sabato 7 giugno 2008

MONTE METUCCIA E MONTE A MARE.

SPLENDIDA ESCURSIONE CHE SI SVOLGE IN UNO DEI LUOGHI PIU'BELLI DEL PARCO (GRUPPO DELLE MAINARDE) PARTENDO DALLA PIANA DI CAMPITELLI VICINO ALFEDENA.DALLA PIANA SI IMBOCCA L'UNICO SENTIERO L1 CHE ATTRAVERSANDO UNA BELLISSIMA FAGGETA ARRIVA ALLA PIANA DEI BISCURRI DA DOVE APPARE IL MONTE META DIFRONTE E IL MONTE TARTARO SULLA DESTRA (OTTIMA SEGNALETICA E TRACCIA DI SENTIERO).SI PROSEGUE LUNGO IL SENTIERO BEN EVIDENTE CHE COSTEGGIA LE PENDICI DI UN MONTE INCONTRANDO LUNGO IL PERCORSO DUE RESTI DI COSTRUZIONI IN PIETRA, DI CUI UNA E'VICINA ALL'USCITA DEL BOSCO, FINO AD ARRIVARE AL PASSO DEI MONACI DA CUI SI GODE UN'OTTIMA VEDUTA SUL VERSANTE LAZIALE E MOLISANO DEL GRUPPO.DAL PASSO ANZICHE' PROSEGUIRE SULLA DESTRA LUNGO IL SENTIERO CHE PORTA AL MONTE META CONTINUARE DRITTI CON DIREZIONE SUD-EST FINO AD IMBOCCARE LA CRESTA CHE CONVIENTE PERCORRERE FEDELMENTE FINO AL MONTE METUCCIA MT.2105 (SULLA VETTA C'E' UN PICCOLO OMETTO CON UNA PIETRA SULLA QUALE E' SCRITTO IL NOME DEL MONTE) E PROSEGUENTO SEMPRE LUNGO LA CRESTA, DOPO AVER ATTRAVERSATO UNA SELLA ERBOSA, SI ARRIVA SULLA VETTA DEL MONTE A MARE MT.2160 DOVE INVECE C'E' UN GRANDE OMETTO DI PIETRA(ORE 3).IL PERCORSO SULLA CRESTA E' INTUITIVO E SI NOTA QUALCHE VOLTA LA TRACCIA DI SENTIERO DI CUI NON E' DIFFICILE INDIVIDUARE IL PERCORSO.DURANTE L'ESCURSIONE NON E' DIFFICILE INCONTRARE I CAMOSCI.IL RITORNO CHIARAMENTE DALLA VIA DI SALITA.

Un equivoco

No,un attimo,un attimo…posso spiegare tutto.Si tratta di un equivoco.In effetti abbiamo inviato un sms a Pastarella ieri mattina. Eccolo:


Ma la mia menzione della coop è stato un lapsus.Sarà stata la forza dell’abitudine.Ma questa volta ero riuscito a convincere i miei compagni ad andare davvero in montagna,destinazione Metuccia e Monte a Mare (presto su Picasa le “prove” fotografiche).
Vi dirò di più.Marco per l’occasione (era tanto con non si andava in montagna!) ha sfoggiato i capi della sua nuova ed esclusiva collezione autunno-inverno,ed ha convinto anche Demonik ad indossarli.
Un figurone:al bar di Alfedena poco è mancato che ci applaudissero.Solo un problemino per Demonik che aveva qualche difficoltà nei suoi fulminei abbordaggi di donzelle:scappavano molto prima del solito!
Bell’uscita.Certo,gambe un po’ arrugginite (la coop non è molto allenante).
Di ciò che dico vorrei ora darvi prove inconfutabili…non dovrei farlo perché Marco ci ha chiesto,per ovvi motivi commerciali,la massima riservatezza ,e di non pubblicare foto dei suoi nuovi capi medievali d’alta quota…ma ecco le foto che dimostrano che ciò che sostiene Pastarella non è vero (o meglio: sono mesi che di sabato andiamo alla coop e inventiamo cime…ma ieri no: eravamo proprio in montagna!):


