sabato 23 luglio 2011

Dal Bernina alle Dolomiti (e dintorni...)!

Come è noto ad alcuni Cavalieri, avevo programmato di tornare sul Bernina con il Cavaliere Lorenzo. Una recente "uscita" sul Corno Grande, partendo dai Prati Alti e passando per il Calderone (finalmente....), mi ha convinto a rimandare il bellissimo 4.000 e a "ripiegare" su una settimana in Alta Val Pusteria. La speranza era quella di una "vacanza" più adatta al mio inarrestabile declino; non avevo però fatti i conti con l'esuberanza incontenibile del 14enne mio compagno di viaggio. Durante il viaggio ho percepito aspettative abbastanza preoccupanti per il mio ginocchio e quindi ho pensato di "fiaccarlo" subito con una bella uscita su una vetta alpina in territorio austriaco. Abbiamo percorso in auto la Valle di Anterselva (a proposito, il lago omonimo è davvero stupendo) e giunti a Passo Stalle (confine italo-austriaco) ci siamo diretti verso l'Alemrhorn, cima di qualche metro sotto i 3.000. Circa 950 metri di dislivello con qualche "passaggetto" impegnativo per raggiungere la rocciosa forcella che consente di avvicinarsi alla cima (ovviamente le ripide e infide roccette hanno impegnato solo il sottoscritto mentre Lorenzo mi guardava perplesso....).



Tornati in albergo ci siamo goduti il meritato riposo e ci siamo dedicati ad attività (idromassaggio, sauna e bagno turco e relax vari) che dovrebbero ripugnare ad un vero Cavaliere.....Intanto Lorenzo non nascondeva un pò di delusione per l'uscita poco emozionante (in realtà io avevo patito non poco le "facili" roccette...) e mi stimolava traguardi più ambiziosi. Il giorno dopo è scoccata la scintilla!!! Amore a prima vista.....Lorenzo e le ferrate e, soprattutto, le "scalette". Siamo andati sul Monte Cristallo e abbiamo percorso la ferrata "Ivano Dibona". Dopo aver raggiunto il rifugio Lorenzi utilizzando i colorati e traballanti bidoncini biposto (davvero preoccupanti...), ci siamo lanciati sulla ferrata ed è stato davvero divertente. So che non dovrei ammetterlo e so che i veri alpinisti ripudiano le salite "dopate". Ma io non sono più un alpinista o meglio non lo sono mai stato. Ci ho solo provato....e quindi mi sono appeso alla grande ai mancorrenti, alle scalette, ai pioli!!! Perdonatemi ma è stato divertente. Fantastico ed emozionate è stato l'attraversamento del Ponte Cristallo, un ponte sospeso e traballante di 27 metri che unisce due guglie...Puro divertimento. Tornati al Rifugio avremmo voluto salire anche la ferrata "Marino Bianchi" ma perduranti tratti esposti di neve ci hanno fatto desistere (le condizioni erano davvero insidiose). Lorenzo, comunque, adora le scale e, soprattutto, ama fare foto e filmini mentre le sale e le scende; tale attitudine comporta l'utilizzo di entrambe le mani e la giustificazione era sempre la stessa: "tanto sono assicurato con il kit!". Beato lui! Io naturalmente ero abbracciato alle scale....







Il giorno successivo, con il parere contrario dell'erede, ho deciso di fare una piccola pausa e di dedicarci al cicloturismo percorrendo la mitica pista ciclabile "San Candido - Lienz" (46 km). Bella e consigliabile, è il sigillo della nostra arretratezza culturale. Le nostre piste ciclabili sono ridicole. Posti di ristoro, stazioni di soccorso, bagni ed altro caratterizzano la "loro" pista ciclabile. Le nostre?? Evitiamo insulti.....La menziono con enfasi perchè pochi chilometri prima di arrivare a Lienz si incontra una gola caratterizzata da una cascata. Risalendo il santiero che costeggia la cascata abbiamo notato un pò di gente appesa qua e là e abbiamo scoperto che è una delle ferrate più difficili, peraltro nota nel settore!! E' classificata come "estrema" e non vi nascondo che mi sarebbe piaciuto almeno provarci ma non avevamo nulla al seguito. Ve la consiglio, però. Davvero incredibile.....



Il giorno dopo il tempo ha fatto un pò di capricci ed abbiamo fatto una escursione storico-culturale sui Monti della guerra: Monte Piano e Monte Piana. Come potete intuire si tratta di cime alpinisticamente deprimenti ma sono un vero e proprio museo della guerra all'aperto. Trincee, gallerie e cunicoli impressionanti, residui bellici. Nulla però riusciva a distrarlo dal vero obiettivo: qualcosa a cui assicurare il suo kit!! E così ho dovuto trovargli qualcosa di simpatico per il giorno successivo. Vuoi soffrire?? Avrai pane per i tuoi denti. La Croda Rossa di Sesto percorrendo un paio di ferrate concatenate!! 1.050 metri di dislivello con tempo in peggioramento e privi di assicurazioni in tratti dove era vietato perdersi d'animo. Un percorso impegnativo in ambiente severo. Ovviamente l'unico che ha rischiato di perdersi d'animo sulle "facili roccette" sono stato io......Sulla cima abbiamo portato il nome dei "cavalieri della polvere" anche se le scrittura malferma testimonia stanchezza e precario equilibrio!! La discesa è stata travolgente. Nuvole nerissime e tuoni sempre più vicini hanno indotto Lorenzo a temere di rimanere incenerito sulle sue adorabili scalette e ha tentato più volte di poggiare il suo piacevole 46 sulla mia testa!!! Scendeva dalle scalette con una velocità direttamente proporzionale al panico.....Bella salita, comunque.




L'ultimo giorno volevo chiudere in bellezza e avevo scelto la "ferrata delle scalette" che sale alla Torre di Toblin. Credo vi sia evidente il motivo della scelta.....Abbiamo percorso la strada a pagamento (22 euro!) che sale al Rifugio Auronzo e abbiamo cercato di percorrere il sentiero che unisce i rifugi sottostanti le 3 cime di Lavaredo il più in fretta possibile. Troppa gente, di tutti i tipi, giapponesi compresi.....Volevamo salvaguardare la nostra identità di Cavalieri!!! Ci siamo poi diretti sotto la Torre, un vero monumento. Il tempo ha iniziato a cambiare così come il mio umore. Siamo giunti all'attacco della ferrata sotto una spaventosa parete verticale dove pendeva sinuoso un bel mancorrente che precedeva una fila interminabile di scalette (ben 17). Stanchezza, tempo instabile e qualche fantasma mi hanno indotto alla prudenza e ho deciso di rinunciare. Lo ammetto: il tempo ha poi tenuto fino alle 15 e ci siamo dovuto accontentare di vedere cordate varie salire sulle 3 cime percorrendo vie davvero dure. Ho sbaglato e Lorenzo forse non mi ha ancora perdonato. Sa che il prossimo anno sarà la prima ferrata in programma!!! Promesso. Se qualcuno vuole aggregarsi sarà il benvenuto.......

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