sabato 1 settembre 2012

Cima Falkner - 2999 m
Regione: Trentino Alto Adige (Trento) - Alpi Occidentali - Alpi Retiche - Gruppo Brenta


Provincia: Trento
Punto di partenza: Passo Campo Carlo Magno (q. 1700 m)
Versante di salita: SE

Difficoltà: EEA - AR - I+ - F
Periodo consigliato: estate
Punti di appoggio: Rif. Tuckett (q. 2270 m)
Tipo di via: Via normale
Tipo di percorso: Sentiero attrezzato

Introduzione:
 Per la salita di questa cima si deve percorrere necessariamente in un senso o nell´altro il sentiero attrezzato A. Benini.
Accesso:
 Da Madonna di Campiglio si prosegue fino a Campo Carlo Magno dove si lascia l´auto.Quindi con la funivia del Grostè siarriva a quota m. 2450 dove c´è la stazione a monte della cabinovia.Si prosegue e in 15 minuti si arriva al passo del Groste dove un cartello indica il Sentiero Benini.
Descrizione della salita:
 Si gira a destra seguendo le indicazioni e in circa 45 minuti dal passo si arriva all´attacco della ferrata, ci si imbraga e si prosegue per facili cenge attrezzate. Si arriva ad uno slargo del sentiero dove notiamo a destra su una roccia la scritta cima Falkner : giriamo e iniziamo una faticosa risalita per un canalino (I°) fino a raggiungere una selletta (la cima è a sinistra).Superato un passaggio un pò esposto in breve siamo in vetta . Bellissima vista su cima Brenta e Pietra Grande.
Discesa:
 Per la discesa è stato effettuato un bel gro ad anello. Si ridiscende fino al bivio e per rocce attrezzate si scende lungo il sentiero Benini fino al bivio con il s. attrezzato Dalla Giacoma (in alternativa si può proseguire fino alla bocca di Tuckett allungando di circa 1/2 ora) e scendiamo per un ripido sentiero in parte attrezzato con funi (facile) fino a raggiungere in 1 ora il Rifugio del Tuckett.
Note:
 Bellissimo giro con scorci unici sul Brenta . La via ferrata e' facile, prestare attenzione al canalino finale della cima, molto franoso.
dpo la Forcella dei Camosci

cenge

sotto il Campanille di Vallesinella

cengia sotto C. Falkner

in vetta a C. Falkner (panorama di Cima Roma e C. di Val Perse)

Io,Lu e Mariangela in vetta.

