domenica 18 febbraio 2018

Traversata Lagoni, Libro Aperto

Partiamo per questa traversata una la seconda volta; la prima fu l' anno scorso , ma la scarsità di neve nel canale sul versante Toscano ci impedì di chiudere questo bel anello scialpinistico di 1150 m di dislivello e che ,a mio parere potrebbe diventare una bella alternativa alla classica salita al Libro Aperto dai Taburri.

Dato che si tratta di una gita abbastanza inedita cercherò di dare qualche indicazione  per chi volesse provare a ripercorrerla...    Lasciata     l'auto a Casulie, nella valle di Fellicarolo, si scende a piedi circa 20o m per prendere il sent CAI 435 ( loc.Ca'Baiocco). Il sentiero scende di quota ,attraversa il torrente  su due bei ponti di legno e in prossimità di una bella casa ristrutturata inizia a salire ripidamente per la faggeta e bosco misto.  arriviamo a breve a "Seralta di Quà" vecchio borgo abbandonato ,dove troviamo anche il Biv.Gran Mogol.

proseguiamo verso sud al bivio segnato 435 , a quota 1520 svoltiamo decisamente a destra e continuando ora per ripidi pendii puntiamo le pendici nord del Pizzo delle Stecche , che seguendo il sentiero andremo a aggirare lasciandocelo a sx ; ,saliti a qt 1700 circa e lasciatoci il Pizzo alle nostre spalle , attraversiamo  una depressione con un lungo mezzacosta (da fare con neve assestata) e puntiamo a un evidente cresta  che ci porta sul crinale tra Lagoni e Libro Aperto a quota 1920.  Sotto a noi si apre ora il bel vallone che salendo da Bellagamba porta a Libro Aperto, e davanti a noi un bel canale che scende ripido (max 40°) con breve strettoia. noi abbiamo sceso quello e a quota 1700 abbiamo ripellato causa neve pesante, si può però continuare a scendere verso il rio Borgognoni , attraversarlo e risalire per sent 495 alla evidente sella e poi a sx in vetta al Libro Aperto. Oppure scendere un canale detto del (Periplo) che si trova più verso il monteLagoni. (relazionato dal gruppo della Focolaccia) .

La risalita è cmq sempre molto evidente , va da se che questi itinerari vanno sempre percorsi con buona visibilità e neve assestata , diffidate a entrare i fossi marcati  dove spesso le sponde si caricano di neve riportata dal vento .

Dalla cima orientale del Libro Aperto la discesa è arcinota e bellissima e non mi dilungo oltre.....  è ovvio che il ns rientro è quello classico per i Taburri e Casulie dove ritroveremo l'auto..  Questa gita mi ha lasciato una grande emozione per i bei panorami ,per gli ambienti attraversati in salita ,sicuramente tra i meno frequentati dell appennino modenese. Con il Cavaliere Giambroz abbiamo tracciato salite e discese per quasi 1200 m disl ,lottando con una neve improvvisamente divenuta pesante per un rialzo repentino della temperatura,  lo zoccolo sotto le pelli di Gianluca e la sua stoica determinazione a tracciare mezza gita , resterà ben impressa nella nostra memoria.  Anche la discesa diretta dalla cima del Libro Aperto è stata , almeno per noi,  un'altra novità (data la sua nota ripidezza) di questa gita.

 il sentiero  cai435 all inizio della salita, il secondo dei due ponti
                                  il Bivacco Gran Mogol
dedicato anche all alpinista Graziano Ferrari.
 in salita verso il Pizzo delle Stecche ,ripida cuspide che va aggirata tenendosi sul margine boschivo e evitando di alzarsi sui ripidi pendii
il crinale appenninico verso est, sullo sfondo il Corno Alle Scale

 in basso il Monte Donato coperto da alcuni faggi isolati.  più a destra (nella foto) la cresta dei monti di Serruca, sotto invece l' ingresso del canale che scende verso la valle del rio Borgognoni

 Gianluca inizia la discesa dal crinale, sotto alcuni scorci della vallata in versante Toscano

nel Canale verso il rio .. più sotto la valle che da Bellagamba sale al Libro Aperto
 A causa della neve molto pesante interrompiamo la discesa dal canale, ben visibile in foto , e riprendiamo a salire in ambiente incantato per solitudine e bellezza..


il piccolo grandioso appennino toscoemiliano

 in cima al Libro Aperto in perfetta solitudine infrasettimanale , ci prepariamo a scendere un quasi immacolato pendio..

i famosi e supersciati pendii nord est del Libro

 un  cavaliere osserva sempre la ovest della Tauffi... altra grande clasica delle ns montagne
 la seconda discesa della giornata , ora ci aspetta il bosco, notoriamente rognoso in condizioni normali ma con la neve pesante di oggi saranno veramente caz... amari
 ed eccoci finalmente ai Taburri,
 da qui opteremo per scendere lungo la strada , comoda e tranquilla ...

 Ed eccoci agli ultimi metri di questo indimenticabile viaggio ,durato circa 7 ore.. ci aspetta una birra in centro a Fanano, bellissimo e animato Paese a pochi km dalla più famosa Sestola.. Dopo quasi 20 anni di che pratico lo scialpinismo riuscire a percorrere ,anche solo in parte, nuovi itinerari, mi dà sempre e ancora una grande emozione...E per fortuna c'è ancora tanto da fare.. 

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