sabato 25 aprile 2009

Canali al m.Morrone e girovogar per monti...18.04.09



Salita su un canale indefinito posto tra Rava Macaragna (salita nella stessa giornata dal pontifex) e Rava del Ferro. Pendenza sui 40°/ 45° e qualche tratto finale anche qualcosa in più , sia per i compagni (Raimondo, Maria e Mimmo) dai quali mi ero diviso per andare a visitare il ramo di Dx, sia quindi per me, la cui pendenza discretamente sostenuta mi ha visto "protagonista" di un tratto in "piolet" su erba.....


Uscito successivamente sui pianori sommitali del Morrone, tramite ulteriore tratto su neve, ho proseguito verso la cima del Morrone e poco sotto lo strappo finale, con bella vista sul rifugio "Iaccio della Madonna" mi sono accorto (!!!) che i miei compagni, saliti da altra parte, non erano visibili... infatti il loro itinerario si è rivelato un pò più complicato ed in virtù del peggioramento del tempo hanno deciso di ripercorrere i loro passi e tornare indietro (d'altronde il canale era stato "fatto" !)

Dopo non pochi problemi per comunicare le nostre rispettive posizioni (radiotrasmittenti sficate, cellulari) ho preso la decisione di scendere per via diversa da quella di salita, dove avrei incontrato qualche problema e percorrere invece, quello che poi si è rivelato il canale salito da Gabriele, Gino, Silvio e Marco e cioè Rava Macaragna.

Ho raggiunto Gabriele e Gino sulla sterrata che taglia tutta la parete nord del Morrone. Insieme siamo arrivati alla macchina nei pressi di Roccacaramanico, sotto un discreto scroscio d'acqua...anche perchè "qualcuno"con l'auto... era andato via precipitosamente per impegni (Silvio...Marco..??!!)

Con il passaggio dei "nuovi compagni di gita" sono arrivato al bivio di Salle dove ricomposti i gruppi originali, abbiamo poi ripreso la via di casa, non prima di avere "NON A TORTO" offerto una birra a... chi ha il "coraggio di andare in montagna con me" !!!
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canali "I Gemelli"


Bellisima gita su itenerario a "torto trascurato" sul versante occidentale della Majella. Questa mattina ci eravamo prefissati una classica salita al Monte Camicia, temendo condizioni sfavorevoli su itinerari più impegnativi, ma alla fine (quando eravamo già in viaggio sull'autostrada) abbiamo cambiato idea.
In ossequio agli insegnamenti del nostro Maestro Gabriele, abbiamo scelto di seguire un nuovo percorso che che ci ha portato presso il Vallone di Femmina Morta, attraverso il canale di destra (sinistra orografica) dei c.d. "Gemelli". I nostri timori, per certi versi, si sono rivelati fondati visto che c'erano scariche in quasi tutti i canali del versante occidentale, compreso la Rava della Giumenta bianca, ma sull'itenerario seguito la neve era assolutamente perfetta: trasformata e dura, un tappeto di velluto!!

Relazione

quota di partenza (m.):
1225
quota vetta (m.): 2593
dislivello complessivo (m.): 1365
difficoltà: BS
esposizione preval. in discesa: Ovest
località partenza: Trivio Pacentro - Campo di Giove - Passo San Leonardo

Accesso: da Sant’Eufemia a Maiella si prosegue per Passo San Leonardo ed il crocevia stradale per Campo di Giove e Pacentro. Poco prima dell’incrocio, un centinaio di metri sulla sinistra, inizia una sterrata il cui accesso è chiuso da una catena tra due pali metallici (sul palo di destra è riportata la scritta “Ferrari”).

descrizione: Si segue la sterrata che si inoltra lungamente nella faggeta in direzione ESE, oltrepassando due deviazioni alla nostra sinistra, la prima delle quali dopo poche decine di metri dall’inizio; a quota 1370m ca, in corrispondenza di una curva a gomito verso sinistra, la forestale cambia decisamente direzione puntando a NE, terminando in uno slargo (radura circolare) a quota 1400 m ca. Da questo punto, alla nostra destra in direzione E, si segue il sentiero segnalato con bolli di vernice gialla sulla vegetazione, pervenendo in breve ad una faggeta secolare situata su di un dosso allungato in senso Ovest-Est. Si risale la faggeta lungo la massima pendenza fin quasi al suo termine, tenendosi sul suo margine destro (sinistra orografica). A quota 1500/1600 ca. si piega a destra dove la vegetazione lo consente e si entra nel grande canale di valanga che si risale fino alla quota 2000 ca. dove, in corrispondenza di uno sperone roccioso alla nostra destra, il canale si biforca; da qui il nome “Canali I Gemelli”. Si risale il ramo di destra su pendenze di 35-40°, fino alla quota 2450 dove la pendenza si attenua, potendo guadagnare facilmente la cresta se non ci sono cornici. Da qui in breve, ancora in direzione SE, si raggiunge la vetta dei “canali I Gemelli” a quota 2593 m.

