sabato 18 aprile 2009

La Rava dei Ferrari


Dopo due viaggi a vuoto, rispettivamente in data 12 per nebbia e 14 aprile per la pioggia, finalmente mercoledì 15 aprile si vede il sole, anche se con qualche passaggio veloce di accumuli nuvolosi che riducevano notevolmente la visibilità.

Insieme a Matteo (Eiger) avevamo inizialmente deciso di salire sul Monte Porrara con discesa dal Vallone Bianco, ma poi, per pura pigrizia (rischio di dover camminare a piedi per un bel tratto di strada), abbiamo ripiegato per la salita al Vallone di Femmina Morta per la Rava dei Ferrari.

Subito dopo aver iniziato la salita, dalla qualità della neve abbiamo capito che non sarebbe stata una “passeggiata”; infatti durante il tragitto si sono ascoltate parecchie imprecazioni provenienti da sedicenti sci alpinisti, che talvolta scivolavano sul manto ghiacciato e a volte sprofondavano nella neve fino al ginocchio, ma alla fine la salita è stata portata al termine. La discesa, per il canale esattamente parallelo alla Rava dei Ferrari, contrariamente alle aspettative, è stata piuttosto divertente su un manto nevoso in condizioni accettabili.

La gita è certamente bella e meritevole di considerazione.


Relazione

quota di partenza (m.): 1225
quota vetta (m.): 2526
dislivello complessivo (m.): 1301
difficoltà: OS
esposizione preval. in discesa: Ovest
località partenza: Trivio Pacentro - Campo di Giove - Passo San Leonardo

Accesso: da Sant’Eufemia a Maiella si prosegue per Passo San Leonardo ed il crocevia stradale per Campo di Giove e Pacentro. Poco prima dell’incrocio, un centinaio di metri sulla sinistra, inizia una sterrata il cui accesso è chiuso da una catena tra due pali metallici (sul palo di destra è riportata la scritta “Ferrari”).

descrizione: Si segue la sterrata che si inoltra lungamente nella faggeta in direzione ESE, oltrepassando due deviazioni alla nostra sinistra, la prima delle quali dopo poche decine di metri dall’inizio; a quota 1370m ca, in corrispondenza di una curva a gomito verso sinistra, la forestale cambia decisamente direzione puntando a NE, terminando in uno slargo (radura circolare) a quota 1400 m ca. Da questo punto, alla nostra destra in direzione E, si segue il sentiero segnalato con bolli di vernice gialla sulla vegetazione, pervenendo in breve ad una faggeta secolare situata su di un dosso allungato in senso Ovest-Est. Si risale la faggeta lungo la massima pendenza fin quasi al suo termine, tenendosi sul suo margine sinistro (destra orografica). Poco prima del termine della faggeta, comunque appena possibile, si piega a sinistra entrando nel canale di valanga della Rava dei Ferrari che si risale fino alla Forcella del Laghetto di Femmina Morta, caratterizzata da un grande pilastro roccioso sulla sinistra orografica.

In occasione della gita odierna, a causa di una grossa valanga che ostruisce gran parte della parte bassa della Rava con grossi blocchi di neve, si è preferito risalire al centro del costolone che delimita la sinistra orografica della Rava dei Ferrari, pervenendo sulla cresta della Valle di Femmina Morta a quota 2550 metri ca., per poi scendere nel magnifico canale senza nome esattamente parallelo, e pressoché identico, alla sinistra orografica della Rava dei Ferrari fino a raggiungere nuovamente la faggeta secolare e di nuovo il sentiero di salita.




