sabato 12 settembre 2009

dalla "Cassin" al "mezzo sterzo" , il passo è breve!

Proprio così, pregiatissimi Cavalieri. Lo stesso uomo che solo pochi giorni fà si è reso protagonista di una magnifica salita sulle Dolomiti, ripetendo la via "Cassin" alla Torre Trieste, oggi ha compiuto una nuova strabiliante impresa.
Infatti il citato Cavaliere, non ancora appagato dalle sue ultime gesta, appena rientrato nella Terra di origine si è subito proposto per una gita in MTB, ben sapendo che questa è l'attività che prediligo negli ultimi due anni nella stagione secca.
Visto il livello del compare di gita (questo va fortissimo pure in bicicletta), non mi restava che scegliere una gita adeguata alla circostanza e così che, dopo aver verificato accuratamente la meteo nella zona, la scelta è caduta sul magnifico itinerario nel PNA (LM) che da Scanno culmina sulla Serra del Campitello, dopo aver attraversato la valle Jovana, passo Godi, la valle dei Campanili, i Piani di Ferrojo e la bellissima radura del Coppo di Campitello.Fatta eccezione per un paio di agguerriti "pastori abruzzesi" che ci hanno inseguito, la gita scorre senza difficoltà fino al momento di iniziare la discesa dal valico del Campitello verso lo stazzo del Campo, dove il nostro "uomo di punta" inizia a fare improbabili evoluzioni sulla ruota anteriore del suo mezzo che in breve lo costringono ad una spettacolare caduta nel canale sottostante. Beh, io che ho vissuto la scena da spettatore, vi posso garantire che non avevo ancora visto nulla di simile, neanche un altro intrepido Cavaliere era arrivato a tanto.
Accertato che il Pier era sopravvisto al capitombolo, ho dovuto constatare che la sua MTB non aveva avuto la stessa fortuna. Infatti il lato sinistro del manubrio della bici si era spezzato in due parti, con molti pezzi sparpagliati tra erba e le rocce circostanti.Tra questi anche un nuovo e costoso GPS.
Che fare? Pier decide di scendere a piedi, nonostante lo avessi avvertito che c'era da percorrere ancora tutta la discesa fino allo stazzo e poi il lungo sentiero del vallone Tempesta. Mantenendo una velicità costante di 8 kmh, in breve Pier raggiunge lo stazzo del "Campo" che gli faccio visitare per mostrargli di quale "patrimonio" sono dotati i nostri colleghi bikers di Scanno.
Evidentemente la breve sosta è stata illuminante per lo sfortunato atleta il quale, riprenedendo a scendere a piedi, ha riflettuto su quello che gli avevo detto poco prima ed ha realizzato che doveva compiere una nuova impresa. Ci siamo messi subito al lavoro, togliendo le parti in eccesso e fissando (non vi dico con cosa) la leva del freno anteriore al cannotto del manubrio, così che il Pier rimonta sulla sua MTB con "mezzo sterzo" e si lancia nell'ardua discesa nel vallone Tempesta, che non è affatto banale neache con la MTB perfettamente efficiente.
Insomma, anche se dolorante in diverse parti del corpo e con la mano destra quasi paralizzata dalla fatica e nonostante una foratura nella valle del Tasso, il nostro Cavaliere Pier ha concluso la gita fino al parcheggio dove avevamo lasciato l'auto.

Altro che "cicloescursionismo" .....

