giovedì 23 ottobre 2008

Invito

Invito solennemente sabato prossimo i membri di codesto nobile ordine a partecipare all’ascensione dell’ultima cima abruzzese dei miei 2000 (Monte Ginepro e vicino Monte Passeggio).
Fatemi sapere,così preparo grappa,Prosecco e torta.

lunedì 20 ottobre 2008

Monte Bellaveduta e Rocca Altiera/2

Il Cavalier, nonché Santo ,Gabriele delle Rupi omette però di citare alcuni episodi.
Dovete sapere che tanto s’orienta il Gabriele pe li sentieri,quanto si smarrisce pe li asfalti.
Stavamo cercando la sterrata da cui attaccare l’inespugnabile Monte Bellaveduta.
Gabriele delle Rupi ,contro ogni indicazione riportata dalle guide,insiste nel voler imboccare una sterrata che si trova almeno 2 o 3 chilometri prima della nostra.
Non lo ascoltiamo,e proseguiamo fino alla sterrata giusta.
Non contento il Pontifex sfodera un curioso detto : “ C’è chi va a hertz e chi va a megahertz”.Rimaniamo un po’ allibiti…sia perché fino a quel momento mai nessuno di noi si era imbattuto in proverbi elettrotecnici,sia perché il Gabriele con quel detto intendeva vantarsi (lui dava per scontato di stare dalla parte dei megahertz)in un momento di sua grave defallaince…
Non sto a riportare gli epiteti ed i lazzi che il Cavalier Gabriele si è così tirato addosso…
Ma non posso invece tacervi l’ennesimo prodigio di cui è stato artefice.A 500 metri dalla sterrata giusta,secondo la nostra guida dovevamo trovare un monumento a Don Bosco;per sincerarci d’essere sulla strada buona,andiamo a cercarlo...:


Naturalmente il prodigio fa subito risalire le azioni del Santo delle Rupi,e da un taglio netto alle nostre critiche.
Ma di lì a poco le quotazioni del Santo precipitano di nuovo,inesorabilmente.
Abbiamo conquistato il Bellaveduta,sulla strada del ritorno ci fermiamo in un bar di una contrada sperduta… si sta parlando di cose normali (…”mi dia una birra,le patatine,si può avere un bicchiere d’acqua”…)quando improvvisamente S.Gabriele chiede alla barista (si noti che siamo ad un’altitudine di circa 400 metri) : “Com’è l’innevamento qui da voi?”
Eh,si…non avevamo ancora parlato di questo tic del Santo: dovunque si trovi (a Tortoreto come a Roma,a Campo Imperatore come all’Ipercoop) lui interroga immancabilmente bariste e commesse sull’innevamento locale…
Inutile riportare la risposta della barista (…”sulle montagne nevica,ma qui da noi praticamente mai”….),l’effetto è quello solito delle fulminanti uscite del Santo: scompiglio e confusione mentale di tutti i presenti…

MONTE BELLAVEDUTA E ROCCA ALTIERA

SIAMO NELLA ZONA PIU' REMOTA DEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, MOLISE E LAZIO E, PRECISAMENTE, SUL VERSANTE LAZIALE (LOCALITA' SETTEFRATI) A CONFINE CON IL GRUPPO DELLA MAINARDE CHE ABBIAMO GIA' VISITATO IN PIU' DI UNA OCCASIONE. LA META DELLA NOSTRA GITA E' IL MONTE BELLAVEDUTA MT. 2061 CHE FA DA BALUARDO ALLA VALLE CANNETO CHE DIVIDE LA DORSALE MONTE PETROSO - META DA QUELLA BELLAVEDUTA - ROCCA ALTIERA.DOPO AVER ATTRAVERSATO IL CENTRO ABITATO DI SETTEFRATI SI PRENDE L'INDICAZIONE TURISTICA PER LA VALLE CANNETO E SI PERCORRE LA STRADA ASFALTATA PER CIRCA 5 KM. FINO AD ARRIVARE AD UN PIAZZALE DOVE E' POSTA UNA STATUA DI SAN GIOVANNI BOSCO. ARRIVATI AL PIAZZALE, SI TORNA INDIETRO PER 5OO METRI, E SI PARCHEGGIA IN CORRISPONDENZA DI UN INCROCIO CON UNA STERRATA SBARRATA CON UN'ASTA METALLICA OVE E' POSTO UN CARTELLO DI DIVIETO DI TRANSITO E SU UN MASSO E' INDICATO IL SEGNAVIA N.6 DEL PARCO. SI PERCORRE INTEGRALMENTE LA STERRATA FINO AL SUO TERMINE DOVE C'E' UNA VASCA IN CEMENTO.DALLA VASCA, CI SI INCAMMINA IN DIREZIONE NORD-EST, FINO AD ARRIVARE AD UN'ANTENNA NELLA CUI PROSSIMITA' C'E' UN LAGHETTO.SEGUENDO LA TRACCIA DI SENTIERO, SEMPRE IN DIREZIONE NORD-EST, DEBITAMENTE SEGNATO IN ROSSO, SI ARRIVA SULLA CIMA DEL MONTE BELLAVEDUTA, DOPO AVER ATTRAVERSATO IL PASSO DELLE PORTELLE, SITO SULLA CRESTA CHE UNISCE LA NOSTRA MONTAGNA AL MONTE ROCCA ALTIERA DI MT.2018.AL RITORNO CONVIENE PASSARE SULLA VETTA DI ROCCA ALTIERA,CONTINUANDO LUNGO LA CRESTA E TRALASCIANDO SULLA DESTRA IL SENTIERO. SCENDENDO SENZA ESITAZIONE IN DIREZIONE SUD SI RIPRENDE IL SENTIERO PERCORSO IN SALITA CHE SI SEGUE SINO ALLA MACCHINA.

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