primi metri di discesa dalla vetta

nel canalone di C. Falkner

di nuovo sulle cenge

il canalone di C. Falkner

C.Sella

verso il Rif. Tuckett

venerdì 31 agosto 2012

WORM'S WALL AL 2° PILASTRO DI PIZZO INTERMESOLI




UN'ALTRA CHICCA CHE MI MANCAVA E GRAZIE AD ANDREA (DI DONATO GUIDA ALPINA) E ATTILIO, AMICO E COMPONENTE LA CORDATA MI SONO TOLTO QUESTA BELLA SODDISFAZIONE. DI UNA COSA SONO CERTO: SE LA VIA AVESSE UN ACCESSO PIU' COMODO SAREBBE SICURAMENTE UNA DELLE VIE PIU' RIPETUTE DEL GRAN SASSO. SI TRATTA DI QUATTRO TIRI SOSTENUTI DI  CUI TRE DI 5°, VERTICALI, ATLETICI E BEN PROTEGGILI CON DADI E FRIENDS SVOLGENDOSI PRETTAMENTE IN FESSURA  ED, INOLTRE, IN LOCO, CI SONO DIVERSE CLESSIDRE. L 'IDEA MI E' NATA AL MARE, SOTTO LA PALMA, IL GIORNO DI FERRAGOSTO. GIORNATA TRASCORSA ALL'INSEGNA DELLA GOGLIARDIA E DIVERTIMENTO, COMPLICE UN BEL GAVETTONE ORGANIZZATO AD ARTE DAL "GRANDE ASSENTE" CHE PENSAVA DI TURBARE IL MIO PISOLINO POMERIDIANO. MENTRE DORMIVO BEATAMENTE SUL LETTINO SONO STATO INVESTITO IMPROVVISAMENTE DA UN 'ONDATA D'ACQUA CHE MI HA DOLCEMENTE SVEGLIATO, COME SE STESSI USCENDO DA UN SOGNO. COME D'INCANTO SONO APPARSE QUATTRO RAGAZZE CHE SORRIDEVANO, CONTENTE  PER AVERMI FATTO LO SCHERZO. IL "GRANDE ASSENTE" HA SCELTO BENE IN QUANTO' GLI UOMINI SI ERANO RIFIUTATI IN PRIMA BATTUTA PERCHE' AVEVANO PAURA DI UNA MIA REAZIONE, ERRORE GROSSOLANO DI VALUTAZIONE DA PARTE DEL" GRANDE ASSENTE" PERCHE' DOVEVA INVITARE DIRETTAMENTE LE RAGAZZE CONSIDERATO IL SOGGETTO DA COLPIRE. LA MIA REAZIONE E' STATA COMPOSTA ED HO ACCETTATO LO SCHERZO CON SIGNORILITA' AL PUNTO CHE I PRESENTI MI HANNO  PROPOSTO PER L'OSCAR DEL GAVETTONE 2012. L'UNICA NOTA NEGATIVA E' STATA LA BAGARRE CHE SI  E' SCATENATA DOPO,UNA VERA E PROPRIA GUERRA CON GAVETTONI, AL PUNTO CHE IL "GRANDE ASSENTE" E' DOVUTO INTERVENIRE D'AUTORITA' PER PLACARE GLI ANIMI DI ALCUNI. CHECCHE' NE DICA IL MITICO ANNIBALE, COME VOLEVASI DIMOSTRARE, IL PONTIFEX FA TENDENZA. QUANDO E' TORNATA LA CALMA MI SONO DETTO TRA ME E ME:" QUANDO E' FESTA E' FESTA" ED HO DECISO DI EFFETTUARE L'ASCENSIONE.SOLITO GIRO DI TELEFONATE E VAI!! LA VIA SI SNODA LUNGO LA PLACCONATA EST DEL SECONDO PILASTRO DI PIZZO INTERMESOLI  E PER ANDARE ALL'ATTACCO BISOGNA PERCORRERNE UN'ALTRA  PER RAGGIUNGERE LA CENGIA ERBOSA DI META' PARETE.NOI ABBIAMO FATTO LA PRIMA PARTE DELLA VIA MARSILI-GIZZONI APERTA NEGLI ANNI 30. LA DISCESA LA VOLEVAMO EFFETTUARE A CORDA DOPPIA LUNGO LA VIA "FORZA 17" ED IL CANALE HERRON-FRANCHETTI, MA ABBIAMO OPTATO PER LA VIA USUALE COMPLICE LA POSSIBILITA' DI PIOGGIA.SCELTA AZZECCATA NEI TEMPI E MODI.AMPIO REPORTAGE FOTOGRAFICO NELLA GALLERIA DEL PONTIFEX.

giovedì 30 agosto 2012

PRENA: Via Brancadoro

Parcheggio al 1° tornante della strada della miniera sotto il Camicia.

