mercoledì 22 agosto 2012

MARMOLADA-P.Penia. Traversata:salita:ferrata Ovest;discesa:via normale sul ghiacciaio

Marmolada - Punta Penia (cresta W) - 3343 m
Regione: Trentino Alto Adige Dolomiti - Alpi Dolomitiche - Gruppo Marmolada
Provincia: Trento
Punto di partenza: Rifugio Pian dei Fiacconi (2625 m)

Versante di salita: W
Dislivello di salita: 800 m
Dislivello totale: 1518 m
Tempo di salita: 4,00 h
Tempo totale: 5,30 h
Difficoltà: EEA - AR - III- - PD+
(scala difficoltà)

Periodo consigliato: estate



Il percorso di salita
Punti di appoggio: Cap. P. Penia (q 3343 m) - Rif. Pian dei Fiacconi (q 2625 m)
Tipo di salita: Sentiero e traccia, via ferrata

Attrezzatura:
Introduzione:
Interessantissima e classica ascensione alpinistica alla “Regina delle Dolomiti”. L’itinerario riassume in sé le principali caratteristiche di una buona, divertente e non difficile via alpinistica: avvicinamento su sentiero e facile ghiacciaio, via di roccia (ferrata) e, a seconda delle condizioni di raffreddamento climatico, di misto; vetta e discesa su ghiacciaio crepacciato. La compresenza di elementi così spiccatamente alpinistici richiede una ovvia preparazione tecnica e un ottimo allenamento fisico, così da rendere la bellissima via sconsigliata ai neofiti se non accompagnati da una buona guida, ma assai consigliata invece a coloro che in possesso di discrete abilità desiderino cimentarsi in una ascesa di sicure soddisfazioni. Il percorso permette di osservare da “dentro” il magnifico articolarsi di questo massiccio spiccatamente disomogeneo: ai ghiacciati pendii del versante nordico infatti si oppongono i vertiginosi precipizi della parete meridionale (osservabili in alcuni tratti dalla via ferrata). I rilievi più importanti (da Ovest a Est) sono: Gran Vernel (3210 m.), Piccolo Vernel (3098 m.), Punta di Penìa (3343 m.), Punta di Rocca (3309 m.), Piz Serauta (3035 m.).
Accesso:
Verso il passo di Fedaia, da Canazei (1450 m.), passando per Penia; in prossimità del lago Fedaia (2053 m.) attraversare la diga e parcheggiare presso la cabinovia Ciampac (2074 m.). Oppure da Caprile passando da Malga Ciapela, sempre verso il passo di Fedaia.
Descrizione della salita:
Prima parte, alla Forcella della Marmolada.
Partenza: 2625 m., Rifugio Pian dei Fiacconi. Arrivo: 2896 m., Forcella della Marmolada.
Profilo Altimetrico: 350 m. circa (perdita di quota dal Rifugio Pian dei Fiacconi).
Tempo effettivo: 1 ora e 45 minuti.
Difficoltà: EE la prima parte, F l’ascesa sul ghiacciaio del Vernèl, PD– la risalita alla forcella (AD in caso di ghiaccio).
Segnaletica: sentiero n. 606, bolli rossi, scritte a vernice nella prima porzione.

Seguendo le indicazioni dell’itinerario n. 606 ed alcune scritte a vernice (“via ferrata” – “Klettersteig”), si prosegue a mezza costa attraverso le pietraie in direzione ovest, perdendo lentamente quota ed entrando nel Vallone di Sot Vernèl. Si contorna la base dello sperone che dalla vetta discende verso nord e, piegando leggermente a sinistra, si risale faticosamente una pietraia morenica, riguadagnando quota, sino a scoprire il ghiacciaio del Vernèl che sale alla Forcella della Marmolada. Indossati i ramponi si risale il pendio ghiacciato puntando verso il canalino roccioso ai piedi della forcella e, aggirati sulla destra due stretti crepacci, si raggiunge la base delle rocce che danno sbocco al canalino roccioso.
Si risale con fatica lo stretto canalino (corde metalliche, attenzione in caso di ghiaccio o vetrato che qui può essere presente anche a stagione inoltrata) e si perviene alla Forcella della Marmolada, alla quale dall’altro lato sopraggiunge anche l’itinerario che conduce dal rifugio Contrin.
Osservati i resti di una postazione austriaca si percorre con l’ausilio di pioli un marcato traverso a sinistra (di solito ghiacciato) e si giunge all’inizio vero e proprio della via ferrata.

Seconda parte, la via Ferrata Cresta Ovest.
Partenza: 2896 m., Forcella della Marmolada.
Termine: 3343 m., Punta Penia, Vetta Marmolada.
Dislivello: 450 m.
Tipo ambiente: cresta.
Difficoltà: MD (alcuni brevi passaggi D in presenza di vetrato).
Possibilità di uscita: nessuna.
Tempo medio di percorrenza della via: 2 ore.
Struttura degli infissi: pioli, corda metallica, staffe.

