sabato 21 febbraio 2009

Tavola Rotonda

Nel post che precede non vi ho raccontato che ieri, una volta risaliti in auto per fare ritorno a casa, ci siamo dati appuntamento per la mattina seguente allo scopo di onorare anche la discesa a "maiella 1", così come la chiamano i local.
Difatti alle 7 di questa mattina, un numero ancora più consistente di partecipanti - Silvio, Fausto, Marco, Matteo, Antonio ed il sottoscritto, mentre Marco di Avezzano si è ricongiunto al gruppo a Pratola Peligna - erano presso il noto focal point diretti nuovamente a Campo di Giove. Arrivati alla base degli impianti di risalita, ultimati gli ultimi preparativi, iniziamo subito a risalire la pista da sci fino a Guado di Coccia, facendoci "beccare" ancora una volta da Nicola a bordo del suo gatto delle nevi. Mentre Marco ha lasciato il gruppo a causa di un malanno fisico, da Guado di Coccia abbiamo proseguito in direzione N fino a raggiungere la struttura in cemento presso lo ski-lift poco al di sotto di Tavola Rotonda.Dopo una sosta ristoratrice, nel corso della quale tutti noi abbiamo consumato i famosi biscotti (quelli che danno la dipendenza) prodotti dalla mamma di Marco S., il gruppo si è diviso: Silvio e Marco S. hanno deciso di tornare sulla via percorsa in salita, mentre noi (Matteo, Antonio, Fausto ed il sottoscritto) ci siamo diretti in direzione O sulla cresta dalla quale abbiamo iniziato la discesa verso Macchia di Secina.
Superati i primi 150 m su neve ventata e ghiacciata, eccoci nuovamente sulla magnifica polvere dell'ampio pendio e quella ancora più profonda del canale attraverso il quale si raggiunge il pianoro di Macchia di Secina. Poi attraverso i boschi e radure, giù fino al parcheggio alle spalle della caserma dei Carabinieri di Campo di Giove.
Beh, che dire, anche oggi una MAGNIFICA giornata di scialpinismo in buona compagnia.

venerdì 20 febbraio 2009

Serra Carracino e la "Pescia di Baccalà"

Ieri mattina, mentre ero di "guardia" ai miei figli a casa a causa della neve, ho ricevuto un SMS tanto inaspettato, quanto gradito: Matteo, mantenendo fede ad una promessa fatta l'estate scorsa, mi invitava a fare "la Pescia di Baccalà" il giorno seguente. Beh, considerata la presenza di tanta polvere da solcare e la garanzia che offre una "guida" d'eccezione (si ricorda a tutti, come ebbe a scrivere Silvio qualche tempo fà, che Matteo è il "titolare" di Tavola Rotonda, quindi grande conoscitore di quei luoghi) ho subito accettato l'invito.
Oggi ai piedi dell'impianto di risalita a Campo di Giove (quota 1150 m) eravamo in quattro: Matteo, Antonio, Marco (di Avezzano) ed il sottoscritto. Iniziamo subito a risalire la pista da sci (per fortuna battuta) fino a Guado di Coccia dove abbiamo scambiato una breve conversazione con l'altro "titolare" del luogo, Nicola ancora alle prese con il suo gatto delle nevi, per poi proseguire battendo traccia a turno fino a Serra Carracino a quota 2050 circa.Il tempo di scattare due foto di rito ed eravamo tutti pronti per l'ambita discesa per la "Pescia di Baccalà", con il primo tratto, il più difficile, su neve ventata e ghiacciata per poi immergerci letteralmente in neve profonda e soffice del canale. Semplicemente MAGNIFICO!!

