sabato 29 marzo 2008

ENCHENAIMENT MONTE TERMINILLETTO - MONTE TERMINILLO

SABATO 29.03.2007 PER CAUSA DI FORZA MAGGIORE ABBIAMO SALITO E DISCESO LE DUE MONTAGNE CONSECUTIVAMENTE PERCHE' lA CRESTA CHE LI UNISCE ERA AFFILATISSIMA E CARICA DI NEVE FRESCA CHE SICURAMENTE NON AVREBBE RETTO IL PESO DI QUATTRO PERSONE. ABBIAMO PARCHEGGIATO LA MACCHINA NEL PARCHEGGIO NEI PRESSI DI UN GROSSO RESIDENCE. PER SALIRE AL TERMINILLETTO ABBIAMO PERCORSO SIA IN SALITA CHE IN DISCESA IL CRINALE SULLA DESTRA DELLA SEGGIOVIA CHE ERA POCO INNEVATO E QUINDI PIU' SICURO TENUTO CONTO DELL'ECCEZIONALE INNEVAMENTO ESISTENTE. UNA VOLTA SCESI DALLA PRIMA MONTAGNA CI SIAMO PORTATI PRESSO IL RIFUFIO SEBASTIANI PERCORRENDO KM.1,5 di STRADA.ABBIAMO DECISO DI SALIRE SUL MONTE TERMINILLO PERCORRENDO LA CRESTA SUD EST CHE PARTE PROPRIO SULLA SINISTRA DEL RIFUGIO. LA SALITA PER META' SI PERCORRE AGEVOLMENTE MENTRE LA SECONDA PARTE DIVENTA ALPINISTICA IN QUANTO CI SONO ALCUNI TRAVERSI ESPOSTI DA EFFETTUARE E DIVERSI TRATTI DI MISTO NON BANALI DA SUPERARE. NOI ABBIAMO TROVATO DELLE CONDIZIONI OTTIMALI E PERTANTO NON E' STATO NECESSARIO PROCEDERE IN CORDATA. COMUNQUE NELLE CONDIZIONI IN CUI L'ABBIAMO PERCORSA NOI LA VALUTAZIONE E' PD+ MENTRE CON NEVE GELATA DIVENTA AD. UNA VOLTA IN CIMA PER LA DISCESA ABBIAMO SCELTO LA VALLE DEL SOLE CHE IN CONSIDERAZIONE DELL'ORARIO E DEL MANTO NEVOSO ABBIAMO RITENUTO LA PIU' IDONEA E TALE SI RIVELATA NONOSTANTE CI FOSSERO ALCUNE PICCOLE SLAVINE SI SUPERFICIE. IL DISLIVELLO PER SALIRE AL MONTE TERMINILLETTO E DI MT.45O MENTRE QUELLO PER IL MONTE TERMINILLO E' DI MT.530.

Monte Camicia, sole e pecorino (ma non per tutti)

Finalmente è tornato il sole. Al ponte (cavalieri point) la discussione su dove e come andare si è fatta subito accesa. Il buon Fabio aveva proposto di andare sulla Majella ove si era dato appuntamento con un grande maestro dell'arte dello sci, Angelo M., e pretendeva che ci andassimo con il fuoristrada di Antonio Telli (alimentata a GPL).
In seduta straordinaria il gran consiglio, rilevato che la Majella era avvolta da una minacciosa nuvola di vaste dimensioni, che il Gran Sasso era baciato da uno stupendo sole e che la mia macchina avrebbe garantito un viaggio più confortevole ha deliberato che l'uscita si sarebbe effettuato sul Gran Sasso. Si parte.
Per la cronaca va precisato che anche questa volta il tentativo di fotografare la mannara di Castel del Monte è fallito per assenza dell'interessata.
Giunti nella piana di fonte Vetica eravamo tutti un po delusi poichè di neve, tranne nel Vradda, ve ne era pochina. Con grande gioia di Angelo si decide per il Camicia via Vradda.
Casualmente nessuno della compagnia ha portato la macchinetta fotografica in cima, ma la giornata è stata fantastica. Vi dovete fidare sulla parola. In discesa la neve si è rilevata un po pesante, ma sciabile.
Una volta ritornati al ponte (cavalieri point) ecco arrivare Walter a prelevare Angelo in quanto, entrambi, se ne sarebbero andati a Roccamorice a fare qualche viettina. Walter aveva delle difficoltà nel parcheggiare la sua macchina poichè noi avevamo occupato tutti i posti all'ombra e lui non voleva lasciare la nacchina al sole (?). Alla mia lecita domanda sul perchè Walter replica dicendo che ha del vino in macchina e che quindi.... Ma che problema c'è, il vino me lo prendo io, ma Walter si blinda in macchina con la chiusura automatica.
Alla fine salta fuori una bottiglia di Pecorino che dopo una appropriata rifregerazione ho gustato la sera stessa. Walter, sai che ti dico? La prossima volta me ne prendo due, era buono.

