L'ultimo giorno dell'anno ci ha regalato, finalmente, una gita rilassante e piacevole. Anche la compagnia era ottima e ben assortita, almeno per quello che facciamo durante le nostre giornate lavorative.
Oltre ad "Annibale" con il quale, ormai, si è consolidato un buon rapporto, alla gita ha partecipato anche Renato che ci ha mostrato (a noi che di capelli non ne abbiamo) come sia entusiasmante sciare con la lunga chioma al vento: a Pastarella? sarebbe certamente piaciuto.
Oggi la decisione di raggiungere il Monte Puzzillo era praticamente obbligata, visto che avevamo raccolto notizie confortanti sulle condizioni dell'innevamento e non avevamo alcuna intenzione di ripetere l'esperienza del giorno precedente. Beh, le notizie si sono rivelate molto fondate e la conferma è arrivata da due ski alper (piuttosto agguerriti) che si accingevano a ripercorrere il medesimo itinerario del giorno prima, informandoci che c'era un buon innevamento ed una bella polvere sul pendio che scende direttamente dalla vetta in direzione nord. In effetti, alzando lo sguardo, sul pendio in questione si potevano distinguere le tracce di discesa di coloro che ci avevano preceduti.
Anche se parecchio tracciato, sul pendio in questione abbiamo trovato ancora spazio per lasciare la "nostra" di traccia. Bella neve, anche nel bosco.
Relazione
Dal parcheggio antistante l'albergo "Alantino" sulla piana di Campo Felice, si attraversa la piana in direzione sud-ovest fino a raggiungere un rifugio posto a quota 1550 m, che superiamo tenendoci alla sua sinistra per imboccare una poco evidente valletta che si inoltra nella faggeta. Dopo un breve tratto in salita, la traccia nel bosco piega in direzione sud-est parralelamente al crinale tra il Monte Cornacchia ed il Monte Puzzillo, fino a raggiungere una radura a quota 1650 m dalla quale si avvista la cima del Puzzillo. Si prosegue nel bosco, in direzione della vetta, attraversando altre due radure fino a raggiungere il pianoro alla base del pendio a "cucchiaio" a nord della vetta. Da questo punto in poi, in maniera intuitiva, si prosegue in direzione del costone che delimita il pendio ad ovest e, attraverso questo, si raggiunge la croce di legno posta sulla cima del Puzzillo.
Dalla vetta ci si abbassa in direzione nord e si scende direttamente per il pendio ampio e con pendenza regolare fino al suo fondo. Da qui si prosegue nel bosco fino ad intercettare l'itinerario di salita.
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2 commenti:
Caro Angelo,sei tornato ai vecchi tempi...!!!Dove c'é un escursione compari tu... Neve permettendo..(non e' una gufata)..Farai il record di uscite..
Caro Angelo, conoscevo già Renato come alpinista, rocciatore, PIANISTA E cantante lirico BARITONO per aver assisitito a suoi concerti, non sapevo fosse anche scialpinista. Complimenti...
BUON ANNO A TUTTI
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