sabato 5 giugno 2010

C.no Grande vetta Occ.le dal Calderone 05.06.10


Salita classica alla vetta occ.le dai Prati di Tivo, per il rif.Franchetti ed il ghiacciaio del Calderone.

Ascensione dallo stampo ancora "invernale" data la progressione dal vallone delle Cornacchie in poi, con ramponi e piccozza (la tipologia di neve, soprattutto nella parte bassa, lo giustificava !)

Causa chiusura strada per Cima Alta (ordinanza del comune di Pietracamela...!!!), si è dovuto prendere la nuova cabinovia per raggiungere la Madonnina...tant'è !

Il tempo non è stato un granchè ed anzi... le meteo erano buone e non si prevedeva pioggia, ma l'umidità, relativa alla primavera sicuramente non asciutta, ha fatto sì che dal Franchetti in su, si sia proceduto in mezzo ad un nebbione della...

La principale conseguenza di ciò è stata rappresentata dal "grossolano errore", una volta raggiunto il ghiacciaio, di procedere per un lungo diagonale, tenendosi a dx le rocce e a sx il fondo dello stesso... "ma non finisce mai stu travers..??!!"... "ma dobbiamo iniziare a salire adesso...??!!"

Il trovarsi di fronte ai bollini rossi e bianchi, identificativi della normale alla vetta Or.le... ci ha riportati tutti alla realtà..."MA DDO STEM A I ...??!!" eravamo in sei...ed io ero in testa al gruppo...per la serie "DOPO 25 ANNI DI ONORATA MONTAGNA"...non si finisce mai di sbagliare !

Se ce n'era bisogno, ancora una volta la nebbia ha dimostrato che con la stessa si prendono clamorose cantonate !

Il tanto atteso sole ha accompagnato il ritorno dell'uscita con questi amici del Gruppo Gran Sasso del Cai Pescara.

giovedì 3 giugno 2010

Monte Argatone

Per domenica 6 giugno, ho finalmente organizzato la tanto pubblicizzata "uscita" sul Monte Argatone da Villalago. Io vado a Villalago da sabato mentre il Mascherone e la consorte partono da Pescara alle ore 8.00 (orario da gita e pic-nic ma legato ad inconfutabili esigenze familiari). E' necessario un veicolo "adeguato" a percorrere un lungo tratto di carrozzabile con pendenze significative..Si arriva in alto con il veicolo e poi circa 1 ora e mezza di cammino per la vetta. Vi aspetto!!!

IL "MASCHERONE STEP"





NELLA STORIA DELL'ALPINISMO CI SONO I COSIDDETTI ITINERARI "CLASSICI" CHE, VUOI PER LA LORO BELLEZZA ESTETICA, PER LE LORO DIFFICOLTA' TECNICHE ED, IN PARTICOLARE, PER LA LORO IMPORTANZA NEL CONTESTO STORICO IN CUI SONO STATI TRACCIATI, NON PASSANO MAI DI MODA E L'ALPINISTA NON SI STANCA MAI DI RIPETERLI.IN GENERE QUESTI ITINERARI, AL CONTRARIO DEGLI ALTRI, CONTENGONO DEI NOMI PARTICOLARI PER SPECIFICARE UN SINGOLO PASSAGGIO O UNA STRUTTURA CHE CARATTERIZZA LA MORFOLOGIA DEL TERRENO O DELLA ROCCIA.ESEMPI PIU' NOTI:"LA CHANDELLE DEL PILONE CENTRALE DEL FRENEY";"L'OBELISCO DELLO SPIGOLO A DESTRA DELLA CREPA DEL CORNO PICCOLO";"HILLARY STEP SULLA CIMA DELL'EVEREST".ANCHE NOI SUL NOSTRO GRAN SASSO ABBIAMO DEGLI ITINERARI DI QUESTO TIPO E TRA QUESTI INSERISCO ANCHE IL CANALONE DI FONTE RIONNE AL MONTE INFORNACE.SABATO SCORSO, 29 MAGGIO, ABBIAMO EFFETTUATO UNA RIPETIZIONE DELL'ITINERARIO CHE, COME DI CONSUETO, E' BELLISSIMO.CHI CONOSCE L'ITINERARIO SA CHE A PRIMAVERA INOLTRATA SI FORMANO SEMPRE DUE SALTI CHE POSSONO CREARE NON POCHE DIFFICOLTA' PER IL LORO SUPERAMENTO.IL SECONDO SALTO, QUELLO DELLA CASCATA, PUO' ESSERE AGGIRATO COMODAMENTE SULLA SINISTRA, MENTRE IL PRIMO DEVE ESSERE SUPERATO DIRETTAMENTE E LE DIFFICOLTA' SI CREANO A SECONDA DELLE CONDIZIONI.NEL NOSTRO CASO ABBIAMO SUPERATO DIFFICOLTA' DI MISTO DI 2° GRADO SU ROCCIA E 50° SU NEVE.IL CAVALIER SILVIO, GIUSTAMENTE,IN VIRTU' DELLA LORO PLURIENNALE AMICIZIA,HA DECISO DI NOMINARE QUEST'ULTIMO "IL MASCHERONE STEEP", COME RISULTA DAL POST PRECEDENTE, PERCHE'INNANZITUTTO HA PERCORSO L'ITINERARIO DECINA DI VOLTE ED IN DISCESA L'ESIMIO CAVALIERE, PER SUPERARE IL SALTO, AL CONTRARIO DEGLI ALTRI CHE SONO SCESI ARRAMPICANDO, SI E' ESIBITO IN UN SALTO "DA CIRCO" CON UNA DISINVOLTURA TALE DA FARMI RICREDERE SULLE SUE REALI POSSIBILITA' TECNICHE INESPRESSE AL PUNTO CHE GLI HO SUSSURRATO:"VINCE', TU SEI UN MISSILE INTERCONTINENTALE E TI UTILIZZI PER LE GUERRE DI POSIZIONE!!".LUI MI HA RISPOSTO:" MI SONO IMPOSTO DI NON SUPERARE CERTI LIMITI".CARI CAVALIERI. IN QUALITA' DI MASSIMA AUTORITA' DELL'ORDINE DISPONGO CHE A FAR DATA 29.05.2010 IL PRIMO SALTO DEL CANALONE DI FONTE RIONNE VENGA CHIAMATO "IL MASCHERONE STEP" IN ONORE DEL NOSTRO OMONIMO CAVALIERE E DALLA STESSA DATA VENGA' INSERITO NELLA LETTERATURA APPENNINICA.UNA DELLE FOTO PUBBLICATE RITRAE IL CAVALIER SILVIO MENTRE SUPERA "IL MASCHERONE STEP".

