giovedì 5 aprile 2012

Camicia (Canale del CENTENARIO e FORNACA)


l'itinerario (foto di repertorio)


in salita Fox e Pupetta

il Paginone

sotto le rocce sommitali

Fox mi sfida a risalire sci ai piedi il ripido canalino sommitale del Paginone (quello solitamente percorso in discesa)....

.... accetto la sfida,ma le difficoltà sono notevoli!Come ha detto già qualcuno:"molta aria sotto le solette!"

il Prena

sulla vetta trentini e gardenesi

il bel canale Nord-Ovest...

...oggi più ripido del solito causa scarsità di neve!

l'inizio del ripido
canalino


quest'anno molto più difficile del solito:è diviso longitudinalmente in due metà, la dx sopraelevata di 1/2 m. rispetto alla sx

superata la difficoltà si scia sotto le rocce...

....stupendamente!



magnifica superFornaca!

martedì 3 aprile 2012

31 marzo 2012, Canale del Tempio, Corno Grande



Poteva essere una tranquilla e solenne uscita quella di sabato scorso al Canale del Tempio.


E’ stata infatti una tranquilla visita pastorale del Pontifex sulla cima del Corno Grande.
Alla Sua comparsa l’emozione dei presenti è stata grande. I primi ad accorgersi della Presenza sono stati gli aquilani. Poi è stata la volta dei teramani. E poi le genti sono accorse al Suo cospetto da ogni dove. E di “gente da ogni dove” sabato ce n’era parecchia! Mentre le genti accorrevano io aspettavo. Venti minuti ho dovuto aspettare! (ero già passato poco prima sulla cima, e mi trovavo un po’ più in basso).


E’ stato anche un tranquillo week end di terrore per il Cavalier Velluto.
Ma ormai il Cavaliere è pronto a tutto, e affronta con abnegazione ( e con indubbio successo!) il suo percorso iniziatico. E’ il primo martire dell’ordine, San Velluto Martire:


Ma faccio un passo indietro.
Appuntamento alle 6, c’erano il Pontifex in carne e ossa, il Cavalier Velluto e io.

Il primo problema della giornata era naturalmente la ricerca per il Pontifex di un bar che fosse ben ricolmo di donnine bariste belle brave allegre ( noterete che esistono certe affinità con l’Altro che pontificava fino a novembre 2011, che poi ha improvvisamente smesso…). La scelta non poteva che cadere sul bar della Teramo Mare, a S.Nicolò, noto per le bariste che fanno il cappuccino con cuoricino al Pontifex.
Che delusione…c’era solo un barista maschio in servizio!
Ma il Pontifex colpisce baristi di ogni ordine e grado, e il cappuccino gli è stato servito così:
Dicevo…poteva essere una tranquilla uscita ma invece qualcosa non è andato per il verso giusto…e si è aperta una vistosa ferita nella Pontificii Maiestatis ( trad.: “Vanità di Gabriele”).


Stavamo avvicinandoci alla base del nostro Canale. Il Pontifex , con rispetto parlando, ha un pò sbagliato strada: ha deviato dal percorso corretto che passa sulla Sella del Corno Grande, per poi piegare verso est sotto al Sassone, ed ha puntato dritto verso il nostro canale un po’ dopo la Sella del Monte Aquila, facendoci fare su e giù per le gobbe di Campo Pericoli.

Arrivati all’imbocco del Canale del Tempio ci avvicina un ragazzo, e il Pontifex:
“TU CHI SEI? DA DOVE VIENI? DOVE VAI? LO SAI CHI SONO? SAI CHI E’ IL PONTIFEX?”
Il dramma si è consumato in un attimo:
“No” lo sventurato rispose.
Dopo aver ripetuto più volte la domanda, ed essersi accertato che lo sventurato non stesse mentendo, il Pontifex, sbigottito e intristito, e approfittando della richiesta dello sventurato medesimo di accodarsi a noi, ha chiesto in cambio di giurargli che avrebbe consultato il nostro blog per capire chi fosse il Pontifex.
Lo sventurato lo ha giurato, ha dovuto dire il suo nome - Rinaldo, la sua provenienza - Pratola Peligna, e finalmente ha potuto seguirci nella salita.
Solo che dopo mezza salita si è stufato, ha superato il Pontifex, e se n’è andato da solo e di gran carriera per le zone sommitali. Lo sbigottimento del Pontifex è cresciuto.
Mentre salivamo con ieratica calma com’è costume del Pontifex, il pratolopelignese sgattaiolava sulla salita e si infilava nel punto più critico del canale: uno stretto camino che serpeggia all’interno di una grossa formazione rocciosa che “ chiude” il canale. A quel punto o si affronta il camino, oppure si devia a destra (Direttissima) o a sinistra (Bissolati).
Il pratolopelignese era già un puntino in lontananza quando il Pontifex ha cominciato a gridargli:
“COM’E’ LI? SI SALE?”
“Si”
E dopo 5 minuti:
“COM’E’ LI? SI SALE?”
“Se volete salire tirate fuori le corde, o girate al Bissolati”
Dopo 5 minuti… il pratolosventurato era sempre più lontano… il Pontifex imperioso:
“ ASPETTACI LI’”
Il pratolodispettoso si è guardato bene dall’obbedire, ha visibilmente accelerato e senza rispondere più ai richiami pontificali è sparito.
Benchè molto prostrato, a quel punto il Pontifex ha sfoderato tutta la sua antica maestria, e da primo ci ha condotti lungo il camino, facendo un po’ di tiri su misto e piccole goulotte.



