giovedì 23 aprile 2015

Piella & Prado

Quest'anno il Cusna non si è concesso, almeno fino alla scorsa domenica: ci aveva sempre respinto ingannandoci con belle giornate e avvolgendoci nella nebbia non appena giunti sul crinale.
Domenica, sia pur con nuvoloni che vagavano, complice un'arietta frizzante (molto frizzante) proveniente da nord, siamo riusciti a completare questa gita, che era nel cassetto da tempo.






Salita per il Passone: nell'ultimo tratto ripido abbiamo preferito mettere gli sci nello zaino e salire con i ramponi. L'aria fredda ha reso marmoreo il manto nevoso








Il Canale dei Cervi: si prende sotto la vetta del Piella. E' esposto a sud ma la neve non ha mollato per niente: vietato cadere, soprattutto nel primo tratto, il più ripido













Il canale si insinua sinuoso bello e invitante nella faggeta per gettarsi infine nel torrente Ozola, nell'omonima valle. Noi siamo usciti alla sinistra idrografica, poco prima dell'inizio di una serie di salti scoperti, seguendo una invitante lingua di neve.




Ben presto però la neve è terminata e ci siamo trovati a dover scendere per la ripida faggeta per circa 200 metri, fino a raggiungere la forestale nel fondovalle.

Abbiamo proseguito, seguendo la strada e compiendo un lungo giro sul lato opposto della valle fino a giungere al rifugio Bargetana e, poco dopo, all'omonima conca

il rifugio Bargetana (chiuso)


la conca della Bargetana:
sullo sfondo il versante sud
e la vetta del Cusna, avvolta 
dalle nubi                              





Raggiungiamo il crinale e lo seguiamo, accompagnati da nubi e nebbia, e con una temperatura non proprio primaverile, fino alla vetta del Prado che, pur considerato parte del gruppo del Cusna, si trova in Toscana ed è la vetta più alta di questa regione (2054 m)

Vetta del Prado








Il sole all'improvviso riappare e ci consente una memorabile discesa dal Canale della Clessidra: questa volta la neve, complice orario ed esposizione, è superlativa e ne viene fuori una sciata stupenda

La Clessidra: sullo sfondo il passo di Lama Lite
Qui si vede tutta la Clessidra


 
Infine, dopo aver ripellato per la terza volta, accompagnati di nuovo
da nebbia e vento gelido, torniamo verso il Passone e, di qui, scendiamo all'auto su una neve morbida molto divertente.
Questa gita, un po' rubata al meteo variabile com'è giusto che sia in primavera, ci ha regalato l'ennesima grande soddisfazione. L'Appennino è sempre bello!...anche con questo tempo...


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