Discesa per lo stesso itinerario, con la possibilità di seguire il canale di valanga fino al suo fondo (1500 m. circa), da cui poi si riguadagna facilmente il dosso boschivo e la sterrata.


L’unico rammarico, aver lasciato il “gemello” di sinistra orfano di una discesa con gli sci, per cui il nostro impegno è tornare al più presto per provare anche l’altro canale pure molto bello e a “torto trascurato”.

Rider: Antonio (pastarella), Luca e Angelo.


giovedì 23 aprile 2009

LA FINE DI UN REGNO.

CARI CAVALIERI ORMAI SONO UN RE SENZA SUDDITI, NON MI MERITATE!!!EMIGRERO' VERSO NUOVI LIDI.VEDASI SITO: WWW.MONTAGNA.ORG.

ALCUNE FOTO DELLA RAVA MACARAGNA.




MONTE MORRONE - RAVA MACARAGNA.


DOPO LA SOSTA DOVUTA PRIMA DI TUTTO PER IL RISPETTO VERSO LE PERSONE CHE SONO STATE COLPITE DAL SISMA E POI PER I CONSEGUENTI PERICOLI OGGETTIVI CHE IN MONTAGNA SI POSSONO INCONTRARE DOPO IL TERREMOTO, IN AGGIUNTA A QUELLI INSITI NELLE NORMALI ATTIVITA', TORNO A RELAZIONARE LE NOSTRE USCITE SETTIMANALI CHE SPERO POSSANO IN QUALCHE MODO AMPLIARE LE VEDUTE E LA SCELTA DEGLI ITINERARI DA PARTE DEI VISITATORI DEL SITO PERCHE' IL NOSTRO MOTTO E':PERCORRERE SEMPRE NUOVI ITINERARI.COSA MI DICE IN PROPOSITO IL SAGGIO IL MASCHERONE CHE E' NOTO PER LE SUE "REITERATE" RIPETIZIONI AL MONTE PICCA ED AL MONTE BRANCASTELLO? PER MOTIVI METEREOLOGICI E DI TEMPO LO SCORSO FINE SETTIMANA ABBIAMO PERCORSO LA "RAVA MACARAGNA" AL MONTE MORRONE CHE SECONDO ME E' A TORTO TRASCURATA PER LA RISONANZA DELLE VICINE CLASSICHE RAVE DEL MONTE AMARO.INVECE PER GLI SCI ALPINISTI (OSA) E GLI AMANTI DI PICCOZZA E RAMPONI QUESTO ITINERARIO E' DA PERCORRERE PERO' NEL PERIODO PRIMAVERILE PERCHE', ESSENDO RIVOLTA A NORD, LA NEVE NON SI TRASFORMA PRIMA DI TETTO PERIODO.SICURAMENTE BISOGNA CORTEGGIARLA PER TROVARLA NELLE CONDIZIONI IDEALI.SI PARTE DAL CIMITERO DI ROCCA CARAMANICO E PERCORRENDO LA NOTA STERRATA, DOPO AVER OLTREPASSATO SULLA SINISTRA IL SENTIERO DI RAVA DEL CONFINE (NUMEROSI SEGNI ROSSI) ED ARRIVATI SOTTO "RAVA GRANDE",OTTIMAMENTE EVIDENZIATA SULLA CARTA, SI PROSEGUE PER CIRCA 1O0 MT. FINO ALL'IMBOCCO DEL NOSTRO ITINERARIO ANCH'ESSO BEN EVIDENZIATO. ALL'INIZIO NON SEMBRA UNA RAVA MA UN VALLONCELLO PERCHE' C'E' SOLO IL BOSCO, MA DOPO 200 MT. INIZIA UN PROFONDO CANYON CHE PORTA DIRETTAMENTE, SENZA POSSIBILITA' DI SBAGLIARSI, SULLA CRESTA SOMMITALE A QUOTA 2000 MT. IN PROSSIMITA' DELLA VETTA.LA PENDENZA, ECCETTO L'INIZIO, E' COSTANTE SUI 30 - 35 GRADI MENTRE A META' C'E' UNA STRETTORIA SUI 40° A SECONDA DELL'INNEVAMENTO. LA DISCESA L'ABBIAMO EFFETTUATA PER L'ITINERARIO DI SALITA, MA SI PUO' EFFETTUARE ANCHE PER LA RAVA DI CONFINE PASSANDO PRIMA PER LA VETTA E DOPO PER IL RIFUGIO IACCIO DELLA MADONNA.

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