venerdì 2 marzo 2012

M. Camicia

In considerazione del rialzo termico degli ultimi giorni siamo stati costretti ad adeguarci allo standard "ISO-SILVIO.2000" dandoci appuntamento alle ore 06.00, ma la levataccia è stata ampiamente ripagata.

Le pelli sono state calzate da subito, scegliendo il vallone di Vradda come via di salita.


I salti sono ancora abbondantemente coperti ma di buon ora la progressione potrebbe essere facilitata dall'uso dei coltelli o ramponi.



Una volta superati i salti la progressione è avvenuta nel vallone ove il sole "picchiava!".

In vetta un vero spettacolo!



Con vista mare!!!!









Per alcune foto qui

M.Macellaro (Vallone di TARANTA)


in vetta al Macellaro


verso il Vallone di Taranta


nel vallone


Raffaella e l'Altare dello Stincone


la strettoia


la grotta del Cavallone


la parte bassa

mercoledì 29 febbraio 2012

Albigna

E arrivato il caldo....ed in questi periodi di scaldone dove si va se non in Albigna???
L'albigna è una catena montuosa che si trova dopo le piu famose vette del Cengalo e Badile salendo verso il passo Maloja in svizzera.Nella sua piana c'è una diga artificiale da cui prende il nome e sulla sua muraglia in inverno si creano delle strutture ghiacciate di uno splendore fantastico che rimangono fino a stagione inoltrata.Quindi la nostra scelta ricade proprio su di loro visto il rialzo un pò pazzesco di questi ultimi giorni....mannaia la zappa..



Questo è un luogo un pò magico,dove ho sempre sentito storie di tutti i tipi soprattutto per l'avvicinamento.Si deve percorre il letto del fiume fino alla base delle evidenti cascate.Nelle stagioni normali infatti in questo posto fa una quantità di neve allucinante che rende l'avvicinamento quasi come arrivare in cima ad un 4000....gente che ha impiegato 4h a battere traccia senza arrivare a toccare ghiaccio....gente che nella nebbia si persa....insomma un posto da andarci con le cautele precauzioni.
Del resto questo inverno amaro di neve rende tutto molto piu semplice di tuuto quello scritto su...ed in 1h20m siamo alla base del muro.
Valutiamo attentamente quale fare visto che al di sopra di noi incombono frangie di ghiaccio di un certo peso.
Scegliamo per la diretta,una classica della zona per il suo ghiaccio stupendo anche se io l'avevo gia percorsa.
Parto per il primo tiro egia dalle prime spiccozzate capisco che oggi saran cavoli amari...crosta da morire da rigelo su base probabilmente vuota al di sotto che crea degli stridolii da rabbrividire...piano piano mi faccio aanti fino ad un punto buono per recuperare il socio.
Mamma mia,mi sa tanto che sto caldo ha fatto peggio di quello che pensavamo...la parte alta rimane scollata dalla roccia e l'acqua scorre con una certa voga.
Decidiamo di farci gli affari nostri e grazie ad una vecchia sosta posta su di uno sperone a destra riusciamo a calarci e valutare quella affianco che è piu facile e piu appoggiata.
Qui il ghiaccio passa da zone come quella precedente a bagnato.
Seguiamo fedelmente tutta la linea bagnata fino alla fine delle difficolta per attraversare ad un albero dove iniziamo le nostre doppie...
Almeno non abbiamo fatto tutta sta strada per un cavolo....
Ah dimenticavo,foto unica con il cell visto che ho rivenduto la mia macchina e sono in atesa del nuovo acquisto...

Monte Rotella.

Le previsioni meteo non lasciavano dubbi. Oggi o mai più. E così è stato.
Partiti con gli sci ai piedi dal ponticello adiacente alla cabina dell'Enel sita a poche decine di metri dalla piazza di Rocca Pia siamo saliti su un tappeto di neve dura con un piccolo strato di "polvere".



Saliti i vari terrazzamenti e giunti al rifugetto si è deciso di risalire per la dorsale che sovrasta il rifugio (invece di aggirare a mezza costa come solitamente si fa).


Giunti nell'ampia conca sottostante il filo di vetta si raggiungeva la croce su neve dura.
In vetta il vento dei giorni prima aveva pulito un po, ma la sosta è stata piacevolissima a causa dell'assenza totale di qualsiasi movimento d'aria.


In discesa inizialmente si è trovata neve dura ma, dopo tanta crosta, meno male!!!

Dal rifugio è iniziata una lunga sciata su neve dura con qualche centimetro di splendida polvere che ci ha accompagnato fino alla cabina dell'Enel. Ultima curva in corrispondenza del ponticello di ferro.

Giornata a dir poco eccezionale. Alcune foto qui e qui.

