sabato 12 marzo 2011

CAVALIERI ALL'ACETO.

DA UN PO' DI TEMPO ALCUNI CAVALIERI, IN PRIMIS IL MASCHERONE, SONO LATITANTI ANCHE SE CHIAMATI IN CAUSA. DALLE MIE PARTI SI DICE CHE SONO ANDATI ALL'ACETO.E PENSARE CHE UNA VOLTA ERANO VINI D0C O CREDEVANO DI ESSERLO!!!

mercoledì 9 marzo 2011

Cima di Scarpe 2802 m.

Approfittando dei preparativi dei bagagli, mi concedo un'ultima breve fuga. Lasciata l'auto in albergo a disposizione del resto della famiglia, con la prima corsa della funivia raggiungo la stazione a monte de "La Rosetta" posto poco sotto la vetta dalla quale ci si affaccia sul grande altopiano delle Pale di San Martino. Calzati gli sci, ci si abbassa in direzione est poco sotto il Rifugio Rosetta (Pedrotti) a quota 2581 m circa. Qui montate le pelli, ancora in direzione est, si punta direttamente ad un evidente costone che si risale direttamente, procedendo nettamente in direzione sud fino a raggiungere Cima delle Scarpe (paletto in legno) dalla quale si gode di una vertiginosa vista sulla Pala di San Martino e la sottostante Valle Praditali.   
Non nascondo che durante questa breve gita sull'altopiano della Pale, più volte ho preso in considerazione l'idea di trasferirmi per qualche anno da queste parti.

Per le altre foto clicca qui, oppure sul titolo del post.

martedì 8 marzo 2011

Cima Bocche 2754 m.


La consultazione delle due nuove guide, più una terza che avevo già, diviene una delle mie principali occupazioni "aprés-ski". E' così che dopo aver trascorso una seconda giornata "pistaiola", inizia a prendere corpo l'idea di effettuare la salita al Monte Mulaz. Tuttavia alcune informazioni negative circa le condizioni del manto nevoso raccolte sul luogo ed il suggerimento di Annibale, mi hanno fatto desistere da questa intenzione e ripiegare sulla più "tranquilla" Cima Bocche.  

Durante la salita, in totale solitudine, più volte mi giro a scrutare le pieghe del citato Monte Mulaz,  finché non scopro la presenza di una evidente traccia di salita e parecchie tracce di discesa; scoperta che fa aumentare notevolmente la mia delusione (per la precedente rinuncia) che si placa solo quando, superato un primo colletto al di sopra della Malga Bocche, il panorama che si para davanti ai miei occhi è assolutamente straordinario. 


Relazione:
Lasciata l'auto ad un piccolo parcheggio posto in prossimità del ponte sul Torrente Juribrutto a quota 1757 m., sulla strada che da Passo Rolle conduce a Passo Valles, seguendo le indicazioni per Malga Juribrutto si percorre una strada forestale che prende avvio proprio in corrispondenza del ponticello. Raggiunta la radura nella quale sono ubicate le due costruzioni della citata malga, si piega decisamente a sinistra e seguendo le indicazioni per "Malga Bocche"  si guadagna l'ampio crinale di Cima Bocche, digradante dalla vetta (non visibile) fino al Piano dei Casoni. Proseguendo a lungo in direzione nord, si risale il dorso della montagna, superando alcuni lievi avvallamenti, transitando poco più a monte del bivacco Jelici ed un obelisco in memoria ai caduti, fino a raggiungere la croce in legno posta sulla vetta arrotondata, dalla quale si gode di una vista magnifica. La discesa per l'itinerario di salita.

Per le altre foto della gita clicca qui, oppure sul titolo del post.
   

