lunedì 16 dicembre 2013

Sulle orme dei lupi....

Marco Fabrizio e Gianluca....un trio che non si stanca mai di scoprire l'appennino.
Regna l'incertezza: neve vecchia, notizie di ghiaccio ed orrida crosta sui versanti nord, mentre a sud pare non ci sia più neve.
Così, dopo aver ipotizzato 2 o 3 mete diverse,  sabato mattina 14 dicembre, ci dirigiamo da tutt'altra parte: al Cusna. La sera prima Fabrizio aveva letto una  relazione di Beppe Stauder, scopritore di tanti intinerari e profondo conoscitore dell'appennino emiliano: salita alla Piella (una cima della dorsale che culmina nel Cusna) dal versante sud. 


Raggiungiamo Ligonchio (RE) e sbagliamo strada: chiediamo e un gentile signore ci indica dove prendere la strada per la Presa Alta, sbarramento con relativo lago artificiale dove parte la nostra gita.
Nella stretta valle dell'Ozola regna l'ombra ed il gelo conserva la neve in quantità inaspettata. Ci inoltriamo nella valle solitaria e selvaggia, seguendo la strada che conduce al Rifugio Battisti ed il passo di Lama Lite.
Salendo la valle si apre e il sole la inonda di luce: la faggeta è meravigliosa fatta di grandi alberi radi. La neve è indurita dal gelo ma non pare aver fatto crosta, anzi pare che il sole la stia lavorando a dovere e inizio a pregustare la discesa.
Compaiono tracce di passaggio degli animali: poi incontriamo una zona tra gli alberi dove pare sia venuta giù una slavina, ma si tratta solo del'opera di un branco di cinghiali.
Usciti dal bosco ammiriamo l'imponente versante sud est del Cusna: studiamo la montagna, cerchiamo di capire dove passa la via di salita e quale potrebbe essere la discesa più bella: 2 scialpinisti che ci precedono si stanno dirigendo laggiù.
Ma quella sarà la meta di una prossima gita: oggi  proseguiamo verso est, salendo per gli ampi ed assolati pendii.
La giornata è calda, dalla Toscana le nuvole tentano di entrare in Emilia, difesa dall'alta pressione; l'ambiente è imponente: non sono più abituato a sentirmi così "piccolo" in montagna.














 Raggiunta la cresta pricipale ci affacciamo velocemente a Nord, guardando la pianura sterminata, con la sua cappa di smog, e l'arco alpino in lontanza: velocemente ci prepariamo a scendere per timore che le nuvole  prendano il sopravvento togliendoci la visibilità. Ma questa alta pressione è invincibile e blocca le nubi sul crinale toscano: la discesa è spettacolare.



Prima per gli ampi dolci pendii e valloncelli ho la sensazione di essere tornato alla scorsa primavera: la neve è un velluto, dolcissima, che si lascia sciare donando sensazioni incredibili e, almeno per me, difficili da descrivere.



                                                     
 Poi nella faggeta è godimento puro! Il firn più bello che si può desiderare: in dicembre, sul nostro appennino!




Incredibile, inaspettata, meravigliosa gita, con gli amici e compagni di tante avventure ed emozioni: ho nuovamente compreso perchè ci si alza presto, si suda si fatica .... 




                               La vetta del Cusna con il versante Ovest, altra discesa da scoprire....

E a degna conclusione della giornata la Pietra di Bismantova  ci offre lo spettacolo delle sue pareti colorate dal tramonto








domenica 15 dicembre 2013

Tutte le tonalità del grigio.. Cima Tauffi perla grigia dell'Emilia

. Ancora è novembre, siamo alla prima uscita .. si torna sulle traccie della prima gita dello scorso anno ... passeremo in quel bosco dove una radice mi bloccò lo sci e mi spedì al pronto soccorso con una lesione al polpaccio,
  La giornata è grigia , il cielo promette neve..... ma il bel tempo tarda a venire e la voglia di toccare la prima neve e tanta ;cosi si parte con grande emozione. il casolare dei partigiani è sempre bello e oggi ancor di più così avvolto in un silenzio surreale . continuamo a salire per i  prati innevati ..siamo in due io e GIANBROZ ,compagno di tante gite . grande cavaliere della polvere e grande gentil'uomo, d'estate le nostre strade si dividono... lui scende le grotte e io salgo in montagna e sulle roccie. Ma l'inverno è una grande madre che riprende i suoi figli . i nuovi cavalieri della polvere  emiliani.!!..é così che, avvolto tra i pensieri , mi accorgo che ha iniziato a nevicare, siamo quasi al bosco.... non c'è vento procediamo sicuri anche se la visibilità scende.
 Siamo veramente lontani da tutti e da tutto ma la senzazione è di sentirsi a casa. inizia la ripida salita nel bosco ,ora si avverte un pò di vento .ha smesso di nevicare. la luce ora è cambiata è sempre grigio ma con una luminosità diversa. Il bosco finisce,i prati sommitali sono ventati ma nei canali la polvere è inviolata.....
 e così cavalchiamo la groppa finale del pendio e raggiungiamo la cima. verso la Toscana si intravede dell'azzurro e il vento è ora da est. uscirà il sole.
 L'aria della vettà è sottile si sà..ed è sempre la più buona ma è ora di scendere , e come segugi cerchiamo il canale più pieno..
Eccolo! si và ....... aria sul viso, respiro che cresce, gli sci sono sotto e vanno sparati ,la prima curva ....escono le punte e arriva la polvere in viso , è fredda  ma è un bacio dell'inverno. e così fino giù....
 Ed eccoci al bosco dell'incidente..superato stavolta senza danni ; la discesa continua nelle stupende faggete appenniniche per poi ritrovarci sui prati dell'antico casolare.. ed ecco che arriva il sole . penso ai nostri padri , alla libertà per cui hanno combattuto, alla vita che è una cosa meravigliosa  .  Gianluca mi sta aspettando per sciare assieme gli ultimi prati innevati ... il monte Cimone ci sovrasta ..sembra l'Everest così incapucciato.. Vado ..........
 le ultime curve sono su terribile crosta ma fà nulla. sono felice !




















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