... la conferma

... si sono traditi, per errore oggi alle 11.50 Silvio ha inviato (a me e Angelo) un sms che indicava chiaramente la conquista del monte Coop (mt 2020) unitamente al noto Demonik e all'alpinista medievale.
Approfittando della circostanza: per Angelo 3 etti di crudo di San Daniele e per me 2 Kg di mele, grazie.

aggiornamenti: l'A.N.S.A. Abruzzo lanciava questa notizia:
"Pescara, ore 13.00. Stanno bene i tre amici che nella mattinata sono stati sorpressi all'interno della cella frigorifero della Coop ove vi avevano trascorso la notte con equipaggiamento da montagna (ziaini, ramponi e piccozze). All'interno della celle frigorifero era stato allestito un piccolo set cinematografico per simulare la conquista di una vetta. Il responsabile provinciale dei Vigili del Fuoco che ha coordinato le operazioni di soccorso, ha riferito che i tre improvvisati attori hanno rischiato grosso in quanto la cella frigorifero utilizzata è del tipo ICE ove si raggiungono temperature bassisime, mentre l'abbigliamento indossato dai simpatici alpinisti-indoor sarebbe idonea a garantire una minima sicurezza termica per escursioni collinari o, al massimo, entro i 2000 metri di altezza. Massima riservatezza sull'identità dei responsabili di questo bizzarro gesto anche se corre voce che si tratti di un noto imprenditore abruzzese, di un esperto uomo di mare e di uno storico dell'abbigliamento medioevale." B.P.

venerdì 6 giugno 2008

FINE DI UN INCUBO.

APPENA HO LETTO IL COMMENTO AL POST PRECEDENTE A FIRMA DEL CAVALIER SILVIO HO TIRATO UN SOSPIRO DI SOLLIEVO ED HO ESCLAMATO TRA ME E ME: MENO MALE E' TORNATO!!!PERICOLO SCAMPATO!!NON VI NASCONDO CARI CAVALIERI DI AVER VISSUTO UNA SETTIMANA DI TRIBOLAZIONE PERCHE' IL CAVALIER SILVIO SI E' RECATO IN UN PAESE REMOTO DELL'AFRICA COSI' SCONOSCIUTO DI CUI NON RICORDO NEANCHE IL NOME,SFIDANDO PERICOLI OGGETTIVI CHE SI POSSONO INCONTRARE SOLO DA QUELLE PARTI, ED IO HO TEMUTO SIA PER LA SUA INCOLUMITA' FISICA CHE PSICOLOGICA TANT'E' CHE MI SONO RECATO NELL'ULTIMA ESCURSIONE SULLA CIMA DEL PICCO PIO XI VICINO AL PIZZO INTERMESOLI PER NON INTERROMPERE LA SUA VOCAZIONE:SCALARE CIME CON NOMI DI SANTI.NEGLI ULTIMI TEMPI AVEVO NOTATO CHE ERA ENTRATO IN UNA SORTA DI CRISI MISTICA-RELIGIOSA-PSICOLOGICA-FISICA-D'IDENTITA' E SOCIALE AL PUNTO DI FARE ESCURSIONI SOLITARIE (VEDI RAVA DEL FERRO) E DI INSEGUIRE CIME CON NOMI DI SANTI.PER TUTTO L'INVERNO MI HA HA ASSILLATO CON MONTE SANT'ANGELO DELLA MAIELLA ED IO FRANCESCANAMENTO GLI HO FATTO COMPAGNIA NELLA SCALATA.QUANDO MI HA COMUNICATO CHE SI RECAVA IN QUEL PAESE LONTANO HO AVUTO UN COLPO AL CUORE ED HO PENSATO:QUESTO NON TORNA PIU' PENSANDO AL VUOTO AFFETTIVO-ECONOMICO E SOCIALE CHE LA SUA PERDITA AVREBBE COMPORTATO MA SOPRATUTTO IL BLOG AVREBBE PERSO LA SUA VOCE ARTISTICA CON LE SUE POESIE, RIME, SONETTI,CANTI, FOTOMONTAGGI ECC. BENTORNATO TRA NOI!!!

mercoledì 4 giugno 2008

... il trucco...