mercoledì 9 settembre 2009

Per Rialzare Un Pò il Tiro





In risposta al disappunto del post precedente eccovi serviti....
Il giorno tanto atteso sta per arrivare….il meteo ha promesso un fronte di alta pressione con aria fresca che ci dara’ la condizione ideale per affrontare la gita tanto agognata che da un paio di mesi a questa parte cercavamo di organizzare: La CASSIN alla Torre TRIESTE. Una via simbolo per l’ambiente in cui e’dislocata,per il tipo di roccia ed anche per la sua difficolta’. Cosi ci organizziamo al meglio valutando sia il dormire all’attacco che al rifugio Vazzoler. La scelta e’ricaduta sul rifugio per motivi di orari e tempistiche strette( il socio il giorno prima si e’sparato lo spigolo del velo…) e che poi si e’ rivelata un ottima scelta visto anche le temperature un po’basse che al mattino,con partenza a freddo,ci avrebbero ammazzato mentre con un’ora di cammino abbiamo avuto il tempo di digerire la cena e scaldarci un po’ per questo viaggio. I primi tiri vanno via lisci ma una sosta di una probabile ritirata ci inganna al 4 tiro e ci fa deviare erroneamente in un punto morto che mi costringe ad un traverso su roccia un po’di dubbia qualita’per tornare sulla giusta via.Il tutto ci fara’perdere una mezz’ora. Comunque in quattro ore siamo al cancello che ci eravamo prefissati: la seconda cengia dove ci attendono altri 10 tiri x la cima. Quindi con serenita’di non dover ne scendere col buio o bivaccare da qualche parte iniziamo la scalata sul pilastro iper slanciato della torre dove la qualita’ della roccia aumenta esponenzialmente. Qui pero’inizia anche il mio calvario….la stanchezza si fa sentire visto il mio periodo di inattivita’e sulle braccia arrivano i crampi che mi portero’fino a casa. Dopo 8 e mezza siamo in cima con un panorama fantastico, una piccola pausa per rifocillarci e ci prepariamo per la discesa da questo colosso che viene considerata una delle piu’complesse delle dolomiti. Noi optiamo per le calate in doppia dalla via sportiva di Nadali che ci deposita direttamente sulla 2 cengia con 8 doppie ( anche 7,noi per paura che non arrivasse alla sosta ci siamo fermati prima e ne abbiamo fatta 1 in piu’). Doppie comode ma con un po’ di patema vista l’esposizione della parete e il timore dell’incastro corde. Tante’che affianco alle nostre calate erano presenti altre calate a chiodi su cui un paio di corde si erano incastrate e abbandonate… Da qui seguiamo le indicazioni della vecchia discesa ma parlando del piu’ e del meno non ci accorgiamo che abbiamo imboccato il canale sbagliato e ci e’toccato fare altre 5 doppie in un ambiente dove trovarsi con il cattivo tempo non lo consiglio a nessuno. In queste doppie le corde hanno deciso di fare i capricci e calata dopo calata si ingrovigliavano sempre di piu’aumentando il rischio di arrivare giu’tardi. Una volta usciti dal canale abbiamo compreso il perche’la sera prima alle 22 vedevamo delle luci che scendevano dal sentiero d’attacco….il tempo vola via come nulla in quei posti se non ci si da’una mossa. Cosi entusiasti giriamo le scarpe verso valle, ed in meno di 45m siamo alla macchina da dove salutiamo per l’ultima volta la torre con l’arrivederci al prox anno. Partiamo pronti per passare da casa del Lore,lavarci,mangiare e partire per Milano con arrivo alle 01 di notte dormire 4h e svegliarmi per andare a lavoro…..stanco ma con in mente delle sensazioni stupende….

DATEVI UNA MOSSA!!!!

CARI CAVALIERI DA UN PO' DI TEMPO VOLEVO DARVI UNA STRIGLIATA ED E' ARRIVATO IL MOMENTO PROPRIO DOPO LA CENA CONVIVIALE DELL'ORDINE PERCHE'IN QUELLA CIRCOSTANZA HO MESSO A FUOCO DIVERSI ASPETTI NEGATIVI CHE RISALTANO DALLE SS.LL.IN PRIMIS, L'APATIA E L'ABBASSAMENTO DEL LIVELLO SPORTIVO DI ALCUNI DI VOI. ORMAI MI SONO RASSEGNATO, E CREDO ANCHE QUALCUNO DI VOI, ALLA MALATTIA CRONICA CHE HA COLPITO IL CAVALIER SILVIO CHE, COME E' NOTO, E' QUELLA DI CONQUISTARE SOLO CIMETTE AL PUNTO TALE DA MERITARSI IL NOMIGNOLO DI "UOMO DELLE CIMETTE".IL SUO GIOCO AL RIBASSO STA TRASCINANDO CON SE' ALCUNI ILLUSTRI CAVALIERI TRA I QUALI IL NOTO "IL MASCHERONE" CHE PER NON ESSERE DA MENO SCALA SOLO GOBBETTE E, DI CONSEGUENZA, SI E' CONQUISTATO SUL CAMPO L'APPELLATIVO DI "UOMO DELLE GOBBETT".I BIKERS, DA NOTIZIE ASSUNTE IN QUELLA SEDE, HANNO CONFESSATO DI PASSEGGIARE CON LE LORO BICI SULLA STRADA PARCO E SULLA RIVIERA RINUNCIANDO AD ANDARE ANCHE PER LE SAGRE.NELLA STESSA SERATA E' GIRATA VOCE CHE UN CAVALIERE HA INTRAPRESO LA STRADA "DEL'ESCURSIONISMO EROTICO" ANDANDO A CAMMINARE IN FAMOSE CALE MARINE FREQUENTATE DA NUDISTI.URGE APPURARE SE DETTE CALE SONO FREQUENTATE DA UOMINI O DONNE, CON LA CONSEGUENTE ESPULSIONE DALL'ORDINE, NEL CASO FOSSERO SOLO UOMINI.ALLA PRESENZA DI TALE SITUAZIONE CHE MORTIFICA IN NOSTRO BLOG, SOLO IL PONTIFEX MAXIMUS,TIENE ALTO IL NOME E SOPRATUTTO IL LIVELLO TECNICO DELLO STESSO.PROVA NE E'CHE ULTIMAMENTE E' TORNATO AD ARRAMPICARE CON LA SPERANZA DI DARE UN BUON ESEMPIO A TUTTI VOI. GODETEVI QUESTE FOTO SCATTATE SULLA VIA "DUE GENERAZIONI" E "MALLUCCI-GERI-LAGOMARSINO" SULLA 2^ SPALLA DEL CORNO PICCOLO.