Dal Parking seguire il sentiero che costeggia verso la Fornaca,l'attraversa e risale alla larga sella tra Prena e Veticole (q.1970)
Da qui si risale verso il Prena seguendo ometti,finchè non si raggiunge l’attacco caratterizzato da una targa in marmo che indica l’inizio della “Via Adelelmo Brancadoro”.
Il percorso, molto ben segnato per tutta la sua lunghezza, si svolge su un articolato crestone tra guglie e pinnacoli di roccia.
Il primo tratto non presenta particolari problemi, si tratta solo di un sentiero a tratti su sfasciumi e qualche banale roccetta di difficolta’ non classificabile.
Piu’ in alto, obliquando verso sinistra, si incontra il primo dei tre punti che richiedono un maggior impegno.
Si tratta di un canale-camino di 50 metri con passaggi di I e II grado non particolarmente difficile e assolutamente non esposto.
Il secondo punto di un certo impegno e’ piu’ insidioso in quanto bisogna aggirare sulla destra un saltino di roccia per una placchetta piuttosto esposta e percio’ pericolosa (III °).
Consigliabile  portare uno spezzone di corda se non altro per assicurare i meno esperti.
Ancora piu’ in alto si incontra il terzo ed ultimo passaggio impegnativo. E’ una paretina di dieci metri con passaggi di II grado .
Al termine e’ possibile traversare 2 metri a destra su una cengetta brecciosa assai esposta (sconsigliabile se non si e’ assicurati) oppure continuare diritti per superare l’ultimo impegnativo passaggio (III grado, e’ presente una sosta con cordoni per eventuali discese in corda doppia).
Qui hanno termine le difficolta’ vere e proprie ed in breve si raggiunge una forcella dove arriva anche la Via dei Laghetti (2385 m).
Si sale ancora obliquando progressivamente verso sinistra per faticose ghiaie e sfasciumi vari e finalmente si è in vetta (2561 m).
Discesa per la stessa via.




inizio salita




camino

il traverso sul masso

rampa

paretina

a cavalcioni sulla sommità della paretina

ultime difficoltà

verso la vetta (visibile in alto a sx,la croce)

discesa in doppia della paretina

il dedalo di rocce del Prena

discesa nel camino

Fox nel camino


lunedì 27 agosto 2012

Via Saladini Florio - Parete Nord Corno Piccolo 26.08.2012




Dopo tanto tempo, sicuramente troppo, si torna ad affrontare una via di roccia. La spinta e’ venuta dal sottoscritto, ma certamente devo ringraziare il Mascherone, che mi ha riportato quest’anno a contatto con la vera roccia ed il buon Carlo che dal punto di vista alpinistico è una vera forza.
 
Scegliamo un itinerario classico, facile ma comunque non banale anche perché in montagna nulla è banale: la Saladini-Florio sulla parete Nord del Corno Piccolo.
 
L’itinerario si svolge nella parte destra della parete nord, quasi nella verticale dell’anticima del Corno Piccolo.
 
Primo tiro: l’attacco è alla base di un canalino facilmente individuabile che va da destra verso sinistra al cui inizio vi è un cordino in una clessidra e dopo circa tre metri un chiodo. Si risale il canalino facilmente per circa 50 metri (II) fino ad uno slargo dove si biforca in due canalini. Vi e’ un chiodo per la sosta e bisogna attrezzare un altro ancoraggio (masso incastrato o friend).
Secondo tiro: si prende il canalino che tende a sinistra, lo si risale attraverso un camino (ci sono due chiodi ed il secondo è un po’ nascosto) e proseguendo sulla sinistra si arriva ad un terrazzino comodo con due spit per la sosta dove il canalino si riallarga verso destra (III). Questo tratto e’ di circa 40 metri.
 
 
 
 
Terzo tiro: si piega sulla destra attraverso un canale che punta dritto verso un grande tetto giallo che e’ visibile lungo tutta la via. Si passa tramite uno scomodo camino con un chiodo (IV-) e si prosegue fin sotto il tetto (III) dove si sosta scomodamente su due chiodi piantati proprio sotto la sinistra del tetto.
 
 
Quarto tiro: si risale a sinistra del tetto con difficoltà che vanno man mano diminuendo (III) fino ad una comoda sosta con due chiodi dopo circa 30 metri.
 
 
Quinto tiro: si prosegue verso l’anticima (III) ed in circa cinquanta metri si esce a sinistra della comba ghiaiosa che occupa la parte bassa della vetta del Corno Piccolo.
 
Bella giornata trascorsa sul Gran Sasso attaccato dai Cavalieri della Polvere in vari settori: noi sulla Nord del Corno Piccolo, Guido sulla Prima Spalla e Silvio, Annibale e Velluto sulla Vetta Centrale.

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