Dalla Forcella della Marmolada (2896 m.) si traversa a sinistra pervenendo alla prima paretina, che si vince grazie ad una serie di gradini metallici e si giunge alla cresta rocciosa, attrezzata con corda metallica e pioli in ferro. Si prosegue lungo la cresta, con ampie svolte a destra e sinistra, si traversa nuovamente a sinistra aiutati da gradini metallici e si giunge ad una nuova paretina molto ripida, risalibile sempre grazie a fittoni e staffe.
Un ulteriore semplice passaggio in cresta conduce ad una lunga, ripida e liscia parete, affrontabile grazie ad una lunga serie di pioli metallici (alcuni ritorti).
Si perviene a questo punto ad un ballatoio (1 ora e 20’) con vista sulla incredibile parete sud e si prosegue a mezza costa sulla cresta sul lato settentrionale, risalendo alcuni tratti con l’ausilio di pioli e costeggiando altrove la corda metallica a mo’ di ringhiera.
Dopo un ennesimo traverso a sinistra e vinta una ulteriore porzione di cresta si raggiungono i pendii ghiaiosi ed il firn di vetta in corrispondenza di una marcata forcella alla nostra destra (1 ora e 45’).
Prestando attenzione all’erto pendio ghiacciato alla nostra sinistra si risale faticosamente in direzione della croce di vetta (traccia su neve o ghiaia) che ormai si rende visibile, ed oltrepassata la capanna di Punta Penia (gestita sino a metà settembre) si raggiunge la sommità della Marmolada (3343 m).
Discesa:
Terza parte, discesa lungo la Via Normale.
Partenza: 3343 m., Punta Penia.
Arrivo: 2625 m., Rifugio Pian dei Fiacconi.
Profilo Altimetrico: discesa con dislivello complessivo di 720 m.
Tempo effettivo: 1 ora e 30´ circa.
Difficoltà: PD (passaggi di I-II° nel canalino roccioso verso il ghiacciaio).
Segnaletica: traccia su ghiacciaio.

Dalla croce di vetta si scende verso nord lungo la “Schiena del Mulo” (Schena del Mul), per circa 20’, prestando attenzione ai pendii alla nostra sinistra che precipitano verso la parete nord ed a eventuali cornici di neve a destra (seguire la marcata traccia). Giunti ad una forcella sulla destra, evidenziata dalla presenza di una corda metallica, si abbandona il tracciato per ridiscendere il canale roccioso, lungo circa 100 metri, verso il ghiacciaio sottostante. Il percorso è interamente attrezzato con corde fisse che rendono più sicura la discesa; è comunque necessario prestare adeguata attenzione, evitando di smuovere sassi ed eventualmente assicurandosi con il kit da ferrata (passaggi di II° nella prima porzione e di I° nella seconda).
Legati in cordata, ramponi ai piedi e piccozza alla mano, attraversare la crepaccia terminale e contornare l’anfiteatro glaciale aggirando i primi crepacci. Eseguire un ampio cerchio verso la nostra destra, per ridiscendere zigzagando intorno ai numerosi, profondi ed aperti crepacci, sempre seguendo la traccia su neve. In taluni casi ed a seconda delle condizioni del ghiacciaio si renderà necessario l’attraversamento su ponti di neve: effettuarli sempre velocemente, un alpinista alla volta, assicurati dai colleghi. Puntare in direzione della Capanna del Ghiacciaio e del Rifugio Pian dei Fiacconi, sempre seguendo la traccia e giungendo nella parte terminale del ghiacciaio, incontrando infine le prime rocce montonate ove sarà possibile slegarsi e riporre negli zaini la propria preziosa attrezzatura.
Ridiscendere lungo le rocce levigate, su percorso non obbligato (alcuni omini in pietra), in direzione del Rifugio Pian dei Fiacconi (non è necessario transitare dalla Capanna del Ghiacciaio).
Note:
Il tempo totale dell’itinerario, escludendo pause e fotografie è di circa 6 ore, 6 ore e 30’. Evitare in caso di maltempo o condizioni climatiche incerte: la Marmolada è sovente “incappucciata” da densi vapori, perlopiù nelle ore pomeridiane, ed il cambiamento repentino di clima può far precipitare le temperature sotto zero, ghiacciando tratti di percorso, o sviluppando temibili temporali! Prestate la massima e dovuta attenzione!
la basca Azucena

Azucena (di Bilbao) e Julia (di Vitoria)

lungo la ferrata

Azucena

ferrata della cresta Ovest

vetta

io tra le due basche

ghiacciaio

discesa

Corda doppia per passare dalle rocce al ghiacciaio

salto di crepacci

parete Nord

discesasul ghiacciaio 

fine ghiacciaio

al Rifugio Pian dei Fiacconi

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