lunedì 4 agosto 2014

Sua Mollosa Grossezza - Corno Piccolo - Parete N Seconda Spalla




Sabato 02.08.2014, dopo vari tentativi di trovare un terzo di cordata tra Cavalieri e non, vista l’inoperatività generale, decidiamo di andare soli e quindi, mio malgrado, dover rinunciare ad effettuare riprese degne di essere chiamate tali. A dire il vero qual cosina sono riuscito a registrare. Decidiamo di fare una via di nuova generazione sulla Parete Nord della Seconda Spalla del Corno Piccolo: Sua Mollosa Grossezza via con difficoltà continue fino al 6b (VII-). Via aperta da Andrea Imbrosciano, classe 64 nativo di Sora, che nel 1997 decide di chiodare questa via quasi completamente su placca altrimenti improteggibile.
Carlo, come sempre, è molto carico, ma quando vede la presenza di spit arriva quasi all’eccitazione. Una cordata è appena partita sulla stessa via e quasi stiamo rinunciando quando decide di partire dietro al secondo della cordata che ci precede. Giunto al sesto rinvio e visto che chi lo precede è in seria difficoltà decide di traversare sulla destra andando a collegarsi, con un traverso sprotetto su una placca compattissima, alla Via Sorseggiando Una China.

Quello che becchiamo è il tiro più duro di Sorseggiando Una China, il primo, con passaggio di VII pieno. Carlo fa impressione vederlo, non un punto in cui azzera il passaggio e con calma serafica passa senza grossi problemi fino ad attrezzare una sosta intermedia.
L’ho visto salire talmente facile che mi sono illuso che la placca fosse fattibile. Arrivo dove iniziano le difficoltà vere. Per le mani ridicoli svasi, i piedi viaggiano nel verticale alla ricerca di qualche micro tacchetta ……. sono riuscito a passare con enormi sforzi tirandomi da un rinvio ad un altro. Non è per me ma ormai ci sono. Il secondo tiro o quello che così potremmo chiamare, in quanto la sosta Carlo l’ha attrezzata su due fix vicini, inizia con un muro che solo a staccarsi dalla sosta è un problema di non poco conto. Comunque dopo altri enormi sforzi sempre su per una placca verticale, mai appoggiata, arrivo alla seconda sosta in comune con Sua Mollosa Grossezza a cui ci riagganciamo.
Carlo parte per il terzo tiro, che inizia con un bellissimo traverso sulla destra per poi prendere un canale/fessura che tende a sinistra ed arriva comodamente alla terza sosta. Intanto, disgraziatamente, mi scivola la corda rimanente che va ad incastrarsi intorno ad uno spuntone posto una decina di metri sotto di me, proprio sotto la terribile placca verticale appena superata. Provo in tutte le maniere ma la corda non viene. Unica soluzione riscendere in doppia fino allo spuntone e rifarsi la placca, questa volta senza rinvii e quindi senza possibilità di alcun aiuto. Solo con la forza della disperazione risalgo per poi continuare fino alla terza sosta.
Quarto tiro: su dritti per placca ….. poi un po’ appoggia e Carlo scompare alla vista. E’ in sosta e mi chiama. Vado. La placca verticale è sempre dura ma poi appoggia un po’ e …. scompare dietro un tetto sotto la sosta che ricordavo nelle doppie della Seconda Spalla. E chi lo risale questo? Sembra un po’ il tetto di Montabruzzo a Roccamorice ma con prese meno decise. Carlo mi tira tipo salame appeso. Ormai sono esausto e visto che gli ultimi due tiri sono i più “facili” propongo (impongo) di riscendere in doppia. Le forze sono davvero finite!

Comunque una via veramente bella, ma troppo dura per le mie possibilità soprattutto per la continuità. Non hai tre metri di riposo in cui il grado scende un pochino …. poi con la variante !!!

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