martedì 25 marzo 2008

http://www.youtube.com/watch?v=HpIJAPYHVhg

La musica si commenta da sè, il resto lo lascio a Voi.
In particolare invito il Grande Assente a visionare.

post scriptum: il resto lo dovete ricercare digitando wklimb (ma il resto è degno di nota)

lunedì 24 marzo 2008

I Cavalieri della Tavola Rotonda

Era Pasqua ieri.E credo che nessuno l’abbia celebrata degnamente quanto me e Marco (è il noto alpinista medievale, il Polo del blog…ma è un po’ timido informaticamente parlando).
Una Via Crucis verso Tavola Rotonda.Le Stazioni non sono state Quattordici,quante ne prescrive il rito tradizionale,ma abbiamo voluto strafare ,e sono state almeno 30 o 40,quanti sono i piloni delle due sciovie dismesse di Tavola Rotonda.Il tempo cupo e tempestoso secondo la migliore tradizione.Già alla partenza pioveva.Anzi per la verità Marco,durante l’avvicinamento in auto sotto al diluvio,entusiasmandosi nel vedere il Pescara e l’Aterno gonfi d’acqua fangosa,esultava sentendo avvicinarsi l’avveramento di certe sue profezie idro-geologiche.
Abbiamo risalito la strada di servizio della seggiovia di Campo di Giove (l’impianto era incredibilmente aperto: non c’era assolutamente nessuno e gli impianti a monte erano chiusi).

La Via Crucis è iniziata a 1650 metri, a Guado di Coccia.
Il freddo è diventato intenso,il vento forte,la pioggia neve,la visibilità scarsa.
Le ultime Stazioni,sopra i 2000 metri, sono state memorabili: visibilità vicino allo zero (già quella effettiva era scarsissima: aggiungiamo la mascherina che si copre continuamente di neve, l’alpinista medievale proprio senza occhiali(!)),principio di congelamento alle mani (inutile che vi dica che il Medievale soffiava e soffiava nei suoi guanti gonfiabili Decathlon)…si camminava nel bianco e nel gelo,spesso perdendo di vista il pilone successivo,e quindi proprio galleggiando nel niente…
Tavola Rotonda è un itinerario ideale per giornate con tempo impossibile,visto il sostegno…morale che danno i piloni fino a 2350 mt,ma…c’è un ma: è la terza volta che manco la cima! Arrivati alla stazione d’arrivo della seconda sciovia (si vede in foto),appunto a quota 2350, abbiamo provato a salire ancora una ventina di metri (quindi eravamo ad un dislivello di 50 metri dalla cima…) …poi basta: impossibile continuare…destra/sinistra,salita/discesa…non ci capivamo più niente (la bufera era montata,ed ora la neve era fitta ed a fiocchi grandi, l’influsso del Dimonio ha fatto il resto… ).
A parte tutto mi sono divertito molto (come può divertirsi un Cavaliere sui monti…),la bufera mi piace,la Pasqua è stata da ricordare.

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