giovedì 11 marzo 2010

L’Adunanza

I Cavalieri eran capaci d’imprese memorabili,
in ogni arte e tenzone erano abili
a niun d’essi difettava la baldanza,
ma ciò che più li atterriva era l’ADUNANZA.

E pur il Cavaliere Bianco aveva scalato ghiaccio, roccia, sabbia e ghiaino,
et anco polvere, prati, il corno grande e il piccolino.
D’ogni attrezzatura disponea il Cavalier Rosa e d’ogni montana cosa,
di tutti li fabbricanti conosceva la brosciur,
a memoria recitava quella della Montur.
Il Cavaliere Fucsia tutti gli sport amava praticare,
di terra, di cielo, di polvere, di bike e pure di mare.
Il Cavaliere Trasparente appariva e spariva a suo piacimento:
l’ Assenza doveva al suo ardimento.
Il Cavaliere Sommo, il Pontifex, la Mente,
regnava sui Cavalieri e impressionava la gente.
Turbava i sogni delle tornite Donzelle.
Ma pur anco disturbava quelle snelle…
Queste le Glorie e le Vittorie, le Beltà e le innocenti Vanità, che mi piacque celebrar in poesia.
Ma or narro dell’Adunanza, e la serietà de lo tema vuol che lo racconto in prosa adesso sia.

Una millenaria tradizione decretava che l’adunanza si tenesse ne lo Rifugio Bianco.
La Corporazione della Montagna, con sede legale nel quartiere de lo santo caro a tutti gli alpinisti: S. Donato, prevedea una temibile prova iniziatica per arrivare a lo chiavistello de lo Rifugio, e per lo riportar ne lo tempo utile al TOSSICO BAR.

Uno de li più ardimentosi e linkati fra li Cavalieri, il Cavaliere de la Grande Maschera, prese risolutamente in carico la prova eroica-burocratica.

Lo Cavaliere superò brillantemente la prima prova: “Se un amico in zona presidenza non hai, la chiave de lo Rifugio giammai prenderai”.

Si dovea ora trovar la grotta del Genio del Parco, anche detta “Centro Visite”, in cui era custodito lo scrigno che contenea lo prezioso chiavistello. Si narrava avesse un orario a sorpresa : qualche giorno chiudea alle 15.00, qualche altro alle 19.00.
Al CGM (Cavaliere della Grande Maschera ) a questo punto venìa da ridere. Allora mandò un altro Cavaliere: “Vai tu che a me viene da ridere”, gli disse. Poi però si capì perché gli venìa da ridere. Fra un enigma ed una prova fatale, c’aveva preso gusto pur anco lui. E volea veder se lo Cavalier Delegato ai sensi dello Statuto dell’Ordine, avrìa superato la corsa contro lo tempo per arrivar alle 15.00 presso la Grotta che chiudea alle 19.00.

La terza prova era temibile: “Oh Cavalier che brami conquistar lo Rifugio, sappi che nell’impresa avrai per nemici li miglior amici”.
La profezia non tardò ad avverarsi e a indossar le vesti de lo Cavaliere Sommo.
Il Cavaliere Pontifex pronunciò infatti lo celeberrimo discorso dal titolo “Perché non fare le adunanze solo in primavera?”.
L’ispirazione de lo memorabile sermone l’avea avuta al fruttivendolo.
Era entrato, e facendo uso d’uno dei li sui più noti superpoteri, in un secondo avea individuato in una folla di 27 cristiani pigiati in un negozio piccolo, una donzella di gradevoli fattezze, e l’avea così arpionata:
“ I CAVALIERI PROPONGONO ADUNANZA IN INVERNO. TRENTA CENTIMETRI DI NEVE SU 3, MA CHE DICO…4 CHILOMETRI DI AVVICINAMENTO. DICE IL PROVERBIO : CHI CACH.. A MEZZ' LA NEVE PREST' SI SCOPRE. COSE COSÌ NON SI DOVREBBERO SOLO FARE AL DISGELO? IN PRIMAVERA?”
“In p-primavera” balbettò la donzella.

“CAVALIERI,
SONO APPARSO IN SOGNO AD UNA DONZELLA,CHE MI HA DETTO “P-PRIMAVERA”.
CAVALIERI VI ORDINO E VI INTIMO DI FARE ADUNANZE SOLO IN PRIMAVERA E D’ESTATE. L’ADUNANZA DI DOMANI NON S’HA DA FARE”

I Cavalieri, sollevati, decisero di fare l’adunanza il giorno dopo.

Tutti li Cavalieri sanno, et anco il CGM sallo (!), che quando che l’Adunanza sia convocata, una nota maledizione vuol che uno di loro vegna rotto da lo flagello contro cui Valore, Armi ed Eroismo a poco valgono: lo VIRUS.
Il Fato volle che ad esser piegato fusse proprio il CGM, che per sovrappiù beccossi anche dolori all’ossi, occhi rossi, pertossi, e ad uno scalino inciampossi.