8 MARZO 2011 - FESTA DELLA DONNA.

UN AUGURIO DI CUORE ALLE DONNE DEL NOSTRO ORDINE DA PARTE DEL PONTIFEX.COME POSSO ESSERE DEPOSTO DA UNA MASSA DI VOCCAPERTI CHE PENSANO SOLO A CIME, GOBBETTE, SCI, BICICLETTE,ED ALTRO TRASCURANDO IL GENTIL SESSO.ORMAI QUESTO E' DIVENTATO UN BLOG DOVE VIGE LA FAMOSA FRASE DI AL CAPONE (FUORICLASSE DEL CRIMINE DEGLI ANNI 30):"TUTTE CHIACCHERE E DISTINTIVI".QUESTO PERCHE'OGNI CAVALIERE INSEGUE UN PRIMATO.CHI FESTEGGIA IL RAGGIUNGIMENTO DI UN CERTO NUMERO DI 2000 ED AGGIORNA LA CLASSIFICA,CHI VA A SCIARE MATTINA E SERA,CHI IMPIEGA MINOR TEMPO A RAGGIUNGERE LA CIMA DI UNA MONTAGNA, CHI VA PIU' VOLTE A MONTE RAPINA, CHI HA PIU' DITINTIVI DELL'ORDINE ED ORA ANCHE LA DIVISA.DOPO VI LAMENTATE CHE MANCANO LE CAVALIERE!!!!CHIUDO CON UN DETTO POPOLARE:"CHI NE BONE PI LU RE NE BONE MANCH' PI LA REGINE".

Carnevale...

Incredulo e convinto che Pastarella (o affini...) abbia "gigioneggiato" con il demenziale avviso, pubblico un insignificante post per avere conferma dello scherzo carnevalesco....!

domenica 6 marzo 2011

Colbricòn 2602 m

Vacanza in famiglia, per cui niente skialp... Queste erano le miei intenzioni quando ci siamo messi in viaggio verso San Martino di Castrozza, ma quando in prossimità di Passo Rolle ho avvistato questa magnifica montagna, ho subito informato mia moglie (santa donna) che avrei fatto almeno una fuga. 
Non sapendo neanche quale fosse il nome del monte che avevo adocchiato, dopo aver trascorso una prima giornata sulle piste di Punta Ces insieme a mio figlio, ho subito cercato una libreria dove ho acquistato un paio di guide ed un paio di carte Tabacco, attraverso le quali ho potuto constatare che la montagna in questione era il "Colbricon" ed era una classica gita scialpinistica in quella zona. 
Considerato che "Bambi" (mio figlio Marco) era piuttosto "cotto" dopo l'intera giornata trascorsa a sciare, organizzo subito la fuga solitaria, nel senso che ero solo a bordo della mia autovettura. Sì, perché già al parcheggio ho dovuto constatare una massiccia presenza di auto e parecchi skialper pronti alla partenza e con i quali, sostanzialmente, ho condiviso la salita.  
Naturalmente la presenza di tutte quelle auto ha generato la solita "agitazione", così che ho iniziato a forzare l'andatura fino a raggiungere e superare tutti gli skialper che mi avevano preceduto alla partenza, tranne due tizi (uno dei quali una guardia forestale provinciale) che, evidentemente, erano agitati almeno quanto lo ero io. 
Al contrario della salita, la discesa l'ho effettuata in perfetta solitudine, accompagnato solo dal fruscio della magnifica polvere soffice che ancora copriva i pendii a nord del Colbricon. Insomma una gita grandiosa, che regala un panorama stupefacente sulle vicine Pale di San Martino.

Relazione:
Dal parcheggio ubicato sulla strada che da Predazzo conduce a Passo Rolle, poco più a monte del crocevia per Passo Valles, parte una strada forestale (cartello indicatore) che si percorre seguendo l'indicazione per la Malga Colbricon. Raggiunta la radura nella quale è ubicata la malga, si prosegue in direzione sud-est in piano attraverso un bosco rado. Proseguendo a mezza costa, in leggera discesa, si raggiunge una piana dalla quale, superata una costola rocciosa alla nostra destra, si inizia a salire verso destra per un avvallamento (quota 1870 m. circa). Continuando a salire in obliquo verso destra su terreno ondulato, si raggiunge la Forcella Colbricon a quota 2420 m, dalla quale si raggiunge una spalla a sinistra che si risale, transitando sotto un breve e ripido pendio. Dalla spalla, in obliquo verso destra, si raggiunge la vetta (paletto di legno)  superando un ultimo tratto ripido. La discesa si effettua per l'itinerario di salita.

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