... spesso mi viene voglia di rivedere le foto scatatte in varie circostanze, ovviamente anche quelle fatte da altri amici.

Picasa Web è un ottimo strumento per condividere le foto offrendo la possibilità di scaricare album o/e singole foto. Guradando con un occhio più attento le foto di Silvio mi sono accorto di alcuni non trascurabili particolari. Analizando due foto con un sofisticatissomo programma ho scoperto che Gabriele aveva ragione, le cime rivendicate da Silvio sono tarocchi. Guardate cosa è uscito fuori dopo la lavorazione, in pratica le foto sono tornate come sono stete scattate realmente:



Caro Silvio, sei stato smascherato, questa foto l'hai pubblicata come testimonianza del M. Focalone/Acquaviva, sei invece in un parcheggio durante uno dei tuoi numerosi viaggi.



Qui invece vieni ritratto nei pressi di un supermercato e con una abile manipolazione ti sei fotomontato sul monte Magnola!



E pensare che ho analizzato solo due foto, ne vedremo delle belle in seguito.

lunedì 2 giugno 2008

...presagi

...dopo una breve consultazione con nostro rammarico (mia e di Angelo) conveniamo che l'uscita di oggi potrebbe essere classificata come la "chiusura" per questa stupenda stagione ski-alp. Come chiuderla? Gran Sasso, canali Bissolati?. Ok, ore 06.00 solito ponte. Chi siamo? chiedo disinteressato, Angelo mi risponde "Mimì e Cocò, abbiamo aperto insieme e chiudiamo insieme".
Puntualissimi, ore 06.01 siamo già in viaggio al contrario di altri raid in cui i ritardatari non mancavano mai adducendo, tra le altre cose, scuse fantasiose.
Tutto fila liscio, troppo liscio.
Iniziamo la salita, il tempo non è dei migliori ma si va comunque.
Superato il sassone, quando ormai siamo quasi all'attacco della direttissima "crack" il mio bastoncino si spezza! Prontamente Angelo dice "mo cineputeme arii alla case". I tentativi di riparare l'attrezzo sono vani.
Angelo a questo punto dice che questo è un segno del destino, un presagio. Senza esitare iniziamo a scendere.
Quante volte vi è capitato, a posteriori, di analizzare una sventura e individuare alcuni segnali che visti con il senno del poi possono essere interpretati come segni del destino, dei presagi. Be noi questa mattina abbiamo deciso di non sfidare il destino, tutto sommato in montagna ci siamo stati comunque.
Ora siamo costretti a rinviare la chiusura alla prossima settimana e nasce spontanea una domanda: ma chi è Mimì e chi è Cocò? il televoto è aperto.
Foto by Angelo

domenica 1 giugno 2008

il difficile distacco

Oggi sarei dovuto andare in MTB, ma un incidente accaduto a mio figlio Marco che mi impediva di restare fuori casa tutto il giorno ed il "richiamo" proveniente dai luoghi noti, mi hanno portato ancora una volta alla base della Rava della Vespa, la quarta in questa bellissima stagione.
La configurazione della squadra non era la solita di sempre: oltre al sottoscritto, c'erano Fabio, Angelo M., Emidio e Francesco di Roma (amico di Angelo M.) Iniziamo la salita constatando che, rispetto alla settimana precedente, la quota della neve si era alzata ulteriormente intorno ai 1900-2000 m, ma verifichiamo anche l'ottimo stato della lunga lingua di neve rimasta fino alla cresta del Monte Amaro la cui vetta raggiungiamo alle ore 10.40 circa.
La cosa strana è che durante la salita, come in discesa, non abbiamo incontrato nessun altro ski-alp. Che abbiano deciso di andare tutti al mare? La cosa non ci preoccupa, anzi "peggio per loro", perché anche oggi abbiamo potuto disegnare bellissime curve, strette, larghe, condotte, saltate, ecc... Il gioco però finisce presto ed arriva il momento di voltare le spalle all'amato canale della Rava della Vespa, consci che per questa stagione sarebbe stata certamente l'ultima volta, a meno che ...... E' proprio difficile staccarsi da "un caro amico".

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