Punta di Elles (EllesSpitze)

alla GrubenAlm





nell'AufGarden


sulla dorsale per l'anticima


la croce dell'anticima


la vetta vera e propria

tutta la valle

il Tribulaun di Fleres

M.Muro e WetterSpitze




SchapfKamm e WeissWand

Punta Elles, Val di Fleres, Alto Adige.
Bella, mediamente impegnativa, escursione scialpinistica alla Punta Elles in Val di Fleres, poco nota rispetto alle più frequentate salite alla Cima dell’Accla o al Monte Muro. Ha uno sviluppo abbastanza contenuto ed un dislivello medio-alto e quindi offre alta sciabilità su pendii regolari ed esposti a nord, condizione favorevole per trovare la neve in buone condizioni anche nei mesi primaverili. Il percorso presuppone condizioni di neve sicure.
Itinerario: la prima parte dell’itinerario coincide con la salita al Monte Muro sino poco sopra la Malga Grubenalm dove bisogna piegare a destra, ovest. Dal parcheggio si percorre la comoda forestale che porta a Malga dei Buoi o Ochsenalm, m.1675, circa 45 minuti dalla partenza. Al ponte prima della malga, dei Buoi si gira a sinistra e si sale per comoda forestale sopravanzando la Grubenalm. La Punta Elles è davanti a noi , in secondo piano, in direzione sud. Si procede per moderati pendii per circa 500 metri per poi in prossimità di un avvallamento con una contropendenza puntare ad ovest destra per un ripido e lungo costolone,delimitato da una cresta rocciosa sulla sinistra. Lo si risale a lungo per almeno 30 minuti per immettersi infine in una valletta (Aufgarden sulla Cartina Kompass) meno inclinata che si risale tenendosi sulla destra oltrepassando un oblungo dosso roccioso. Dinanzi a noi in direzione sud est la mole rocciosa della Maratschpitze, più a destra verso sud il Monte Muro.Risalita questa valletta davanti a noi, verso sud est, si notano due alture unite da una evidente selletta, quella a destra è Punta Elles. Ci si dirige in quella direzione attraversando la valle con alcune lievi contropendenze. La salita alla sella è piuttosto impervia ma abbastanza breve e comoda data la sua ampiezza. Dopo circa tre ore dalla partenza abbiamo raggiunto la dorsale nord est di punta Elles. Si procede aggirando la Cima da est con pendenze meno sostenute sino a portarsi sul crinale che congiunge una cima a sinistra con una croce al di là della quale, assai vicino, si nota il Monte Muro con la sua caratteristica cresta a gobbe. La punta Elles invece si trova, sulla destra, verso ovest, si percorre con attenzione l’affilata cresta, con gli sci ai piedi o senza, e si raggiunge la cima in pochi minuti. Circa 4 ore dala partenza.
Nota: il percorso per Punta Elles prevede alcune varianti che presuppongono la risalita non dalla Grubenalm, ma da un costolone che si imbocca qualche centinaio di metri dopo la Malga dei Buoi deviando sulla sinistra dal classico percorso della Cima dell’Accla.

Discesa: lungo l'itinerario di salita, ma con la possibilità, in condizioni di neve assestata, di tuffarsi nei numerosi ripidi canaloni che caratterizzano la destra orografica della valle.
Percorso Stradale: dall’uscita autostradale di Vipiteno si imbocca la SS12 del Brennero in direzione nord sino a Colle Isarco dove si gira a sinistra per la Val di Fleres percorrendola sino a Hinterstein. Qui si oltrepassa il ponte sulla sinistra, (indicazioni Rifugio Cremona o Ochsenalm). Si arriva ad un primo parcheggio libero, dove una sbarra preclude l’accesso. Pagando un ticket si può proseguire e parcheggiare circa un Km più avanti nella valle. Circa 14 km dal Brennero.

Dati salienti itinerario:
Destinazione: Punta Elles
Valle principale: Val di Fleres
Gruppo Montuoso: Stubaier Alpen

Paese di partenza: Maso Hinterstein, Fleres di Dentro
località di parcheggio: prima del Ponte per gli Steinhoefe. (il parcheggio più in alto è a pagamento)


quota partenza: 1375
quota arrivo: 2661
dislivello salita: 1290 circa
dislivello discesa: come la salita
quota massima: m.2661
esposizione prevalente: nord.
Distanza: Km 13,1 andata e ritorno.
tempo medio di salita: ore 3,30 - 4
difficoltà sciistiche: BS
difficoltà alpinistiche: assenti
punti critici per slavine :Necessita di neve assestata.
attrezzatura necessaria :normale attrezzatura da sci alpinismo.
periodo effettuazione Dicembre - aprile
Cartine: Kompass foglio 058

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