Relazione


Dal piazzale dell’Albergo di Campo Imperatore (2135 m), si oltrepassa l’Osservatorio Astronomico sul sentiero che porta al rifugio Duca degli Abruzzi, imboccando poco più in alto (2210) il sentiero estivo che traccia un lungo traverso per inerpicarsi nel tratto finale sulla Sella di Monte Aquila(2335). Dalla Sella di Monte Aquila si prosegue verso nord (sentiero 4) e verso il Corno Grande. Dopo un chilometro circa si oltrepassa la Sella di Corno Grande (2421), piegando verso est un po’ sotto il Sassone (caratteristico e ben visibile roccione isolato a quota 2500).
Da ovest verso est la parete è solcata nell’ordine da 4 canali principali: Venendo dal Sassone l’imbocco del canale, da non confondere con quello del successivo Bissolati, è abbastanza evidente.
Il canale sale ripido (40-45°) ma senza particolari difficoltà, fino a quota 2800 circa. Peraltro abbiamo trovato una neve perfetta per la salita, compatta ma non troppo ghiacciata.A quota 2800 circa una grossa formazione rocciosa “chiude” il canale. Nel bel mezzo di questa formazione è inciso un camino, che noi abbiamo risalito. In alternativa si devia a destra (Direttissima) o a sinistra (Bissolati) (classiche deviazioni battute dagli sci alpinisti).
Abbiamo fatto qualche tiro (avevamo solo una corda da 30 mt) all’interno di questo stretto e bel camino, su un misto di roccia e piccole goulotte, e con pendenza decisamente più accentuata del resto del canale. Usciti dal camino si è proprio sotto la cima occidentale del Corno Grande.

M.Amaro e Vetta Occ.le C.no Grande con gli sci ai piedi…2 direttissime e discesa.



“La prima”: Martedì 27 marzo direttissima di M.Amaro “dritt pè dritt” in salita e discesa per la verticale della stessa, cosa che non avevo mai fatto e che in discesa soprattutto mi è stato possibile grazie alle condizioni della neve, con un buon fondo ma con bella neve trasformata superficiale !


La giornata metereologicamente perfetta e le buone condizioni della neve hanno fatto da corollario all’uscita che mi ha visto con Claudio “Contadino” partire alle 08:00 verso la “giumenta bianca” con una temperatura attorno ai 2 gradi. Il sole che man mano si alzava in cielo non è riuscito ad ogni modo a “mollare” la neve che si è tenuta dura quasi fino in vetta. La decisione di tirare su per uno dei canali centrali (gli ultimi 500 metri con i ramponi) ha voluto rappresentare un diversivo al classico pendio a destra che tipicamente viene salito e poi disceso.


I 1500 metri di salita (gli ultimi 150 per me …con un po’ di affaticamento) sono stati ampiamente gratificati da una splendida discesa fino ad oltre il bosco, a pochissima distanza dall’auto, raggiunta attorno alle 14:00.


“La seconda” domenica 1 aprile: è nata per caso… c’era un “Canale del Tempio” pronto da salire in compagnia di Pontifex e soci… ma un fine settimana un po’ caotico mi ha portato a rinunciare a questa ed a valutare una proposta di adesione alla “traversata bassa del G.Sasso” propostamida Stefano e organizzata nell’ambito di un corso base di sci-alpinismo.

La mia idea però al momento in cui sabato sera ho deciso di accettare è andata subito all’alternativa “traversta ALTA” , raggiungendo la cima di C.no Grande e scendere poi per Calderone e Vallone dei Ginepri.


delle due cose mai fatte: Traversata Alta e Ginepri, mi è riuscita solo la prima (in quasi solitaria) in quanto la discesa dalla vetta.occ.le ha coinciso con la chiusura totale della visibilità, causa nebbione impenetrabile !


La salita, dopo aver lasciato il gruppo a Campo Imperatore e che dovevo ritrovare alle 15:00 ai Prati di Tivo per riprendere insieme il pulmino, è stata gratificata da sole, e da ottima neve dura per progredire sulla “direttissima”. L’arrivo in vetta dopo scarse 3 ore di sci in spalla, ma come già detto al momento dell’attacco della discesa “sa chius tutt” e la titubanza nell’affrontare il primo muretto del “Calderone” è stata vinta in compagnia di amici occasionali di Avezzano incontrati sull’itinerario.


La discesa è stata quindi compiuta insieme a loro, in una sorta di “mutua collaborazione”, tra me che sono state decine di volte “lì sopra” e loro che forse c’erano stati di meno (per alcuni era una prima) ma dotati di una traccia “GPS” !

La discesa è stata una sorta di “allegra avventura” percorsa con attenzione e giudizio, ma comunque gratificante per la qualità della neve che in fondo è stata apprezzabile fino ai Prati di Tivo, e per lo spirito di gruppo che ha unito tutti !



Chiaramente la mia idea originaria di “girare a Sinistra” per la Sella dei 2 corni e Ginepri è stata abbandonata in maniera più che responsabile da parte mia….

La soddisfazione di “vedere” prima il Franchetti …poi le Cornacchie indi le Scalette (unico punto sci in mano per 50 metri) ed infine il pulmino in una sorta di percorso a ostacoli in mezzo alla nebbia, è stata enorme…anche perché ci tenevo ad aggiungere alla “mia onorata carriera” quest’altro tassello “classico” !


Una birra in compagnia degli Avezzanesi e un po’ di risate coi Pescaresi al ritorno in Bus e la “doppia” si è conclusa !

alle prossime...

(come sempre clicca sul titolo per le foto....)

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