lunedì 7 settembre 2009

L'UOMO DELLE CIMETTE E L'UOMO DELLE GOBBETTE:UNA COPPIA PERICOLOSISSIMA!!!!



COME VI AVEVO PREANNUCIATO NEL PRECEDENTE POST NEL QUALE HO PARLATO DELLA POSSIBILE AGGRESSIVITA' DELL'UOMO DELLE CIMETTE, SABATO SCORSO, DURANTE UNA ESCURSIONE NEL PARCO NAZIONALE D'ABRUZZO, HO AVUTO LA CONFERMA E LA CERTEZZA DI QUANTO AFFERMMATO IN QUANTO HO DOVUTO SOCCORRERE UN MALCAPITATO ESCURSIONISTA CHE HA SUBITO UNA VERA E PROPRIA AGGRESSIONE AL PUNTO TALE DI ESSERE DENUDATO.IL MIO INTERVENTO HA CONFERMATO ANCHE L'APPARTENENZA ALLA STESSA FAMIGLIA SCIENTIFICA DELL'UOMO DELLE GOBBETTE E DELL'UONO DELLE CIMETTE IN QUANTO, OLTRE AD INDOSSARE IL MEDESIMO CAPPELLO, AGGREDISCONO CONGIUNTAMENTE, COME SI EVINCE DALLA FOTO.UN'ALTRA PARTICOLARITA' CHE LI UNISCE E' LA LORO GOLOSITA',UNO E' GHIOTTO DI BARRETTE ENERGETICHE (L'UOMO DELLE CIMETTE) E L'ALTRO DI DOLCIUMI (L'UOMO DELLE GOBBETTE).TESI AVVALORATA DAL FATTO CHE L'UOMO DELLE GOBBETTE E' STATO TROVATO IN POSSESSO DEI FAMOSI AMARETTI DI GUARDIAGRELE ED ANCHE PERCHE'L'ESCURSIONISTA AGGREDITO PARE FOSSE IN POSSESSO DI "BISCOTTINI DELLA MAMMA".DA QUANTO DICHIARATO, L'ESCURSIONISTA, QUEL GIORNO, AVEVA CON SE' SIA DELLE BARRETTE ENERGETICHE CHE I PREDETTI BISCOTTI E QUESTO DOVREBBE ESSERE SUFFICIENTE PER SPIEGARE L'AGGRESSIONE CONGIUNTA.UNA COSA E' CERTA: EMTRAMBI HANNO IL LORO HABITAT NATURALE AD UNA QUOTA INTORNO AI DUEMILA METRI STANTE AGLI ULTIMI AVVISTAMENTI E, DA ULTIMO, ALLA LORO CATTURA. COMUNQUE, CARI CAVALIERI POTETE CONTINUARE AD ANDARE IN MONTAGNA SPENSIERATAMENTE PERCHE' ENTRAMBI SONO STATI ASSICURATI ALLE FORZE DELL'ORDINE, COME POTETE RILEVARE DALLA FOTO.

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