mercoledì 2 giugno 2010

Fonte Rionne

Siamo in quattro sabato mattina 29 maggio, e con le idee chiare: si va a Piani di Pezza, e da lì alla conquista di un grappolo di duemila. Incontro alle 6 in punto. Alle 6.10 la meta è diventata il Canale di Fonte Rionne.



A Castel del Monte decidiamo di prendere una scorciatoia. Subito sopra il paese , si gira a sinistra su una sterrata (indicazione “Campo Imperatore” su tabella di legno). Bel percorso, adatto a fuoristrada (ma io per colpa del Mascherone l’ho fatto recentemente con un Ulysse ! Con una certa soddisfazione devo dire…), che costeggia a sud la Costa di Bolza, e alla Sella di S. Cristoforo svalica su Campo Imperatore, accorciando non poco per chi vada in zona Prena.
Dalla strada che attraversa Campo Imperatore all’attacco di Fonte Rionne c’è da fare un lungo attraversamento della piana, per 4 o 5 chilometri .
A quota 1700 metri, proprio alla base del monte, si attraversa un corso d’acqua (ma ormai il canale di Fonte Rionne è attraversato sotterraneamente da canalizzazioni, e qua e la si rilevano le opere di captazione) e si inizia a salire un costone che porta alla base del canale vero e proprio (in realtà il sentiero è ben segnato, ed è sulla sinistra del costone che noi rimontiamo a vista).
A poco più di quota 1900 incontriamo la neve, che ci accompagnerà compatta e omogenea fino alla cima del Monte Infornace.

Il Canale di Fonte Rionne è una delle più belle uscite di montagna che si possa fare dalle nostre parti, oltre a essere un luogo mitico per molti Cavalieri. Per il Mascherone poi lo è di più, e capirete perché. Il Canale è fortemente incassato fra imponenti rocce grige, scolpite da tutta la storia di queste montagne. E’ una neviera praticamente perenne. E il modellarsi della neve nelle varie stagioni gli conferisce aspetti sempre diversi.

Intorno a quota 2100 si trovano le due tipiche difficoltà della salita del Canale. Prima un gradone del “letto” di neve, il “Mascherone Step”, che si può aggirare a sinistra, arrampicando 2 metri su un saltino di roccia. Sotto lo Step scorre abbondante l’acqua, che scava un grande tunnel di cui si intravedono le…fauci.
Subito dopo un vero e proprio salto di roccia, che si può evitare aggirando ampiamente a sinistra il canale. Si deve far attenzione a mantenersi alti, altrimenti si finisce sull’orlo di salti di roccia.

Si rientra quindi nel canale, e da lì si prosegue senza ostacoli fino alla cima del Monte Infornace (2469), incontrando anche varie chiazze di neve fresca.

La discesa è divertente, ma il Mascherone ha un problema con i suoi ramponi. Tutti noi abbiamo l’anti-zoccolo. Lui invece ha dei ramponi filo-zoccolo. Pertanto brevetta lì per lì una progressione anti-zoccolo:





I guai arrivano dopo, al Mascherone Step, che si può scendere saltando o ri-arrampicando come in salita. Dovete sapere che il Mascherone lo sogna da quand’era piccolo. Ed il sogno, o meglio, l’incubo si svolge invariabilmente così: la neve sul Mascherone Step è un ingannevole ponte, che sotto è tutto scavato e traforato dall’acqua impetuosa. Il Mascherone salta il Mascherone Step, e atterra su questo finto ponte eroso dall’acqua. Precipita nel tunnel gelido, e viene trascinato giù… Potete immaginare lo stato d’animo del Mascherone sul ciglio del Mascherone Step :

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