A vederla dal basso, la Rava in questione non affascina più di tanto, ma poi iniziando a salire fino a raggiungere il canale vero e proprio, davanti a noi si delinea una magnifica sorpresa. Questo posto è fantastico!! Questa è stata la nostra esclamazione vedendo davanti a noi il canale sinuoso, che più in alto si allarga in un bellissimo e ripido pendio che conduce direttamente all'anticima del Pescofalcone a quota 2646 m (ometto di pietre con bastone di legno).
La neve era in condizioni ottimali, ben trasformata e compatta. Insomma una salita inaspettatamente bella ed una discesa magnifica, che consiglio a tutti gli amici skialp.
A scanso di equivoci, questa volta in vetta al Pescofalcone abbiamo scattato numerose fotografie, tenendo conto di ogni angolazione di ripresa che potesse dimostrare la nostra presenza in quel luogo. Devo dire, inoltre, che Silvio non ha tirato fuori neanche un ometto o croce gonfiabile, ma in compenso mi ha offerto una strana barretta di colore viola che ho prontamente rifiutato, temendo che potesse toccarmi la stessa sorte del Demonik.
Relazione
Monte Pescofalcone (2657 m) per la Rava del Pisciarello
Accesso: dalla SS 484 che collega Caramanico a S.Eufemia, in direzione passo S.Leonardo, appena superata la galleria ad archi ed appena raggiunto il centro abitato di S. Eufemia, svoltare a sx per Macere Piane (attenzione: il cartello indicatore è visibile solo dopo la svolta). Si prosegue per 1,5 km su strada asfaltata quindi si gira a dx imboccando una sterrata con fondo carrabile (sentiero CAI n.15A). Si percorre la sterrata per 2 km fino ad un incrocio con una pista per trattori, dove si lascia l'auto a quota cartografica 1150m. Possedendo un fuoristrada è ulteriormente possibile proseguire sul tracciato per trattori per ancora 7/800m giungendo a quota 1230.
Avvicinamento: dalla quota 1150 si continua a seguire il tracciato per trattori (prendere la traccia che devia verso destra nei pressi di muri di pietra a secco), comunque sempre segnato e ben evidente (freccie con vernice rossa su alberi e massi), raggiungendo una radura a quota 1330m. in questo punto la traccia non è evidentissima, almeno per un breve tratto, ma comunque non è difficile orientarsi: puntare alla base sinistra della bastionata rocciosa e proseguire sulla traccia segnata con vernice rossa, per poi raggiungere una seconda paretina rocciosa transitando alla sua base proseguendo verso destra, fino a raggiungere il cono di deiezione delle valanghe che scendono lungo la rava. Da questo punto in poi l'itinerario diventa intuitivo: la rava è quasi tutta visibile per il suo intero sviluppo (o perlomeno è intuibile) e non resta che salirla.
Il canale presenta una pendenza mai banale e la valutazione oggettiva varia tra un impegno BSA ed OSA. Data l'esposizione poco soleggiata durante la giornata (O-NO) e la natura del manto (duro al mattino) sono comunque consigliabili i rampant oppure i ramponi.
La discesa per l'intinerario di salita.
La neve era in condizioni ottimali, ben trasformata e compatta. Insomma una salita inaspettatamente bella ed una discesa magnifica, che consiglio a tutti gli amici skialp.
A scanso di equivoci, questa volta in vetta al Pescofalcone abbiamo scattato numerose fotografie, tenendo conto di ogni angolazione di ripresa che potesse dimostrare la nostra presenza in quel luogo. Devo dire, inoltre, che Silvio non ha tirato fuori neanche un ometto o croce gonfiabile, ma in compenso mi ha offerto una strana barretta di colore viola che ho prontamente rifiutato, temendo che potesse toccarmi la stessa sorte del Demonik.
Relazione
Monte Pescofalcone (2657 m) per la Rava del Pisciarello
Accesso: dalla SS 484 che collega Caramanico a S.Eufemia, in direzione passo S.Leonardo, appena superata la galleria ad archi ed appena raggiunto il centro abitato di S. Eufemia, svoltare a sx per Macere Piane (attenzione: il cartello indicatore è visibile solo dopo la svolta). Si prosegue per 1,5 km su strada asfaltata quindi si gira a dx imboccando una sterrata con fondo carrabile (sentiero CAI n.15A). Si percorre la sterrata per 2 km fino ad un incrocio con una pista per trattori, dove si lascia l'auto a quota cartografica 1150m. Possedendo un fuoristrada è ulteriormente possibile proseguire sul tracciato per trattori per ancora 7/800m giungendo a quota 1230.
Avvicinamento: dalla quota 1150 si continua a seguire il tracciato per trattori (prendere la traccia che devia verso destra nei pressi di muri di pietra a secco), comunque sempre segnato e ben evidente (freccie con vernice rossa su alberi e massi), raggiungendo una radura a quota 1330m. in questo punto la traccia non è evidentissima, almeno per un breve tratto, ma comunque non è difficile orientarsi: puntare alla base sinistra della bastionata rocciosa e proseguire sulla traccia segnata con vernice rossa, per poi raggiungere una seconda paretina rocciosa transitando alla sua base proseguendo verso destra, fino a raggiungere il cono di deiezione delle valanghe che scendono lungo la rava. Da questo punto in poi l'itinerario diventa intuitivo: la rava è quasi tutta visibile per il suo intero sviluppo (o perlomeno è intuibile) e non resta che salirla.
Il canale presenta una pendenza mai banale e la valutazione oggettiva varia tra un impegno BSA ed OSA. Data l'esposizione poco soleggiata durante la giornata (O-NO) e la natura del manto (duro al mattino) sono comunque consigliabili i rampant oppure i ramponi.
La discesa per l'intinerario di salita.
4 commenti:
COMPLIMENTI PER LA GITA!!!!IL CAVALIER SILVIO PRELEVA I SUOI ARMAMENTARI DALLA ZAINO SOLO IN OCCASIONE DELLA SOLITARIE CON TEMPO PESSIMO O IN OCCASIONE DI SCALATE A CUCUZZOLI DI 2000 MT. NEL CORSO DI UNA GITA,COMUNQUE, C'E' SEMPRE UNA PARTICOLARITA' CHE CARATTERIZZA LA GIORNATA ALIMENTAZIONE, FOTOGRAFIA, ORIENTAMENTO, ABBIGLIAMENTO, GUANTI IN PARTICOLARE IN QUANTO E' NOTA LA SUA AVVERSIONE AL FREDDO SPECIALMENTE ALLE ESTREMITA' DEL CORPO.IN EPOCA DI GLOBALIZZIONE FINO AD OGGI NON CREDO ABBIA REPERITO SUL MERCATO UN PAIO DI GUANTI IDONEI. ULTIMAMENTE SI COPRE SEMPRE IL NASO CON UNA MASCHERA, SECONDO ME, PIU' PER IMPEDIRE CHE SI ALLUNGHI A SEGUITO DELLE NOTE MARACHELLE CHE PER RIPARARSI DAL FREDDO.
semplicemente un MITO...!!!
CARO CAVALIER ANGELO PERCHE' NON HAI PUBBLICATO LA FOTO DI VETTA????SECONDO ME SIETE ARRIVATI ALL'IMBOCCO DELLA RAVA!!!CHI VA CON LO ZOPPO IMPARA A ZOPPICARE, RECITA UN NOTO DETTO POPOLARE.
Scusami se tardo a rispondere. Le foto della cima sono pubblicate sull'apposito album, visto l'ordine emanato da sua Eccellentissima ...
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