giovedì 16 aprile 2009

Goulotte Cherè Valle Blance






La Pasqua e'passata e come penso un po'tutti noi cavalieri ci siamo rifocillati a dovere come da tradizione.In due gg penso di aver mangiato la carne che di solito consumo per due mesi...cotta in tutti i modi possibili...griglia,piastra,padella....e chi piu' ne ha' piu'ne metta.....quindi con l'amico Roby abbiamo pensato bene di dare una smaltita a queste calorie aggiunte. Controllo incrociato sul meteo zona Bianco e'con felicita' ci viene confermata una finestra di bel tempo x Martedi....quindi si va'....propongo una classita salita di goulotte in un ambiente fantastico: la Chere'al triangle de tacul. Dopo un breve briefing su cosa portare e fare ci diamo appuntamento alle 4e15 zona casa mia. Presa l'autostrada dopo 2h30m di macchina siamo a Chamonix in coda alla biglietteria per la funivia con degli zaini non poco pesanti.Il tempo sembra propio bello e ne abbiamo conferma una volta arrivati in cima alla funivia...Tanta gente che va a fare la Valle' Blance e poca che fa'altro....noi siamo di quei pochi...
Almeno questo e' il nostro pensiero ma avvicinandoci sempre di piu'alla goulotte ci accorgiamo che dobbiamo metterci in coda ed aspettare il nostro turno. Vabbe'c'e la prendiamo con filosofia e nel cambio attrezzatura ci rilassiamo e godiamo il panorama che ci avvolge.Ok si parte.La relazione parla di difficolta'su ghiaccio pari al 4 ed infatti un po'di timore albeggia nella mia mente ma mentre salgo constato che la goulotte e'praticamente un'autostrada a due corsie con tanto di soste attrezzate per i picnic....le difficolta'sono molto inferiori date dagli innumerevoli passaggi...La dimostrazione e'la cordata davanti a noi: una guida straniera con un cliente due volte tanto me e che si muove con una lentezza disumana....proviamo a superarli ma senza buon esisto visto alcuni passaggi obbligati in strettoie di ghiaccio e roccia.Ci rassegnamo e ci godiamo la giornata.La goulotte finisce dopo il quarto tiro di corda e con altrettante calate ci ritroviamo alla base dai nostri amici sciettini...Ci sistemiamo e ci
buttiamo giu'lungo la valle'blance facendo il conto dell'ultima partenza del trenino che ci riporta a Chamonix e quindi ci concediamo solo qualche pausa per ammirare i colossi che ci sono in questo bacino....La sciata ovviamente non e'delle migliori visto il peso dello zaino ma la neve ormai molla ci permette comunque di stare tranquilli e goderci delle meritate curve....La valle'blance e'una sciatona incredibile per il posto in cui si effettua....ma non e'propio una passeggiata visto che qui siamo su di un ghiacciaio di quelli seri....infatti in giro ci sono dei crepi mica male ma le tracce sono inconfutabili e dopo un'ora e mezza arriviamo a Montenvers dove con un obrobio di scalinata passerella si arriva alla partenza della funivia e poco dopo alla stazione del trenino che ci riporta giu'a chamonix.....Alle 16 e 45 siamo alla macchina cambiati e sistemati per una passeggiatina ed una meritata birra nel centro di Chamonix dove i negozi monomarca fanno bella vista della via centrale.Rifocillati ed un po'stanchi ripartiamo verso casa e con qualche imprevisto lungo l'autostrada ( incidente ) arriviamo x la cena alle 20 e 30 con le gambe sotto il tavolo.....Una giornata veramente lunga ma anche molto bella e con tanti sogni....

domenica 12 aprile 2009

.... il 6 aprile 2009

qui andrebbe il post del 5 aprile.
Giornata iniziata come al solito presto. Sotto il "ponte".
Giornata di ordinaria "montagna", seguita da una giornata che difficilmente potremo dimenticare.
A 6 giorni dalla distruzione sto cercando delle parole, ho voglia di dire, di condividere, ma la confuzione nella mia mente è forte. E' mezzanote, luci accese e occhi quasi fissi al lampadario, Tv accesa e Pc acceso con la pagina dei sismi recenti dell'INGV come home-page. L'importante è non pensare. Almeno per me.
La notte del 6 la scossa mi ha sorpreso, come penso a tutti voi, nel sonno.
Sono fortunato! Siamo fortunati. Altri no. Altri ancora decisamente sfortunati.

Oggi (12.04.09) raccolgo l'invito di Angelo per un giretto sulla Maiella. Mi dice "...per cercare di rientrare nella normalità... per reaggire...". Penso che sia una buona cosa.
Iniziamo a salire nel pomeriggio, la mente non ne vuole sentire di andare in "pausa", continua a pensare.
Sul block-hause una lunga frattura del manto nevoso ci ricorda ...


Serena Pasqua a tutti voi.

Ciao.

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