Per riempirci gli occhi di meraviglia (e farci delle belle discese )oggi si va sul sicuro , anche perchè ci accompagnamo a un gruppo di scialpinisti del cai di Bologna ; la scelta è Rondinaio e Giovo .
la prima salita è al Monte Rondinaio per la bella valle glaciale delle Tagliole ,dove a circa 1550 m slm incontriamo il lago Baccio .. la salita prosegue logica seguendo in parte il tracciato estivo ,per dossi e valloncelli , sempre sovrastata dalla bastionata est del gruppo del monte Giovo...
In questa salita io e Giambroz e Marcone ci dividiamo .. Gianluca accompagnerà gli scialpinisti del Cai prima sul Rondinaio e poi ,dopo una bella discesa (finestra del Rondinaio) e a una impegnativa risalita alla cima Rondinaio Lombardo che svetta isolato alla testata est della Valle.
Marcone ed io invece , con grande calma ,ci prendiamo cura di accompagnare nella sua prima gita Angelo,
La lenta risalita mi permette di vivere in pieno questi luoghi , per la loro bellezza e per i ricordi delle tante gite percorse. E proprio in queste nevi e in queste luci che rispecchio il mio percorso ..quanto l'ho vista grande questa montagna . e quante volte il suo percorso ha scandito gli anni della mia vita ... sono passato tante volte di qua , ho scavato buche per difendermi dalla bufera.. soccorso persone in difficoltà , lottato con la crosta e la nebbia ,ma ho anche sorriso nella neve polverosa , e sono scivolato felice sui firn primaverili , quanto Rondinaio ... davvero tanto.
Siamo alla cima , piccola e appuntita.... Angelo è molto teso e Marco continua a spiegare cose che non vengono ascoltate... lo sguardo è verso valle , e verso tutto quello che non si vede , anima e sguardo sono lontani , lassù ci si sente sempre un po soli...e allora si scende ,puntiamo la valle sotto i contrafforti dell Altaretto. . i nostri sci sono i primi a tracciare l'ampio canale che scende prima ripido per poi sempre più dolcemente fino ad appoggiarsi a un piccolo lago glaciale... ora iniziano dei radi boschetti di faggio e delle radure a prateria che con facilità ci conducono al lago Baccio e poi con comodo sentiero al rif Vittoria ,dove incontriamo Giambroz e i ragazzi del CAI
Qua ci dividiamo , Marcone e Angelo si fermano, mentre io ,Giambroz , e cai people ci dirigiamo verso la Borra dei Porci, una ripidissima salita che ci porterà ai 1990 m della vetta del Giovo.
verso i Rondinaio
sulla ripida salita che difende le conche sommitali
la conca che conduce alla vetta , dietro Grotta Rosa Altaretto e Giovo
verso la toscana le alpi Apuane..lontano la Pania della Croce
cresta del Giovo
ultime propaggini alla vetta. il Rondinaio 1965m
sulla cima Marcone e Angelo
stupendi pendii isolati
la conca sotto la cresta ,versante est gruppo Giovo
primo e secondo canale del versante est del Giovo
i pendii nord del Rondinaio
indimenticabili bianchi prati
il piccolo lago glaciale alla fine della valletta
il lago Baccio e una panoramica della alta Valle delle Tagliole
il rif Vittoria .punto di arrivo e partenza di numerose gite, ed è proprio da quì che ricomincia la seconda salita della giornata , costeggiamo ora il Lago Santo , e i direzione sud puntiamo prima una ripida conca e poi un boschetto di faggi, con faticose e strette inversioni abbiamo ragione di questi pendii avversi
ora i pendii si aprono e la Borra dei Porci ripidissima si manifesta in tutta la sua severa bellezza
dentro la Borra dei porci
ci si avvia all'uscita
il sole ora scalda impietoso e durante la discesa ci accompagneranno continui scaricamenti superficiali di neve umida .L'anfiteatro nord est del Giovo è sempre stupendo e grandioso, qua la neve a volte resiste fino a giugno ..
il monte Cimone e il suo versante sud ovest visto dal Giovo
Giambroz si avvia al ripidissimo e esposto pendio finale che spesso incorniciato immette sulla affilata cresta che conduce alla vetta alla quale io e Gianluca ,stanchi ,giungiamo per ultimi. é stata una grande giornata ,manca solo la discesa che sarà bellissima , alla altezza di una grande giornata ,che ha reso felici e sorpresi tanti skialper che non conoscevano le tante faccie del nostro appennino e quel nostro modo di viverlo ,rimontando le pelli anche tre o quattro volte cavalcando cosi creste valli a tutte le esposizioni.
la cima del Giovo 1991 mCavalieri Fabrizio e Gianluca , sciare sempre ,, mollare mai , al limite bici
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