 ascesero in due ore e tre quarti la vetta più ele­vata, e ritornarono quindi ad Assergi. Con molte vetture ripartirono di poi per Aquila, ove il giorno stesso il sindaco offrì loro uno splendido pranzo, e il giorno seguente il prefetto un ballo. Tutta la popolazione di Aquila in questa occa­sione volle mostrare in qual modo venisse eser­citata la ospitalità ormai proverbiale dell' Abruzzo forte e gentile. La festa non poteva riuscire me­glio sotto ogni aspetto.
Il gruppo del Gran Sasso d'Italia, che può chiamarsi il Monte Bianco degli Appennini, giac­chè supera in altezza tutte le altre vette di que­sta catena, sorge nel mezzo d'Italia e propria­mente nell'Abruzzo di Teramo e di Aquila a circa 100 chilometri in linea retta da Roma.
Il gruppo si dirige da nord-ovest a sud-est ed è composto di varie punte: Il Monte Corno, detto anche Corno Grande, è la vetta più elevata e misura metri 2921 sul livello del mare; le al­tre punte principali sono il Pizzo di Interme­sole (2648), il Como Piccolo (2637), il Pizzo Cefalone (2532), Monte Corvo (2626), ecc.
Da Assergi non vedesi che il Pizzo Cefalone e la lunga cresta che da questo va al Monte della Portella, cresta divisa verso metà da uno stretto intaglio, il passo detto della Portella. Que­sta cresta forma lo spartiacque fra la provincia di Aquila e quella di Teramo, e il passo serve di via di comunicazione diretta fra le due pro­vincie: da Assergi infatti si sale ad esso, quindi si discende all' altipiano detto Campo Pericoli, e di qui proseguendo in linea retta per Val Maone si arriva a Pietra Camela nella provincia teramana.
Dal passo della Portella la veduta sopra tutto il gruppo è imponente.
Le vie per ascendere il Gran Sasso sono due: quella di Teramo per il versante nord e quella di Aquila per il versante sud. Da Teramo per via carrozzabile si va in due ore di vettura a Montorio al Vomano e quindi in altre due ore a Tossicia e per via mulattiera in un' ora a Isola del Gran Sasso, oppure a Pietra Camela. Da ambedue i paesi si sale ad un punto detto Ara­pietra e quindi per il colle che si stende fra il Corno Grande ed il Piccolo alla vetta più ele­vata, o meglio alle due vette, poichè Monte Corno è diviso in due cime poco distanti l'una dall'altra, la prima che guarda Teramo, la seconda più alta di soli tre o quattro metri, che guarda Aquila.
La via dal lato di Aquila sale da Assergi (paese distante un'ora e mezza circa di vettura da Aquila e due ore e mezza a piedi dalla stazione ferro­viaria di Paganica) fino al passo della Portella, poi discende verso Campo Pericoli e prima di giungervi volge a destra dirigendosi verso la base di Monte Corno; attraversata poi la Conca d'oro, ove trovasi il Rifugio, sale per un erto vallone, ed oltrepassata la Conca degli Invalidi conduce per un ripido brecciaio ad una cresta presso un piccolo ghiacciaio, donde in breve si arriva alla cima più elevata.
Il rifugio costruito dalla Sezione di Roma è in posizione bellissima. E’ tutto di pietra scal­pellata e consta di due camere: una di metri 4 per 2.15, la quale rimane aperta per uso delle guide o dei pastori che fossero sorpresi dalla tempesta. La seconda di metri 5 per 4 è rive­stita parzialmente di legname, contiene una co­modissima cucina economica e tutti gli utensili necessari per cucinare: sopra un apposito banco di legno per dormire vi sono materassi e coperte. Questa camera rimane chiusa, e la chiave trovasi presso i Sindaci di Camarda (di cui Assergi è fra­zione), di Pietra Camela e di Isola del Gran Sasso, i quali la consegneranno solo ai viaggiatori ac­compagnati da guide di fiducia dei sindaci stessi.
Il rifugio è solidamente costruito e non ha il vero tipo alpino: ha direi quasi un tipo apen­nino adatto alle differenti condizioni atmosferi­che e sopratutto topografiche: era necessario colla solidità premunirsi contro i possibili at­tentati dei pastori che abbondano in quei dintorni.
Il Rifugio serve specialmente per le ascensioni dal lato di Aquila: ma può riuscire utile anche per coloro che vengono da Teramo essendo breve la via da Pietra Camela al Rifugio medesimo. Esso inoltre serve non per le sole ascensioni della punta più elevata, ma anche per chi voglia percorrere tutto il gruppo. Non v' ha dubbio che esso viene a facilitare le ascensioni iemali e ad agevolare gli studi del gruppo, finora poco vi­sitato dagli scienziati, mentre i numerosi avanzi fossiliferi e le non meno importanti traccie del periodo glaciale meriterebbero un diligente stu­dio per rilevare, indagare ed accertare senza dubbi tutta la natura costitutiva delle roccie.
Diamo in questo numero alcune vedute per invogliare i turisti ad accorrere numerosi verso questo interessantissimo gigante degli Apennini.


















Anzitutto abbiamo la veduta del Rifugìo dietro a cui s'erge Monte Corno; abbiamo poi il Pizzo di Intermesole veduto dal passo della Portella ed il Pizzo stesso veduto dalla Conca degli In­validi; Monte Corno veduto da Campo Pericoli, il Pizzo Cefalone veduto dal Rifugio, il Corno Piccolo veduto dalla Conca degli Invalidi, il ghiac­ciaio e Monte Corno ed infine la sommità più elevata del gruppo.
Dott. ENRICO ABBATE

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bellissimo documento storico!
Complimenti a tutti i Cavalieri.
Vi seguo sempre sul blog.
Francesco

Fausto2000 ha detto...

Come giustamente si evince dal commento di alcuni estimatori del gruppo, tali articoli di sicuro interesse stanno dando "spessore qualitativo" al blog.

Ma volevo aggiungere questa personale considerazione..."A Walter...ma ultimamente di che ti occupi ??!!"

Fausto2000 ha detto...

e a proposito del rif.Garibaldi...

http://picasaweb.google.it/Fausto2000web/RifGaribaldiBivaccoEDirettissimaCNoGrande29E301207#

30 dicembre 2007

Walter ha detto...

Caro Fausto, quella dello "storico" ormai e' l'ultima attivita' rimastami vista questa maledetta tallonite/fascite che mi affligge da ormai tre mesi. Altro che Pastarella che racconta di soffrire ed invece va a fare il "tour delle ceneri" sull'Etna!!
Prossimamente spero di tornare a poter almeno passeggiare.
P.S. Fausto, complimenti per le bellissime foto.... sei un vero professionista, altro che Silvy.

gabriele ha detto...

COMPLIMENTISSIMI!!!ANCH'IO HO INIZIATO UNA MIA PERSONALISSIMA RICERCA STORICA SULL'ALPINISMO DEL GRAN SASSO.TRA POCO ESORDIRO'CON UN POST - DOCUMENTO RELATIVO ALLA PRIMA ASCENSIONE DEL TORRIONE CAMBI.

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