Ma lo Cavalier tenace dall’infausto letto menò le operazioni per addivenir all’agognata Adunanza.
S’era fatto tardi, ormai i negotia volgean a chiusura, rischiavan di non arrivar le masserizie.
Infine per non rischiar l’anoressia CGM risolsessi (!) a spedir li cavalieri uno a sud, uno a nord…ma no, li Cavalieri son più di quattro, quindi uno a sud-est, uno a sud-sud-est… e così via. E ciascuno con la missione di portare lo poco c’avrìa oramai trovato.
Il valor de li Cavalieri a ben saper, lo seguito era presto a preveder.
Ciascuno portò quanti viveri eran bastevoli per tutti. Per non rischiar l’anoressia, fu una certezza la bulimia. E non si limitaro li Cavalieri alla quantità, chè da sempre eran sensibili alla beltà. Un Cavaliere , noto in ambienti chic come Sonia, portò una tovaglia rosa, e tutti grandemente dilettò la qual cosa.

Il peggio, ma non tutto, era passato.
I Cavalieri andarono al rifugio accompagnati dalla di loro mascotte.
Non puotesi dir lo nome suo poiché essa finor non volle iscriversi a lo blog. E poiché la specie sua continua a recalcitrar all’informatizzazione, li più informati dicon che la mascotte resterà anonima anche ne li tempi futuri.
La mascotte de li Cavalieri venne attaccata dai cinghiali e da altri animali. Mille coppie d’occhi (ma anche 3 occhi spaiati) brillarono nel buio. Non si seppe mai a chi appartenean i 3 occhi spaiati (ma neanche le 1000 coppie). I Cavalieri scapparon tutti, e la mascotte si salvò da sola.

Per finir in bellezza la-Corporazione-della-Montagna-con-sede-legale-nel-quartiere-del-santo-caro-a-tutti-gli-alpinisti-S. Donato avea congegnato la più ardua delle prove.
Chi è lo contrario dell’alpinista? Chi lo suo antagonista? Chi alla stessa ora si addormenta che l’alpinista esce alla tormenta? Chi predilige li paradisi artificiali e dell’alpinista deride quelli naturali?
Lo TOSSICO.
E allor la Corporazione avea deliberato che non alla-grotta-del-Genio-del-Parco-anche-detta -“Centro -Visite” si restituìa la chiave, ma al Tossico Bar de lo villaggio.
Per lo Cavalier che l’avea prelevata fu un gioco da ragazzi la restituir a lo Tossico di turno.
Avea avuto l’Illuminazione, aiutato da li vini e dalla libagione, e a lo interlocutor assorto e stralunato, tutta la simiglianza de lo montanar con lo tossico avea spiegato:
“Ché astraendo dal legger sfasamento delle ore ( perché lo tossico, dicea, è un fuso…orario) noi siam affini, ma che dico, gemellini: cerchiam paradisi, camminiam fra li fiordalisi, soffriam de l’astinenza ché de la polver non possiamo far senza…”
Lo svalvolato non lo lasciò continuar, era persuaso,intenerito, commosso, quasi innamorato, aprì il braccio per l’abbraccio, lo Cavalier non perse l’occasione, gli porse in man la chiave de l’Adunanza, mise fine alla fratellanza, e tosto si dileguò.

Il CGM, come il fato volle, non presenziò. E principiò anco a veder tutto cupo. Uno spirito maligno gli avea infuso l’idea che li Cavalieri avean congiurato contro di lui.
Poi finalmente una donzella di nome Sonia, all’orecchio gli sussurrò la verità :“Il buio che hai visto in questi giorni, è come quello che ti procura un occhiale da sole quando il sole non c’è. Quel buio non c’è, guarda invece come splende il sole!”
Lo Cavalier, fuor di metafora, ricordò di aver dimenticato indosso lo suo occhiale da sole.
Il sole tornò a splendere, e l’amicizia a scaldare.
Per celebrare lo evento lieto si convocò una nuova Adunanza, Rifugio Bianco naturalmente.
Fato volle che toccasse al CGM mettersi in azione e affrontar la nuova prova de la Corporazione…

mercoledì 10 marzo 2010

...G R A Z I E

Grazie,
Grazie a tutti, Cavalieri e non,
Grazie a tutti quelli che questa mattina non se la sono sentita di non andare al lavoro!
Grazie per non aver deciso di andare a sciare nonostante vi fossero tutte le condizioni per trovare della neve polverosa!
Grazie!
Grazie di averci lasciato il bosco tutto per noi (no, non ero solo)
Grazie per averci permesso di ararlo in lungo ed il largo.

Seplicemente GRAZIE di non essere venuti a sciare dove siamo andati noi questa mattina! e GRAZIE di averci permesso di non dover dividere lo stupendo manto nevoso da arare con altri (non ve la prendete, è semplicemnte una questione di metriquadrati da arare!!!!).

FAQ (alle domande che sicuramente ci vorreste fare):

si, c'era tanta neve
si, era polverosa anche se poi (molto poi!) si è appensantita
no, quando siamo arrivati non vi erano altre tracce
no, eravano solo noi
si, c'era anche il sole
si, quando siamo andati via il bosco era tutto arato.
si, penso che ci torneremo
no, non è opportuno dirvi dove siamo andati. Motivi di privacy!
no, nenache la prossima volta vi chiameremo .

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