Per il beneficio di tutti riporto integralmente il testo della guida "Scialpinismo nel Parco Nazionale della Maiella" di Antonio Tansella e Roberto Tonelli:
Discesa. - La discesa ha inizionda un punto pianeggiante sulla cresta che prosegue dalle rocce verso Monte Tavola Rotonda (NO). Scendere verso un costone a sinistra (riconoscibile da un roccione che lo limita in basso), che fa da spartiacque tra la Pescia di Baccalà (toponimo locale, che prende origine dalla forma della radura) ed un invitante, ma pericoloso canale (da evitare), a destra. Raggiunto il costone, scendere traversando ancora (a sin.) per entrare nella Pescia di Baccalà, che qui si presente come un ripido vallone che si stringe in basso in una gola. Superata la gola, il pendio si allarga e senza traccia obbligata si raggiunge la strada a km 1,5 dalla base degli impianti di risalita.
Periodo Consigliato: per l'esposizoone a mezzogiorno e la quota non elevata, l'itinerario non è sempre ben innevato; il periodo nel quale si possono trovare le condizioni migliori è normalmente gennaio - marzo. Possibilità di valanghe dopo forti nevicate. Esposizione Ovest. Valutazioone OSA.
In effetti Matteo nel corso della giornata di ieri mi faceva notare come le condizioni odierne difficilmente si sarebbero ripresentate nuovamente in questa stagione. E per questo motivo che ho subito invitato Antonio all'adunata di questa mattina, facendogli presente che avevamo a disposizione la guida per la "Pescia di Baccalà".
Naturalmente al termine di questa entusiasmante discesa il nostro umore era a livelli altissimi, ma eravamo anche affamati di altra polvere, perciò abbiamo arrestato la nostra discesa a quota 1200 metri circa per riprendere, una volta rimesso le pelli, un sentiero che a mezza costa in direzione S risale fino a quota 1500 metri sulla pista da sci, poco al di sotto di Guado di Coccia, che abbiamo raggiunto con una certa fatica a causa del manto nevoso piuttosto profondo. Da qui, sulla pista battuta, abbiamo raggiunto la Serra Campanile a quota 1789 per poi scendere alla sella del Monte Porrara. Senza perdere quota e tagliando il costone in direzione SO, abbiamo raggiunto la base della piramide rocciosa del Porrara e qui nuovamente in discesa sul ripido brecciaio coperto da una magnifica polvere bianca fino alla sottostante Valle di Quartarana ed in breve la base degli impianti di risalita.
Nonostante la stanchezza per i 1500 metri circa di dislivello in salita, molti dei quali su neve profonda sulla quale abbiamo battuto traccia, al termine di questa seconda discesa si sono registrate molte manifestazioni di affetto tra i partecipanti alla gita, con tanti abbracci e strette di mano, ammirando i ricami che avevamo lasciato sul pendio appena disceso.
Tanto per far comprendere quale fosse il nostro stato d'animo, vi racconto solo quello che Antonio ci ha chiesto subito dopo il nostro arrivo alla base degli impianti. Antonio: voi sapete cos'è il sesso? Gli altri, perplessi, non hanno saputo fornire alcuna risposta, quindi Antonio spiega: il sesso è quella cosa che si pratica quando non c'è la polvere!!
Un grande ringraziamento allo straordinario Matteo che ci ha condotti magnificamente in questa avventura di oggi.

martedì 17 febbraio 2009

Vacanzetta Dolomitica









Con un pò di fortuna dopo un paio di week andati a male per il cattivo tempo sono riuscito ad andare a trovare il mio feltrino super appassionato di montagna e non solo.....li si beve da far paura....hi hi hi magari sono anche io che non reggo molto il vino.....
Comunque almeno ci ho provato....a stargli dietro....il personaggio appartiene ad un gruppetto di ragazzi variopinti ma di una bravura alquanto al di fuori della norma. Tutti con mezzi al di fuori del normale sia per dimensioni che per difficoltà nel guidarli....cosi mi hanno fornito anche a me un paio di oggetti non identificati.... punta 125 centro 95 coda 115 con attacchi naxo.... proveniendo da un paio di sci che insieme forse non raggiungono il peso di uno solo di essi mi sono ritrovato un pò in difficoltà all'inizio ma dopo poco tutto diventa più facile e divertente al punto che devo contenermi perchè questi corrono come pazzi.....!!!! credo che non ho mai sciato cosi tanto in tutta la mia vita come domenica passata.... effettuato 14 risalite con altrettante discese annesse....peccato che tutto il manto nevoso in giro fosse ventato è quindi fuori dalle piste il divertimento non era propio assicurato...ma per gustarci almeno una discesa fuori dalle piste ci siamo diretti verso la val di Mesdi dal passo Pordoi guardando il fantastio muraglione del sella....
Valle fantastica,un ambiente al di fuori della norma con un manto ormai tirato a pista per la quantità esagerta di persone passate di li....beh!! che dire.... giornata incredibile in un posto che non per altro viene invidiato da tutto il mondo per la diversità dei panorami....

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