sabato 18 gennaio 2014

tra le pagine del Libro Aperto

eccomi qua a raccontare i ricordi,  gran bella giornata il 31 dicembre 2013
e Gianbroz e il sottoscritto hanno voluto essere gli ultimi del 2013 a scendere i bei pendii del Libro Aperto
bella montagna dell'appennino tosco emiliano di circa 2000 metri

la gita parte dai "Taburri" località ai piedi della montagna ed è anche a piedi che inizia la nostra salita , una leggera spolverata notturna rivitalizza l'ambiente di inverno... ma è davvero poca ,il profumo della polvere sveglia comunque il nostro spirito e la gita inizia sul cavallo di S Antonio .....
a quota 1400 troviamo la neve e il sole e in ambiente surreale , lontano dai preparativi dei festeggiamenti prossimi, puntiamo la ripida  pagina che sembra meglio coperta dalla neve..
 la scelta si rivela giusta ma difficile ,e quella pagina , quella mattina , ci renderà la vita difficile.
sotto i pochi cm di neve si cela un fondo durissimo e sui pendii sommitali ,dove il vento ha lavorato e il sole accarezza con i suoi raggi solo in parte il ripido pendio  .
a 150 metri dalla cima siamo costretti a togliere i rampant e a mettere i ramponi , le inversioni sono al limite della sicurezza e un errore può comportare una scivolata di 400 metri.
completata la delicata operazione ci avviamo verso la sella che separa le due vette , dalla cima ovest il panorama si apre a 360 gradi ma è la piramide ghiacciata della vetta più alta a magnetizzare l'attenzione....
è proprio bella..
 Ci aspetta ora la discesa.. una tavola liscia e ghiacciata con pendenze sostenute ,
 le lamine mordono il ghiaccio e le vibrazioni penetrano in tutto il corpo , la tensione è massima ,arriva la prima curva e si deve fare,,, tutto fila liscio e la sfida continuerà per ancora parecchie centinaia di metri .cerchiamo nel canale i lati più assolati con la speranza di trovare la neve più ammollata...
finalmente la pendenza cala e torna il sorriso .
il Libro ci ha salutati così .....
ricordandoci di non sottovalutare mai nulla ,non sopravalutare mai noi stessi e essere sempre preparati tecnicamente e psicologicamente. 
la montagna sa mettere a nudo  i nostri limiti come altri ambienti non fanno.
 eccoci di nuovo tra i boschi di faggio a camminare verso valle.... a pensare alla prossima gita
a abbandonare lo sguardo sulla meraviglia che ci circonda..... a quella bellezza che salverà il mondo.
Buon Anno    Cavalieri  della Polvere   Buon Anno adorato Pianeta.




































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